sabato 29 giugno 2013

MOVIMENTI  OMOSESSUALI   ED    INCIVILTA
La sentenza di mercoledì scorso 26/6/13  della Corte Suprema degli USA, con 5  contro 4,  ha dichiarato anticostituzionale la legge detta  DOMA, fatta nel 1996  sotto il Governo di Bill Clinton, che ammetteva solo i matrimoni tra un uomo ed una donna. Nel contempo hanno di fatto riconosciuta valida la sentenza del Tribunale di Los Angeles del 2010 , che aveva abrogato un referendum popolare vinto nel 2008,  il “ Proposition 8 “ , che  non ammetteva  le nozze gay. Hanno così  tolto due ostacoli sulla strada dei matrimoni fra omosessuali negli States. Credo sia una sentenza tanto sbagliata sul piano giuridico e del diritto, che su quello del principio di uguaglianza. Hanno scambiato il vero principio di uguaglianza con quello ideologico di egualitarismo, ed hanno accettato di fatto  il diritto di matrimonio fra omosessuali che non è mai esistito in nessuna  Carta Costituzionale o altri fonti del diritto, al mondo moderno. Si tratta di sentenze molto negative perché si è lasciato ad un qualsiasi Tribunale statale  della California la possibilità di bocciare un referendum popolare , il  Proposition 8 , in cui tutti si erano potuti esprimere democraticamente e che era stato poi anche validato dalla Corte Suprema della California nel 2009. Restano dubbi ed ombre su queste sentenze.
 Ma la questione è molto più grave  perché  potrebbe avere delle gravi  ricadute sul piano sociale, civile, culturale e forse anche biogenetico per le future generazioni,  non soltanto in America ma anche nei Paesi dell’area occidentale come l’Italia, che seguono l’influenza culturale, o purtroppo in certi casi pseudo culturale, di quel grande Paese .
Sarebbe sbagliato pensare che tutti potremmo vivere felici e contenti con i “ nostri fratelli e sorelle omosessuali “  in una società con tre tipi di matrimoni ed almeno una mezza dozzina di sessi ufficiali. Mentre, per inciso e non indifferente, ai nostri confini vi sono altre civiltà, affatto minoritarie e secondarie, come quella cinese, indiana, russa, araba che ci giudicherebbero, e a ragione, come un mondo di pervertiti. Infatti sono da attendersi dalle potenti lobbie omosessuali delle forti campagne propagandistiche, che oltre al loro agire diffuso e quotidiano, sono  tese a spingerci tutti verso la pratica omosessuale o bisessuale. Vedi ad esempio lo spot che aveva fatto IKEA, ed altri più o meno malcelati. Anche Papa Francesco ha detto di recente, parlando della corruzione nel Vaticano  in una riunione riservata, che vi è una lobbie di cardinali gay. Le potenti lobbie omosessuali, a livello internazionale, hanno avuto anche la forza di fare togliere la omosessualità come malattia dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Resta però nella testa di tutta   la gente che l’omosessualità, come minimo,  è una anomalia ed una deviazione sessuale.
Anche tra gli eterosessuali vi sono componenti   che gli danno  man forte nella loro falsa causa sotto il pretesto e l’egida di un mal inteso e presunto principio di uguaglianza, in realtà ideologia estremistica egualitaristica, e di lotta contro l’intolleranza e la discriminazione. Il mondo giornalistico occidentale, ed in Italia in particolare, è molto schierato pro omosessuali. Idem ( doppia coincidenza con la ex ministra!) il mondo dell’arte e dello spettacolo.  E’ stato singolare e stucchevole  che alla fine della partita di calcio Israele-Italia  under 21 del 8/6/13, per altro vinta dall’Italia con un bel gioco, durante la trasmissione di commenti post partita, la RAI nel mezzo della trasmissione, ha fatto inserire dal giornalista conduttore   la registrazione del gay pride che si era svolto lì in Israele. Cosa centrava in quel contesto sportivo calcistico internazionale quel filmato sul gay pride? Da un lato si potrebbe dire come i cavoli a merenda. Ma purtroppo,  da altro canto,  si deve prendere atto invece che vi è già in corso una campagna di massa di lavaggio del cervello per implementarci  nella testa  l’idea di fondo che ciò che riguarda gli omosessuali è o.k. e che chi si oppone è “omofobo” . Questo neologismo, errato anche dal punto di vista linguistico etimologico, l’hanno inventato per dirci falsamente che la giusta e naturale  repulsione che abbiamo verso le pratiche e le ostentazioni provocatorie omosessuali, sarebbe da considerarsi invece, secondo loro, come retaggio di una cultura retrograda,  anti egualitaria, intollerante, sbagliata e quindi da battere e mettere al bando. Anche con richieste di leggi specifiche che prevedano inasprimenti di pena ad hoc. Così se malauguratamente si dovesse offendere una lesbica od un gay, secondo la loro idea di diritto, la pena dovrebbe essere maggiore che se fosse stata fatta  invece verso un etero sessuale in quanto ci sarebbe stata  discriminazione anti  omosessuale. Che originale principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge! Oppure si dovrà arrivare  al punto che per distinguere i vari sessi ufficiali, forse minimo 6, dovremo metterci dei segni convenzionali  di riconoscimento!
SALVIAMOCI E SALVIAMO I NOSTRI FIGLI DA QUESTA INCIVILTA  DEGENERATIVA
Amaramente dobbiamo prendere atto che sono finiti i tempi in cui “ pro bono pacis “ si viveva la vita tranquilla di ogni giorno senza nemmeno pensare all’esistenza degli omosessuali. Oggi rappresentano una minaccia non di poco conto.
Dobbiamo salvare l’umanità  dagli omosessuali  “ mutanti “, cioè da quelli più attivi ed organizzati, promotori di cambiamenti sociali e, col tempo anche da non escludere, biogenetici, e dai loro fiancheggiatori sia gay che etero sessuali. Dobbiamo opporci attivamente, organizzarci e mobilitarci. Non  possiamo pensare di delegare ai politici la difesa della nostra  essenza naturale  di genere umano suddivisi con due soli sessi, di famiglie formate dall’ unione di un uomo ed una donna, come stabiliva la legge fatta sotto il Governo di Bill Clinton ed ora abrogata con questa sentenza della Corte Suprema USA . I politici da soli non ce la possono fare senza una adeguata mobilitazione popolare. In Italia rischiamo, così come è accaduto  in America e in altri Stati dell’area politica occidentale, ultima in ordine di tempo in Francia, di trovarci a dovere subire una legge sui matrimoni  tra lesbiche e tra gay e  le loro conseguenti adozioni di bambini. Riguardo alle adozioni  il Governo Russo ha vietato di recente  l’adozione dei loro bambini verso i Paesi in cui si ammettono le nozze gay. In quel Paese, ad esempio è in vigore una legge per proteggere i minori dalle influenze e propagande verso l’omosessualità. Nostro malgrado è divenuto necessario mobilitarci e difenderci da questo male subdolo da non sottovalutare. Ci dobbiamo organizzare. Essere pro attivi per non correre il rischio di trovarci con una  legge sui matrimoni gay in Italia. Per potere condurre una vita senza le provocazioni e le insidie personali o famigliari degli omosessuali, che si moltiplicherebbero rispetto a quelle che già oggi accadono e passano in sordina, con lesbiche che insidiano donne sposate e ragazze giovani , con gay  ringalluzziti da leggi a loro favore.
Sarebbe auspicabile allearsi e coordinarsi a livello internazionale con i movimenti come quello sviluppatosi di recente in Francia contro la legge sui matrimoni gay.
La cultura quella vera, non l’odierno culturame  pieno di ideologie e di schematismi ideologici, dovrebbe avere un ruolo importante in una lotta di conservazione di questa nostra civiltà detta occidentale, ma, allo stesso tempo, con una funzione critica catartica e progressista.
Oggi sono dominanti ideologie, sbagliate come sono tutte le ideologie, ed estremistiche in diversi campi sociali. Le mode e tanti stili di vita seguono il libertinaggio, provocatorio ed egoistico quanto pericoloso. Sembra che gli unici valori siano l’edonismo e l’epicureismo in tutti i possibili ambiti della vita . Bisogna fare pulizia culturale e di un certo sudiciume mentale che predomina qui in occidente in vari campi e su vari piani. L’onestà intellettuale, la pulizia mentale, la deideologizzazione sono fondamenti per ogni civiltà che voglia essere veramente tale. La base di ogni sana società.
Alle persone omosessuali più avvedute dovrebbe bastare la non discriminazione che c’è già oggi e si dovrebbe poter prospettare e garantire  la ricerca di terapie che oggi mancano, anche perché non ne sono mai state cercate,  ma che si potrebbero trovare nel futuro. Questa è vera e sana eguaglianza e solidarietà.


29/6/13                                                                                                prof. G. Pappalardo    

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