venerdì 8 novembre 2013


PRIEBKE E LA PENA DI MORTE
Priebke alle Fosse Ardeatine fu personalmente responsabile , volente o nolente, dell’uccisione di 5 uomini in più rispetto all’ordine militare ricevuto di “giustiziarne” 330 secondo la regola dettata dal folle e sanguinario Hitler : 10 per ogni tedesco ucciso. Nell’attentato di via Rasella a Roma, che diede poi origine al massacro delle Ardeatine, furono uccisi dai Gap 33 soldati sud tirolesi che passavano lì ogni giorno cantando, in modo ostentato e provocatorio, i loro inni e canti germanici.
Per almeno questo motivo, l’uccisione di 5 uomini, a mio parere, gli sarebbe spettata la condanna alla pena di morte dal Tribunale militare italiano che lo giudicò. Ma siamo a conoscenza che la pena di morte , secondo le leggi militari vigenti in Italia, la si può comminare solo in tempo di guerra ed in determinati casi stabiliti dalla legge .
Più in generale e a prescindere da Priebke , se giudichiamo come comuni persone e non come giudici in tribunale, si possono tenere presenti altri aspetti come quelli di tipo umanitario. Oppure di tipo più razionalistico in cui, però anche lì, non si dovrebbero escludere gli aspetti umanitari.
A mio parere è sempre positivo e dà lustro alla persona, interrogarsi, in tutta onestà intellettuale, sforzarsi ad entrare nei panni della persona giudicata, e chiedersi : al posto suo avrei fatto meglio, lo stesso o peggio? Giacche, credo che noi tutti, siamo soggetti a sbagliare.
Talvolta volontariamente lucidamente e consapevolmente. Oppure esasperati emotivamente dalle circostanze e/o da possibili provocazioni et cetera. Talora in “buona fede” , per insufficienza di informazione e conoscenza. Altre volte sbagliamo pensando addirittura di fare bene ed invece facciamo danni anche grossi.
Resta il fatto che quando giudichiamo gli altri usiamo un certo metro di giudizio. Mentre quando giudichiamo noi stessi, magari per lo stesso identico sbaglio, siamo molto più indulgenti e privilegiamo, fra le categorie di giudizio, quelle che ci sono più favorevoli.
Queste considerazioni sul nostro modo di essere non ci debbono però portare alle secche e pericolose concezioni del basso decadentismo culturale che , per altro, è quello attualmente predominante.
Noi tutti possiamo e dobbiamo migliorarci.
Personalmente ritengo che la pena di morte, per i reati di terrorismo e di omicidio volontario, possa essere un strumento che potrebbe salvare a priori la vita di potenziali vittime da parte di potenziali uccisori. Questo sia per l’effetto della deterrenza, sia perché chi ha già ucciso volontariamente diventa un potenziale assassino. Purtroppo non mancano esempi tragici in questo senso.
Ritornando a Priebke. Se avesse percepito la possibilità, reale per allora, di essere condannato a morte , forse si sarebbe guardato bene da uccidere quelle ignare ed incolpevoli, come tutte le altre 330, 5 persone in più. Se, al contrario, percepiva di passarla liscia o addirittura di essere pure lodato , pur se non ufficialmente, si capisce come questo possa averlo indotto a quell’eccidio e a mitragliarne 5 in più.
Le conseguenze che si sa di potere pagare, possono fare quindi la differenza tra la scelta a delinquere o all’opposto ad esimersi dal delinquere da parte di una stessa persona riguardo a qualsiasi tipo di reato.
Da questo punto di vista, Priebke, o qualunque altro uomo nelle stesse circostanze di Priebke, avrebbe probabilmente optato per la propria salvezza invece che trucidare quelle 5 povere vittime in più rispetto all’ordine militare ricevuto.
Da altro canto resta però anche certo che non siamo tutti uguali. Ovvero per esempio proprio lo stesso Priebke ha sempre dimostrato pubblicamente un atteggiamento di uno per niente pentito o addirittura forse anche fiero di se stesso.
E’ purtroppo dimostrato nei fatti, in generale e lasciando il caso particolare di Priebke, che chi si è reso colpevole di omicidi volontari o, peggio, con efferatezza, per terrorismo, per mafia, od anche per questioni di tipo personale, hanno poi, rimessi in libertà, se erano stati arrestati, oppure non catturati, perpetrato altri omicidi.
Per queste ragioni, a mio parere, per salvare la vita di potenziali vittime da parte di potenziali uccisori, nel caso in cui fosse il primo omicidio, o da assassini, per chi ha già commesso omicidio volontario, la pena di morte potrebbe essere uno strumento legale da prendere in considerazione.
Riguardo a ciò non condivido le posizioni di chi, per ideologia, e a priori in linea di principio, sono contrari alla pena di morte. Con questo tipo di posizioni, malauguratamente e di fatto, non si scongiurano possibili altri futuri omicidi.
Bisogna essere dalla parte di Abele, non di Caino.
Novembre 2013 prof. G. Pappalardo

domenica 6 ottobre 2013

La  tragedia di  Lampedusa
Necessaria un’altra  politica
L’ultima  tragedia dei migranti a Lampedusa ha visto centinaia di povere vittime che affrontavano un viaggio rivelatosi tragico ma che nelle loro menti doveva essere della speranza di sfuggire dalla disperazione della realtà dei loro Paesi martoriati dalla guerra e dalla miseria e di cercare un’altra vita qui in occidente.
Si è levata alta la voce di sdegno e di grande monito del Papa Francesco : Vergogna! A cui si è aggiunta quella del Presidente Napolitano.
Il Mediterraneo sta divenendo sempre più il mare cimitero di miglia e miglia di persone vittime dell’ingiustizia dell’uomo da un lato e della calamità e del pericolo  che può rappresentare il mare. 
Non si può restare indifferenti di fronte a tante tragedie di cui purtroppo se ne deve prevedere ancora la reiterazione se restano immutate le politiche degli Stati più direttamente coinvolti.
A mio parere il futuro darà ragione a chi prevede un mondo globalizzato democratico e progressista, in cui vigerà anche la libera circolazione di tutti in tutti i Paesi.  Ma per adesso le cose stanno in maniera tanto diversa.
Oggi , per scongiurare il ripetersi di altre analoghe tragedie , l’unica via percorribile è quella della dissuasione a priori dei futuri possibili migranti. A tale scopo, esclusivamente per preservare la vita di quelle persone e non per altri calcoli di convenienza di altro genere, si dovrebbe optare per  un’altra politica che appunto sia di forte deterrenza sia per i migranti che per i trasportatori.
Si dovrebbero prendere accordi con i Paesi di oltre mare da cui partono queste mal sicure carrette  stracariche di questa povera gente. Questi Paesi dovrebbero farsi parte attiva nel bloccare ed impedire questi viaggi alla partenza. L’ Italia dal suo lato dovrebbe assumere una politica di fermezza. Cioè dovrebbe riportare indietro nei Paesi frontalieri  tutti i migranti arrivati salvo quelli dichiarabili profughi di guerra e perseguitati secondo il diritto internazionale. Sequestrare e demolire tutte le imbarcazioni catturate utilizzate dai trasportatori. Dare assistenza sanitaria in mare ma contemporaneamente rimorchiarli  e riportarli nei porti di provenienza  dove le imbarcazioni si devono demolire.
In questo l’Europa dovrebbe contribuire e  finanziare adeguatamente col Frontex queste operazioni.
Riguardo alla politica più in generale dell’emigrazione, io sono per lo ius soli , ovvero  dare la contestuale  nazionalità italiana a chi nasce in Italia da genitori regolarmente residenti. Poi l’eventuale doppia nazionalità dovrebbe dipendere solo dallo Stato di provenienza del padre se dal suo lato la concede autonomamente.
Altra questione è la presenza degli zingari sul nostro territorio. Posto come dato di fatto che queste persone vivono esclusivamente di furti ed accattonaggio, io sono per mandarli via tutti, salvo chi dimostra con documentazione e con i versamenti INPS di lavorare regolarmente da almeno 3 anni. Non è per niente condivisibile che il nostro Stato paghi un mensile per ogni figlio nato a costoro. Che si permetta, per ragioni di convenienza pur fondate, che questi quando vanno nei pronto soccorso degli ospedali sono subito serviti scavalcando la coda di noi che paghiamo le tasse e i contributi sanitari. Questa gente dovrebbe essere tutta espulsa dal nostro territorio nazionale e i loro campi e baracche dovrebbero essere tutti demoliti.
Torino 06/10/13                                                         prof. G. Pappalardo


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martedì 23 luglio 2013

Omofobia 
Ideologie, immoralità, grandi rischi per le civiltà occidentali.
Nella Commissione Giustizia della Camera i relatori del ddl contro l’omofobia hanno presentato ieri un emendamento che troverebbe in accordo le forze di maggioranza.
Si dovrebbe invece legiferare specificatamente a protezione e tutela dei minori dalle azioni e dai tentativi individuali e da ogni tipo di diffusione di idee e propaganda verso l’omosessualità o la bisessualità. Equiparare allo stalking le avance rivolte ai maggiorenni. Vietare tutte le forme di apologia e pubblicità a sfondo omosessuale, gay pride compresi.

  Omofobia è una parola errata anche  dal punto di vista linguistico etimologico. Nel greco antico “omos” significava “stesso”, certamente non omosessuale. E’ un paralogismo, un falso ragionamento, un’argomentazione capziosa. Si scambia la giusta e naturale repulsione verso l’omosessualità per una forma di razzismo , di illiberalità e di intolleranza. Si ipotizzano inesistenti congiure e trame verso gli omosessuali. Si paventano incitamenti di violenza di gruppo contro i gay.

In realtà le lobby omosessuali con la  “omofobia” vorrebbero una legge per combattere anche legalmente chi prova la giusta e sana repulsione contro le loro eventuali avance sul piano individuale e le loro provocazioni pubbliche. Vorrebbero una società a loro uso e consumo, fatta tutta da bisessuali ed omosessuali o, per lo meno, da taciti consenzienti. Si scambia il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge con una ideologia estremistica e pericolosa che è l’egualitarismo. Come vorrebbero loro, invece, verrebbe meno il vero principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione, perché a loro difesa chiedono una legge più punitiva che se lo stesso tipo di reato fosse fatto contro gli eterosessuali. 

Si atteggiano a vittime. Ma dietro la loro maschera vi è solo del mero egoismo neoscurantista regressivo e si nasconde un grande pericolo di mutazione sociale dei fondamenti della nostra civiltà e anche di possibili future mutazioni biogenetiche della nostra specie.
Il male si tinge e si ammanta sempre di buone apparenze, si appropria falsamente e strumentalmente anche di buoni e sani principi, pur di raggiungere i propri scopi.

Sono riusciti a fare togliere la omosessualità dall'elenco delle patologie alla Organizzazione Mondiale per la Sanità. Hanno così “ufficializzato” la  non patologia. Resta però sicuro che si tratta di una anomala e contro natura deviazione sessuale.  Sarebbe stato invece auspicabile fare  ricerca scientifica per trovare delle terapie visto che sembra che fino ad adesso non ne è stata fatta.
Nello Stato della California, dopo avere perso nel Proposition 8, un referendum popolare nazionale del 2008 col quale si abrogavano i matrimoni gay, non hanno accettato democraticamente il verdetto delle urne. Non si sono fermati fino a quando  hanno trovato un Tribunale di Los Angeles che gli ha dato ragione e ha dichiarato non ammissibile il referendum, dopo che la stessa Corte Suprema della California aveva dichiarato la validità del referendum. 

Papa Francesco ha detto che nella corruzione nel Vaticano vi è una lobby di omosessuali.  
La civiltà occidentale con le scelte ideologiche liberiste pro omosessuali sta commettendo dei grandi errori che potranno essere esiziali per le sorti future degli stessi Paesi occidentali. Tanto più che alle nostre porte ci sono altre civiltà affatto minoritarie o di poca importanza, come quella cinese, russa, indiana, araba, che hanno idee lontane miglia dalla così detta omofobia o, peggio, dalla legalizzazione delle nozze gay. Nelle loro culture le giudicano come follie e depravazioni.    

E’ da augurarsi che in Italia non si segua lo stesso corso di errori e che i movimenti democratici popolari di tutti i Paesi riportino le cose nell'ordine naturale in tema di diritti civili e di famiglia.
23/07/13                                                                                prof. G. Pappalardo

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mercoledì 17 luglio 2013

Il rogo al Liceo Socrate di Roma.
Conseguenza della diseducazione dell’ ideologia studentista praticata dalla stessa Scuola. Lo studentismo  invece di educare, diseduca gli studenti. Quella Scuola si vanta di essere all’avanguardia sul tema dei diritti civili. Che bei risultati educativi! Non si tratta del caso di una buona Scuola che per sfortuna si è ritrovata al suo interno 4 studenti incendiari. Ma, a mio parere, è proprio la conseguenza della diseducazione portata dalle errate linee didattiche educative della stessa Scuola. L’estremo ed unico possibile tentativo educativo per quei 4 studenti che hanno confessato di avere appiccato l’incendio, potrebbe essere l’espulsione definitiva da tutte le Scuole d’Italia, cioè non si dovrebbero mai più diplomare. Ma questa ipotesi è lontana mille miglia dall’odierna  Scuola studentista  italiana. E’ meglio, in generale, per la società e per i diretti interessati, avere un non diplomato onesto e che fa bene il proprio lavoro, che un diplomato furbo e poco professionale.
 Non è vero che poi da adulti è un’altra cosa, che poi tutto è diverso da quello che si ha avuto dalla Scuola perché quelle sono cose dell’età giovanile e dopo tutto cambia con l’esperienza. Le evoluzioni ci sono certamente ma i cambiamenti, se ci possono essere saranno solo parziali e comunque non tali da potere eradicare il passato. La formazione e l’educazione ricevute dalla Scuola, resta per sempre come una delle  basi fondamentali ed indelebili  al nostro interno e  per tutta la vita per ciascuno di noi. Anche se non ce ne rendiamo conto e non ce ne ricordiamo, tutto rimane  nel nostro bagaglio della formazione culturale di base della nostra vita intellettiva in tutti i campi e di quella vissuta ogni giorno. Per nostra libera quanto mala scelta possiamo agire anche all’opposto rispetto ai sani principi, ma questi, una volta conosciuti, non si possono dimenticare o cancellare dalla memoria.
Nel 1981/82 insegnavo in una 5^ di periti aziendali corrispondenti in lingue estere. Scuola studentista. Mi danneggiarono due volte la macchina al parcheggio della Scuola. Ricevetti male telefonate anonime nel cuore della notte. Dopo anni sentii la notizia che in quella Scuola, notte tempo, avevano bruciato i registri in sala insegnanti. Anche quella fu, a mio avviso, una diretta conseguenza della diseducazione studentista.
 In quello stesso anno  la mia cattedra comprendeva il serale di ragionieri in un’ altra Scuola di un‘altra cittadina sempre in provincia di Torino. Tutt’altra situazione. Scuola sana con un Preside affatto studentista. Ma lì avevo una collega di Italiano , supplente annuale e che viaggiava da Torino come me, studentista. Tanti anni dopo venne alla cronaca  che uno studente di un Istituto di Torino aveva preso a calci in aula, dinnanzi ad una povera professoressa inerme, un ragazzo disabile. Uno studente aveva filmato con un telefonino l’accaduto e l’aveva messo in rete. La Preside di quell’Istituto era la stessa mia ex collega studentista di Italiano di cui non avevo più notizie da allora. Anche questa circostanza, secondo me, non è casuale.
Sospettati gli “ omofobi “ .   
Le maggiori testate giornalistiche italiane, a cominciare dai TG della RAI, hanno dato ripetutamente e con enfasi la notizia di questo rogo. Ma la loro è stata più che altro una occasione, mal celata e mal riuscita, di fare campagna ideologica  pro omosessuali. Hanno ripetuto più volte che si sospettava che a bruciare la Scuola fossero stati degli  “omofobi” . Omofobia, parola errata etimologicamente e che racchiude in se un falso ragionamento, un’ argomentazione capziosa, un terribile travisamento del principio di eguaglianza. Sia però bene inteso e senza equivoci che altro è il dovuto rispetto personale per ogni essere umano. Questi giornalisti, avevano avuto solo l’appiglio di ciò che aveva sospettato, evidentemente sbagliandosi, una studentessa rappresentante di Istituto del Socrate. Il voler fare ideologia pro omosessuali li ha portati anche ad una magra figura sotto il profilo professionale!

Abbandoniamo ed avversiamo tutte le ideologie di ogni tipo. Ogni ideologia è sempre sbagliata e pericolosa per le conseguenze che apporta su ogni singola persona e sulla società. Agire seguendo gli schemi ideologici è come frapporre tra noi stessi e la realtà vera delle cose delle lenti che portano allo strabismo e al daltonismo. Cioè come  scambiare il luogo in cui sta il bene con quello in cui sta il male e come vedere il bianco dipinto di nero o viceversa. Tutte le ideologie costituiscono anche e sempre neoscurantismo regressivo.
     

17/07/13                                                                                                        prof. G. Pappalardo

sabato 29 giugno 2013

MOVIMENTI  OMOSESSUALI   ED    INCIVILTA
La sentenza di mercoledì scorso 26/6/13  della Corte Suprema degli USA, con 5  contro 4,  ha dichiarato anticostituzionale la legge detta  DOMA, fatta nel 1996  sotto il Governo di Bill Clinton, che ammetteva solo i matrimoni tra un uomo ed una donna. Nel contempo hanno di fatto riconosciuta valida la sentenza del Tribunale di Los Angeles del 2010 , che aveva abrogato un referendum popolare vinto nel 2008,  il “ Proposition 8 “ , che  non ammetteva  le nozze gay. Hanno così  tolto due ostacoli sulla strada dei matrimoni fra omosessuali negli States. Credo sia una sentenza tanto sbagliata sul piano giuridico e del diritto, che su quello del principio di uguaglianza. Hanno scambiato il vero principio di uguaglianza con quello ideologico di egualitarismo, ed hanno accettato di fatto  il diritto di matrimonio fra omosessuali che non è mai esistito in nessuna  Carta Costituzionale o altri fonti del diritto, al mondo moderno. Si tratta di sentenze molto negative perché si è lasciato ad un qualsiasi Tribunale statale  della California la possibilità di bocciare un referendum popolare , il  Proposition 8 , in cui tutti si erano potuti esprimere democraticamente e che era stato poi anche validato dalla Corte Suprema della California nel 2009. Restano dubbi ed ombre su queste sentenze.
 Ma la questione è molto più grave  perché  potrebbe avere delle gravi  ricadute sul piano sociale, civile, culturale e forse anche biogenetico per le future generazioni,  non soltanto in America ma anche nei Paesi dell’area occidentale come l’Italia, che seguono l’influenza culturale, o purtroppo in certi casi pseudo culturale, di quel grande Paese .
Sarebbe sbagliato pensare che tutti potremmo vivere felici e contenti con i “ nostri fratelli e sorelle omosessuali “  in una società con tre tipi di matrimoni ed almeno una mezza dozzina di sessi ufficiali. Mentre, per inciso e non indifferente, ai nostri confini vi sono altre civiltà, affatto minoritarie e secondarie, come quella cinese, indiana, russa, araba che ci giudicherebbero, e a ragione, come un mondo di pervertiti. Infatti sono da attendersi dalle potenti lobbie omosessuali delle forti campagne propagandistiche, che oltre al loro agire diffuso e quotidiano, sono  tese a spingerci tutti verso la pratica omosessuale o bisessuale. Vedi ad esempio lo spot che aveva fatto IKEA, ed altri più o meno malcelati. Anche Papa Francesco ha detto di recente, parlando della corruzione nel Vaticano  in una riunione riservata, che vi è una lobbie di cardinali gay. Le potenti lobbie omosessuali, a livello internazionale, hanno avuto anche la forza di fare togliere la omosessualità come malattia dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Resta però nella testa di tutta   la gente che l’omosessualità, come minimo,  è una anomalia ed una deviazione sessuale.
Anche tra gli eterosessuali vi sono componenti   che gli danno  man forte nella loro falsa causa sotto il pretesto e l’egida di un mal inteso e presunto principio di uguaglianza, in realtà ideologia estremistica egualitaristica, e di lotta contro l’intolleranza e la discriminazione. Il mondo giornalistico occidentale, ed in Italia in particolare, è molto schierato pro omosessuali. Idem ( doppia coincidenza con la ex ministra!) il mondo dell’arte e dello spettacolo.  E’ stato singolare e stucchevole  che alla fine della partita di calcio Israele-Italia  under 21 del 8/6/13, per altro vinta dall’Italia con un bel gioco, durante la trasmissione di commenti post partita, la RAI nel mezzo della trasmissione, ha fatto inserire dal giornalista conduttore   la registrazione del gay pride che si era svolto lì in Israele. Cosa centrava in quel contesto sportivo calcistico internazionale quel filmato sul gay pride? Da un lato si potrebbe dire come i cavoli a merenda. Ma purtroppo,  da altro canto,  si deve prendere atto invece che vi è già in corso una campagna di massa di lavaggio del cervello per implementarci  nella testa  l’idea di fondo che ciò che riguarda gli omosessuali è o.k. e che chi si oppone è “omofobo” . Questo neologismo, errato anche dal punto di vista linguistico etimologico, l’hanno inventato per dirci falsamente che la giusta e naturale  repulsione che abbiamo verso le pratiche e le ostentazioni provocatorie omosessuali, sarebbe da considerarsi invece, secondo loro, come retaggio di una cultura retrograda,  anti egualitaria, intollerante, sbagliata e quindi da battere e mettere al bando. Anche con richieste di leggi specifiche che prevedano inasprimenti di pena ad hoc. Così se malauguratamente si dovesse offendere una lesbica od un gay, secondo la loro idea di diritto, la pena dovrebbe essere maggiore che se fosse stata fatta  invece verso un etero sessuale in quanto ci sarebbe stata  discriminazione anti  omosessuale. Che originale principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge! Oppure si dovrà arrivare  al punto che per distinguere i vari sessi ufficiali, forse minimo 6, dovremo metterci dei segni convenzionali  di riconoscimento!
SALVIAMOCI E SALVIAMO I NOSTRI FIGLI DA QUESTA INCIVILTA  DEGENERATIVA
Amaramente dobbiamo prendere atto che sono finiti i tempi in cui “ pro bono pacis “ si viveva la vita tranquilla di ogni giorno senza nemmeno pensare all’esistenza degli omosessuali. Oggi rappresentano una minaccia non di poco conto.
Dobbiamo salvare l’umanità  dagli omosessuali  “ mutanti “, cioè da quelli più attivi ed organizzati, promotori di cambiamenti sociali e, col tempo anche da non escludere, biogenetici, e dai loro fiancheggiatori sia gay che etero sessuali. Dobbiamo opporci attivamente, organizzarci e mobilitarci. Non  possiamo pensare di delegare ai politici la difesa della nostra  essenza naturale  di genere umano suddivisi con due soli sessi, di famiglie formate dall’ unione di un uomo ed una donna, come stabiliva la legge fatta sotto il Governo di Bill Clinton ed ora abrogata con questa sentenza della Corte Suprema USA . I politici da soli non ce la possono fare senza una adeguata mobilitazione popolare. In Italia rischiamo, così come è accaduto  in America e in altri Stati dell’area politica occidentale, ultima in ordine di tempo in Francia, di trovarci a dovere subire una legge sui matrimoni  tra lesbiche e tra gay e  le loro conseguenti adozioni di bambini. Riguardo alle adozioni  il Governo Russo ha vietato di recente  l’adozione dei loro bambini verso i Paesi in cui si ammettono le nozze gay. In quel Paese, ad esempio è in vigore una legge per proteggere i minori dalle influenze e propagande verso l’omosessualità. Nostro malgrado è divenuto necessario mobilitarci e difenderci da questo male subdolo da non sottovalutare. Ci dobbiamo organizzare. Essere pro attivi per non correre il rischio di trovarci con una  legge sui matrimoni gay in Italia. Per potere condurre una vita senza le provocazioni e le insidie personali o famigliari degli omosessuali, che si moltiplicherebbero rispetto a quelle che già oggi accadono e passano in sordina, con lesbiche che insidiano donne sposate e ragazze giovani , con gay  ringalluzziti da leggi a loro favore.
Sarebbe auspicabile allearsi e coordinarsi a livello internazionale con i movimenti come quello sviluppatosi di recente in Francia contro la legge sui matrimoni gay.
La cultura quella vera, non l’odierno culturame  pieno di ideologie e di schematismi ideologici, dovrebbe avere un ruolo importante in una lotta di conservazione di questa nostra civiltà detta occidentale, ma, allo stesso tempo, con una funzione critica catartica e progressista.
Oggi sono dominanti ideologie, sbagliate come sono tutte le ideologie, ed estremistiche in diversi campi sociali. Le mode e tanti stili di vita seguono il libertinaggio, provocatorio ed egoistico quanto pericoloso. Sembra che gli unici valori siano l’edonismo e l’epicureismo in tutti i possibili ambiti della vita . Bisogna fare pulizia culturale e di un certo sudiciume mentale che predomina qui in occidente in vari campi e su vari piani. L’onestà intellettuale, la pulizia mentale, la deideologizzazione sono fondamenti per ogni civiltà che voglia essere veramente tale. La base di ogni sana società.
Alle persone omosessuali più avvedute dovrebbe bastare la non discriminazione che c’è già oggi e si dovrebbe poter prospettare e garantire  la ricerca di terapie che oggi mancano, anche perché non ne sono mai state cercate,  ma che si potrebbero trovare nel futuro. Questa è vera e sana eguaglianza e solidarietà.


29/6/13                                                                                                prof. G. Pappalardo    

martedì 25 giugno 2013

Al  Liceo di  Ovada passa la corruzione.
E’ noto ciò che è accaduto agli Esami di Stato in corso al Liceo di Ovada. Trovato nel bagno un foglio con la soluzione della prova di matematica. La linea che è passata è quella del niente di fatto. Si prosegue come se niente fosse successo!
Questo costituirà un brutto precedente per gli esami futuri. Sarà una grave diseducazione rispetto ai principi di onestà ed una incentivazione verso la disonestà per tutti, a cominciare dagli stessi studenti, anche per chi forse non si è fatto coinvolgere nella copiatura generale.
Va detto che purtroppo cose di questo genere ne succedono all’insaputa ed è difficile pensare che si tratti solo di un caso isolato nel contesto di una sana situazione globale.
Così va avanti la gabonizzazione dell’Italia! Quest’anno siamo risultati dietro il Gabon nella graduatoria mondiale dei Paesi più corrotti, proseguiamo nel peggioramento.
La corruzione la paghiamo tutti con grossi costi economici diretti ed indiretti. Questi sono tanto più odiosi ed insopportabili in questi tempi in cui la crisi morde nelle tasche di tanti che non ne hanno colpa.
A chi ha prodotto e messo questo biglietto, se lo ha fatto gratuitamente e pensando di aiutare gli studenti, ricordo un detto: La via dell’Inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sarebbe auspicabile che la Procura della Repubblica del territorio intervenga d’ufficio.
25/06/13                                                                                                                            prof. G. Pappalardo


lunedì 24 giugno 2013

MINISTRA   IDEM
Sono per le dimissioni della Ministra. Per la frode fiscale e perché giudico la sua cultura politica sociale molto pericolosa per la nostra società ed in particolar modo per le giovani generazioni. Mi riferisco al suo estremismo ideologico filo omosessuale. Tutti costoro vorrebbero delle mutazioni sociali tali tra trasformare completamente la nostra civiltà in un’ altra totalmente sconosciuta ma sicuramente neoscurantista regressiva. Quando si sostiene che le anomalie e le deviazioni sessuali sono delle perfette normalità si fa un discorso antiscientifico e sfacciatamente egoistico di parte. Gli omosessuali  vorrebbero una società composta per intero da omosessuali o bisessuali, in modo da potere soddisfare a 360 gradi tutte le loro voglie ed aspirazioni sociali e di potere. A mio parere queste persone sono dei  MUTANTI, ovvero attori e/o fautori di mutazioni sociali e, nel tempo, anche genetiche. Chi recide o trasforma le proprie radici naturali e sociali non sa dove andrà a finire.
Mi auguro  che il Presidente Letta, nella sua saggezza, sappia prendere la giusta decisione di spingere la Idem alle dimissioni.

24/06/13                                                                                                                            prof. G. Pappalardo

mercoledì 5 giugno 2013

Promozioni immeritate.


PROMOZIONI …… REGALATE


Cari  Colleghi,
regalare promozioni immeritate agli studenti non serve a niente ed a nessuno. Produce solo danni a 360°, agli stessi studenti e, in generale , in campo sociale ed economico a tutti i livelli.

Lungi da essere  un vero bene per gli studenti si tratta in realtà di demagogia diseducativa. Di disincentivazione dallo studio e dal comportamento corretto e rispettoso verso tutti, a cominciare dai docenti. Di diseducazione riguardo al principio del fare il proprio lavoro bene, lealmente ed onestamente.

La Scuola diseducativa credo sia una causa di fondo che ha portato l’Italia in mala posizione nella classifica mondiale degli Stati più corrotti. Ad essere  un Paese pieno di “furbetti” di ogni tipo, et …. cetera.

Quando si regalano i  “sei” allo scrutinio col  “voto di Consiglio “ , si può essere indotti a pensare illusoriamente, di ridurre la “dispersione scolastica “ e che ci si allinei, nel contempo, alle presunte direttive caldeggiate da l’alto. 
Invece si abbassano solo i livelli educativi formativi e dell’ istruzione, mentre la percentuale dei bocciati continua a permanere molto alta anche nel futuro.

Il numero dei respinti scende e il numero degli iscritti cresce solo se si educano gli studenti a fare bene il loro lavoro che è, per l’appunto, lo studio.
Questo è dimostrato  nei Paesi e nelle Scuole dove si fanno studiare gli allievi come si deve , senza sconti e demagogie varie. 
La Scuola è per tutti ma, di fatto, non da tutti. E’ meglio un non diplomato onesto e che fa bene il proprio lavoro che un diplomato furbo e poco professionale.





    5/6/13                                                                                                                             prof. G. Pappalardo
                                                                                                                                                    
                                                               

venerdì 17 maggio 2013

Per un nuovo partito della globalizzazione progressista.



PER UNA NUOVA CULTURA NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
PER UN NUOVO PARTITO DELLA GLOBALIZZAZIONE NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
Le scurrilità e la mancanza di rispetto di Grillo e del grillismo non è vero che non portano da nessuna parte. Portano ad un regresso neoscurantista sul piano civile , culturale e sociale. E ne siamo già molto mal messi.
Il suo programma economico e sociale  si ispira a grandi principi di progresso , equità , nuova democrazia attraverso la rete a cui Grillo sembra attribuire un potere demiurgico, et cetera …Si manifestano  buone intenzioni e si propone la soluzione dei problemi. Ma, in generale, i buoni propositi stanno sempre alla base di  tutti i programmi politici di qualsiasi partito o movimento, sia del presente che della storia .
Anche i programmi più estremistici ,sia di destra che di sinistra del novecento , che produssero centinaia di milioni di morti e  ingenti devastazioni interne e/o internazionali tra guerra e tirannia, si presentavano tutti animati di buone intenzioni e propositi che , è necessario sottolinearlo, furono concepiti da persone dalle buone apparenze e molto suadenti agli occhi delle popolazioni. Del resto, se non fosse stato così, non avrebbero avuto l’adesione convinta di interi popoli.
Il male è sempre ingannevole e si maschera e si nasconde ,quasi sempre, sotto vesti belle e seducenti ,o per lo meno, convincenti e coinvolgenti.  
Vale , anche in senso laico,  il detto : La via dell’ inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sul piano internazionale. Europa , Paesi occidentali e di tutta la terra, si trovano a fronteggiare sempre grandi problemi, di vario tipo e a seconda della propria area di appartenenza. A questi problemi si aggiunge ora la  situazione politica dell’ Italia con la novità del grillismo, con tutte le incognite che porta con se, a partire dal nostro Paese, e di conseguenza all’Europa e all’area dei Paesi occidentali.
Cosa servirebbe invece delle demagogie e delle politiche regressive ? Servirebbe un nuovo soggetto politico capace di pensare fuori dagli schemi della conservazione e fuori dagli schemi velleitari e peggiorativi di Grillo che vorrebbe morti tutti gli altri partiti, cioè vorrebbe la dittatura personale camuffata da quella che, a suo dire, sarebbe una sorta di democrazia della rete .   
PER UN PROGRAMMA SOCIALE NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
PER UN PARTITO DELLA GLOBALIZZAZIONE NEOILLUMINISTA E PROGRESSISTA
Neoilluminismo è tutto quello che dà lustro ed è edificante per l’uomo e per il genere umano . Costituisce sempre un progresso  per l’uomo, in quanto individuo , e per la società .
Il neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro ma oscura la personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le sue ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Qualsiasi persona dotata di normali capacità di discernimento e di comune buon senso , è in grado di potere capire e distinguere se il suo operato , in determinate cose , costituisca  neoscurantismo oppure neoilluminismo .
E’ indubbio che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e la longanimità et cetera , sono tutte grandi doti  personali  ascrivibili al neoilluminismo perché sono qualità che danno lustro a chi le esercita .                                                        1/4
Servirebbe un grande cambiamento dell’orientamento culturale di base della società.
Superare le secche e le miserie personalistiche  dell’ attuale cultura a base decadentistica che ha portato tanti mali alla società ed altri ne serba ancora in gestazione.
Bisognerebbe liberare ed emendare la nostra società da tutte le ideologie e dagli schematismi che la opprimono.
 Servirebbero misure di politica economica su scala locale, nazionale, e internazionale. Farsi promotori di politiche internazionali di salvezza dalla grande speculazione dei mercati borsistici.
Andrebbero anche non sottovalutati i rischi di guerra che seppure non siano apparenti, potrebbero malauguratamente esplodere anche repentinamente.
Non siamo sicuri e al riparo dalla guerra. Ce ne sono in atto . Non sarebbe da escludere la possibilità di una nuova guerra, stante la situazione attuale di conflitti e frizioni  in parti dello scacchiere internazionale.
 Per scongiurare la guerra , starebbe  alla vera intelligenza e capacità di discernimento dell’ uomo sapere capire e distinguere il positivo dal negativo, ciò che fa lustro , vero onore e progresso, da ciò che invece è buio e piccolezza personale, regresso e mali di tutte le dimensioni .Ma noi, genere umano, abbiamo però dato spesso  prova di gravi carenze riguardo alle capacità di discernimento e di optare per le giuste scelte. 
O siamo capaci di pensare fuori dagli schemi e di saperci orientare in tutto  con una nuova grande bussola che è rappresentata dalla cultura neoilluminista, o siamo condannati a sbagliare con tutte le male conseguenze che ne derivano, guerra inclusa.  
E allora cosa fare ? Ci aiutino tutti gli esseri positivi ! Si uniscano tutte le persone dabbene .

Una breve e parziale  bozza di programma politico nazionale ed internazionale .
-         Una prima grande spada di Damocle da scongiurare per tutti i popoli della terra, è rappresentata dalla speculazione finanziaria delle borse valori, o dei “mercati”. Occorre riportare la borsa alla sua ideazione di origine e ripulirla dalla pirateria speculativa. Tasso e scadenza delle azioni fissi, non vendibilità e niente derivati .
-         Le banche, soprattutto quelle italiane, sarebbero anche esse di conseguenza condizionate dal cambiamento della borsa. Comunque dovrebbero ritornare anche loro al ruolo originario di servizio per i cittadini e di finanziatori per le imprese, e diventare vere  imprese esse stesse. Non speculatori e addirittura anche usurai camuffati.
      Credo che anche tra i grandi magnati della borsa e delle banche vi possa essere chi sia attratto dal
      cambiamento per il progresso sociale.
-      Altra grande questione sarebbe il cambiamento delle regole commerciali, sulle così dette filiere , per
        introdurvi molta trasparenza e controllo, con la registrazione a nome dei titolari dei prezzi unitari e
       delle quantità in ogni passaggio.
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-         Pensare all’ impresa non soltanto per il proprio tornaconto, che resta una cosa giusta e il motore fondamentale, ma anche per ciò che rappresenta e serve per la società : un servizio, una utilità, un vantaggio.
-         Diritti dei lavoratori non solo come tutela personale e di categoria, ma anche come valorizzazione del grande ruolo fondamentale che hanno i lavoratori nella produzione di tutti i beni e servizi dei quali usufruisce la società.   
-         Ridefinizione positiva dei rapporti tra imprese ed addetti. Molto rispetto e spirito positivo di collaborazione tra le parti. Fine ultimo è dare un buon  prodotto e un buon servizio nell’interesse reciproco e di tutta la società.
-         Politiche di sviluppo economico, con commesse pubbliche e con giuste e dovute leggi che agevolino le imprese.
-         Un piano per il lavoro attraverso opere e servizi di pubblica utilità.
-         Revisione dello stato sociale e delle pensioni con correzioni e perequazioni. Valorizzazione dei pensionati, della loro esperienza personale e lavorativa, con un ruolo nuovo nella società civile e politica .   
-         Servizi pubblici e stato sociale adeguati e funzionanti. In Italia ne siamo particolarmente lontani.
-      Moralizzazione della società, a cominciare dai  politici o dalla casta che dir si voglia, ma che
       dovrebbe investire tutti, perché, a mio parere, ci sono grandi questioni morali irrisolte che ci  
        riguardano tutti.
Le fustigazioni mediatiche , le critiche graffianti o irrispettose non valgono e non sono efficaci perché chi le fa non è certo un essere superiore ed indenne rispetto agli sbagli. Quanta verità e saggezza in “ Chi non ha colpa scagli la prima pietra”. L’approccio deve essere un altro. Ci vuole umana comprensione, chiedersi con obiettività e sincerità se noi al posto di quella persona avremmo saputo veramente fare meglio. Detto questo ci va comunque fermezza nella difesa della società dai vari malfattori di qualunque tipo e specie.
In Italia c’ è una particolare questione morale perché la scuola, da un cinquantennio,  invece di educare alla dirittura morale, a fare correttamente il proprio lavoro, fa demagogia studentista. La conseguenza è che gli italiani entriamo da adulti nella società non con sani principi morali ma con la propensione alla furbizia, con l’ idea di fondo di approfittare e fregare. Al riguardo si rimanda ad approfondimenti già prodotti in altra sede.  .
-         Altra grande questione, che va in coppia con la questione morale , è la deideologizzazione della società. Liberarsi dagli appesantimenti ideologici e dagli schematismi che apportano danni e gravi squilibri in campo economico e sociale.
Pur se dalla fine degli anni settanta fu acquisito che andare per ideologie porta sempre a sbagliarsi, oggi siamo pieni di impostazioni  ideologiche e di schematismi.
Importante è anche liberarsi dagli errori portati dai principi male intesi e male interpretati.
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-         Deideologizzare le teorie ambientaliste e catastrofiste  per il pianeta e per la salute .
A mio parere, vi sono delle estremizzazioni pericolose. Infatti, su certi temi, pur se la comunità scientifica è divisa perché non vi sono certezze sulle proiezioni sul futuro per il riscaldamento del pianeta. In Italia si sente invece sempre solo la campana dei catastrofisti.
Negli sessanta e settanta vivevamo immersi in uno smog molto più pesante di quello attuale, con le fabbriche e le ferriere sotto casa, che non avevano per niente filtri e protezioni ambientali come adesso. Lo stesso per le emissioni delle macchine e del riscaldamento di casa. Cosa ci è accaduto a noi che vivevamo lì allora, riguardo alla nostra salute ? Non esistono studi statistici epidemiologici in merito perché non venivano rilevati e studiati dati in merito . Sta di fatto che non ci siamo ammalati tutti. Questo non è un indicatore, sia pure empirico e a grandi linee, ma pure importante da prendere in considerazione per ridefinire i livelli dei parametri sull’inquinamento ?  Naturalmente da un lato si deve difendere la salute, dall’altro non imporre cose, nemmeno provate scientificamente, che tarpano le ali allo sviluppo industriale e all’uso dei motori.
      -      L’ ideologia dell’ egualitarismo è nata per una errata interpretazione del giusto e fondamentale
             principio di uguaglianza.
Le relazioni odierne tra adulti e ragazzini, genitori e figli, docenti e studenti o scolari sono erroneamente impostate su basi di egualitarismo . La giusta bontà è diventata buonismo. Con una conseguente forte caduta educativa e del rispetto fra tutti e soprattutto verso chi è più anziano  .
-         Altro grande tema è quello della vera emancipazione femminile rispetto invece all’ ideologia femminista. In ordine alla valorizzazione familiare rispetto a quella individuale, della crescita della professionalità.     
-         Altra grande questione dirimente per il futuro della nostra civiltà è la pretesa equiparazione matrimoniale e familiare degli omosessuali. Se passasse questa linea la nostra civiltà cambierebbe non solo di pelle, ma fino al midollo osseo. I sessi ufficiali diverrebbero forse una mezza dozzina o più. Via libera alla propaganda della  bisessualità e dell’ omosessualità. Caduta della natalità. Appesantimento, penso anche insopportabile, della vita individuale , familiare e sociale degli eterosessuali. E chissà quanti poveri afflitti incolpevoli adottati da omosessuali. Tutto questo scenario per l’ egoismo, neoscoscurantista regressivo, di questa gente che si inventa e si arroga diritti di uguaglianza inesistenti, che introduce neologismi come “omofobia” , sbagliati anche etimologicamente, pur di appagare le proprie voglie e ambizioni. Umana comprensione e solidarietà per le loro sofferenze si, ma non lasciarli sovvertire e affossare questa civiltà.    
-         Ridefinizione culturale delle vere libertà personali e sociali da distinguere nettamente dal libertinaggio che invece si è molto diffuso, camuffato dal principio di libertà, in vari campi, da quello dei costumi sociali, al mondo dello spettacolo, dell’ arte e dei media. Riguardo a questo si dovrebbero creare nuovi strumenti di difesa della società, che non si tratta bene inteso della vecchia censura, ma di qualche cosa altro di maggiore efficacia. In questo la rete può divenire un forte strumento di rapida consultazione popolare per cui non si facciano  subire alla maggioranza i capricci e gli egoismi di taluni.
-         Per una giustizia più a difesa delle vittime che degli aggressori. Per una cultura che si ispiri alla difesa di Abele più che a proteggere Caino. Oggi nel nostro Paese credo che si pecchi di questo.
Marzo /2013                                                                                  Pappalardo  Giosuè

Neoilluminismo progressista.



Neoilluminismo progressista .
Neoscurantismo regressivo .
Neoilluminismo è tutto quello che dà lustro ed è edificante per l’uomo e per il genere umano . Costituisce sempre un progresso  per l’uomo, in quanto individuo , e per la società .
Il neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro ma oscura la personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le sue ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Brevi cenni .
Qualsiasi persona dotata di normali capacità di discernimento e di comune buon senso , è in grado di potere capire e distinguere se il suo operato , in determinate cose , costituisca  neoscurantismo oppure neoilluminismo .
E’ indubbio che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e la longanimità et cetera , sono tutte grandi doti  personali  ascrivibili al neoilluminismo perché sono qualità che danno lustro a chi le esercita .
 Se fossero diffuse nell’agire individuale e collettivo , avremmo un’altra società e un altro mondo ben più progrediti , scevri da malefatte  di tutti i tipi e a tutti i livelli . Dai rapporti interpersonali e familiari a quelli sociali ed internazionali tra Paesi , dalla piccola impresa individuale alle grandi imprese transnazionali , dalla  banca locale ai mercati  finanziari nazionali e mondiali .
La  Scuola , tra neoscurantismo e neoilluminismo .
Nella Scuola gli studenti  incontrano , per la prima volta nella loro vita , una realtà nella quale sono impegnati per  anni in un esercizio che rappresenta per loro  sia un lavoro che  una grande occasione educativa e formativa che si porteranno come bagaglio personale per  tutto il loro  futuro .
Ogni  studente viene educato e formato a scuola attraverso il lavoro quotidiano della didattica.
Gli esiti educativi dipendono però dagli indirizzi didattici  formativi  dettati agli insegnanti dall’alto , per via gerarchica . Non tanto dalle capacità e qualità professionali individuali di ogni docente.
 Infatti è assolutamente dirimente, da scuola a scuola, se le linee didattiche e pedagogiche sono centrate sugli studenti in quanto ragazzi ,impostazione personalistica ,  oppure sulla loro educazione ,impostazione educativa. Analogamente la stessa cosa vale , con le dovute distinzioni, per le famiglie riguardo  alle loro scelte sui metodi educativi dei figli. 
Se la scuola adotta la prima delle due opzioni, quella personalistica , gli studenti sono considerati come pupilli a cui si attribuisce grande valore  in se stessi , sono visti come pari rispetto ai docenti ,se non, nelle scuole più estremiste , di rango superiore nei confronti degli insegnanti e della didattica .
Si finisce così però, inevitabilmente, per  fare dello studentismo , cioè enfatizzare gli aspetti personali dei ragazzi ,  le influenze familiari ed ambientali, e quindi trovare sempre le giustificazioni di  tutti i loro comportamenti ,anche i più riprovevoli ,  e optare, alla fine dell’anno scolastico ,il più possibile, per la loro promozione, anche quando questa sia molto immeritata .
La scuola si dequalifica , perde la sua funzione educativa ,diviene un malsano contenitore  parcheggio degli studenti , fa demagogia regressista.


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Questa linea diventa un potente motore di neoscurantismo regressivo perché agisce negativamente su più livelli .
Si disincentivano gli studenti dallo studio , ovvero, in senso più generale , dal  lavoro ,visto che lo studio è il loro lavoro. L a mancanza di rispetto verso gli insegnanti e la Scuola si fa molto pesante, con una conseguente forte perdita educativa.
 Le  ripercussioni a livello sociale sono gravi , perché così arrivano al mondo del lavoro , e degli adulti in generale, persone furbastre ,poco rispettose , male educate al senso del dovere e di responsabilità, inclini ad aggirare le regole .
In campo educativo non c’è via di mezzo, tertium non datur : o si educa in modo corretto ed adeguato ,o si diseduca . 
Invece nell’altra opzione, quella della centralità dell’educazione degli studenti , si considera più importante l’aspetto educativo e meno quello personale. Gli studenti sono visti come  soggetti da formare, ovvero come  ragazzi in crescita  da indirizzare, correggere ed educare .
 L’obiettivo è  di impartire loro un’educazione al fine di formarli come persone oneste  , responsabili, rispettose degli altri e delle regole. Questi stessi obiettivi , ovviamente , sono assunti anche nell’altra opzione, quella personalistica , ma di fatto però quello che ne sortisce è proprio il contrario .Si salva ,in parte, solo chi viene bene educato  dalla famiglia . 
In Italia ,la linea studentista , fu adottata fin dai primi anni sessanta con la riforma della “Scuola Media Unica “. Poi , all’inizio degli anni settanta ,con la riforma dell’esame di stato in esame di “Maturità “ . Quindi nella seconda metà degli stessi anni settanta con la riforma della scuola dei “Consigli “ che malauguratamente ridusse fortemente il diritto alla libertà di insegnamento dei docenti con conseguenze deleterie e neoscurantiste. Negli anni novanta si abolirono gli esami di riparazione di settembre, poi in parte riattivati .
Le ricadute sul piano sociale e nel mondo del lavoro sono state nefaste. Sono divenute anche una delle cause di fondo dell’attuale grave crisi morale ed economica che attraversiamo .Questo perché  dalla scuola sono uscite persone portate alla furbizia e all’imbroglio invece che all’onestà e alla correttezza .
Non si dovrebbe perdere alcun tempo nel dare una forte sterzata in senso educativo alla Scuola , in una situazione di emergenza sociale ed economica come quella che attraversiamo. Basterebbe  cambiare l’orientamento didattico educativo .A livello legislativo potrebbero essere sufficienti anche solo alcune modifiche “ a costo zero “ .
Mentre invece nelle realtà delle singole scuole , nulla osterebbe a che già da subito le scuole studentiste possano cambiare la didattica , stante l’attuale quadro legislativo. Infatti non è scritto da nessuna parte che in sede di scrutinio  le insufficienze debbano essere cambiate in sufficienze per favorire gli studenti , facendo tra l’altro un falso e scavalcando i docenti delle materie. Così come non è scritto che si debba , di fatto , soprassedere e non prendere corrette ed adeguate misure educative a fronte delle malefatte degli studenti .    
Dicembre  2012                                                                                                                prof.  G. Pappalardo
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