venerdì 17 maggio 2013

Neoilluminismo progressista.



Neoilluminismo progressista .
Neoscurantismo regressivo .
Neoilluminismo è tutto quello che dà lustro ed è edificante per l’uomo e per il genere umano . Costituisce sempre un progresso  per l’uomo, in quanto individuo , e per la società .
Il neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro ma oscura la personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le sue ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Brevi cenni .
Qualsiasi persona dotata di normali capacità di discernimento e di comune buon senso , è in grado di potere capire e distinguere se il suo operato , in determinate cose , costituisca  neoscurantismo oppure neoilluminismo .
E’ indubbio che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e la longanimità et cetera , sono tutte grandi doti  personali  ascrivibili al neoilluminismo perché sono qualità che danno lustro a chi le esercita .
 Se fossero diffuse nell’agire individuale e collettivo , avremmo un’altra società e un altro mondo ben più progrediti , scevri da malefatte  di tutti i tipi e a tutti i livelli . Dai rapporti interpersonali e familiari a quelli sociali ed internazionali tra Paesi , dalla piccola impresa individuale alle grandi imprese transnazionali , dalla  banca locale ai mercati  finanziari nazionali e mondiali .
La  Scuola , tra neoscurantismo e neoilluminismo .
Nella Scuola gli studenti  incontrano , per la prima volta nella loro vita , una realtà nella quale sono impegnati per  anni in un esercizio che rappresenta per loro  sia un lavoro che  una grande occasione educativa e formativa che si porteranno come bagaglio personale per  tutto il loro  futuro .
Ogni  studente viene educato e formato a scuola attraverso il lavoro quotidiano della didattica.
Gli esiti educativi dipendono però dagli indirizzi didattici  formativi  dettati agli insegnanti dall’alto , per via gerarchica . Non tanto dalle capacità e qualità professionali individuali di ogni docente.
 Infatti è assolutamente dirimente, da scuola a scuola, se le linee didattiche e pedagogiche sono centrate sugli studenti in quanto ragazzi ,impostazione personalistica ,  oppure sulla loro educazione ,impostazione educativa. Analogamente la stessa cosa vale , con le dovute distinzioni, per le famiglie riguardo  alle loro scelte sui metodi educativi dei figli. 
Se la scuola adotta la prima delle due opzioni, quella personalistica , gli studenti sono considerati come pupilli a cui si attribuisce grande valore  in se stessi , sono visti come pari rispetto ai docenti ,se non, nelle scuole più estremiste , di rango superiore nei confronti degli insegnanti e della didattica .
Si finisce così però, inevitabilmente, per  fare dello studentismo , cioè enfatizzare gli aspetti personali dei ragazzi ,  le influenze familiari ed ambientali, e quindi trovare sempre le giustificazioni di  tutti i loro comportamenti ,anche i più riprovevoli ,  e optare, alla fine dell’anno scolastico ,il più possibile, per la loro promozione, anche quando questa sia molto immeritata .
La scuola si dequalifica , perde la sua funzione educativa ,diviene un malsano contenitore  parcheggio degli studenti , fa demagogia regressista.


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Questa linea diventa un potente motore di neoscurantismo regressivo perché agisce negativamente su più livelli .
Si disincentivano gli studenti dallo studio , ovvero, in senso più generale , dal  lavoro ,visto che lo studio è il loro lavoro. L a mancanza di rispetto verso gli insegnanti e la Scuola si fa molto pesante, con una conseguente forte perdita educativa.
 Le  ripercussioni a livello sociale sono gravi , perché così arrivano al mondo del lavoro , e degli adulti in generale, persone furbastre ,poco rispettose , male educate al senso del dovere e di responsabilità, inclini ad aggirare le regole .
In campo educativo non c’è via di mezzo, tertium non datur : o si educa in modo corretto ed adeguato ,o si diseduca . 
Invece nell’altra opzione, quella della centralità dell’educazione degli studenti , si considera più importante l’aspetto educativo e meno quello personale. Gli studenti sono visti come  soggetti da formare, ovvero come  ragazzi in crescita  da indirizzare, correggere ed educare .
 L’obiettivo è  di impartire loro un’educazione al fine di formarli come persone oneste  , responsabili, rispettose degli altri e delle regole. Questi stessi obiettivi , ovviamente , sono assunti anche nell’altra opzione, quella personalistica , ma di fatto però quello che ne sortisce è proprio il contrario .Si salva ,in parte, solo chi viene bene educato  dalla famiglia . 
In Italia ,la linea studentista , fu adottata fin dai primi anni sessanta con la riforma della “Scuola Media Unica “. Poi , all’inizio degli anni settanta ,con la riforma dell’esame di stato in esame di “Maturità “ . Quindi nella seconda metà degli stessi anni settanta con la riforma della scuola dei “Consigli “ che malauguratamente ridusse fortemente il diritto alla libertà di insegnamento dei docenti con conseguenze deleterie e neoscurantiste. Negli anni novanta si abolirono gli esami di riparazione di settembre, poi in parte riattivati .
Le ricadute sul piano sociale e nel mondo del lavoro sono state nefaste. Sono divenute anche una delle cause di fondo dell’attuale grave crisi morale ed economica che attraversiamo .Questo perché  dalla scuola sono uscite persone portate alla furbizia e all’imbroglio invece che all’onestà e alla correttezza .
Non si dovrebbe perdere alcun tempo nel dare una forte sterzata in senso educativo alla Scuola , in una situazione di emergenza sociale ed economica come quella che attraversiamo. Basterebbe  cambiare l’orientamento didattico educativo .A livello legislativo potrebbero essere sufficienti anche solo alcune modifiche “ a costo zero “ .
Mentre invece nelle realtà delle singole scuole , nulla osterebbe a che già da subito le scuole studentiste possano cambiare la didattica , stante l’attuale quadro legislativo. Infatti non è scritto da nessuna parte che in sede di scrutinio  le insufficienze debbano essere cambiate in sufficienze per favorire gli studenti , facendo tra l’altro un falso e scavalcando i docenti delle materie. Così come non è scritto che si debba , di fatto , soprassedere e non prendere corrette ed adeguate misure educative a fronte delle malefatte degli studenti .    
Dicembre  2012                                                                                                                prof.  G. Pappalardo
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