venerdì 17 maggio 2013

Per un nuovo partito della globalizzazione progressista.



PER UNA NUOVA CULTURA NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
PER UN NUOVO PARTITO DELLA GLOBALIZZAZIONE NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
Le scurrilità e la mancanza di rispetto di Grillo e del grillismo non è vero che non portano da nessuna parte. Portano ad un regresso neoscurantista sul piano civile , culturale e sociale. E ne siamo già molto mal messi.
Il suo programma economico e sociale  si ispira a grandi principi di progresso , equità , nuova democrazia attraverso la rete a cui Grillo sembra attribuire un potere demiurgico, et cetera …Si manifestano  buone intenzioni e si propone la soluzione dei problemi. Ma, in generale, i buoni propositi stanno sempre alla base di  tutti i programmi politici di qualsiasi partito o movimento, sia del presente che della storia .
Anche i programmi più estremistici ,sia di destra che di sinistra del novecento , che produssero centinaia di milioni di morti e  ingenti devastazioni interne e/o internazionali tra guerra e tirannia, si presentavano tutti animati di buone intenzioni e propositi che , è necessario sottolinearlo, furono concepiti da persone dalle buone apparenze e molto suadenti agli occhi delle popolazioni. Del resto, se non fosse stato così, non avrebbero avuto l’adesione convinta di interi popoli.
Il male è sempre ingannevole e si maschera e si nasconde ,quasi sempre, sotto vesti belle e seducenti ,o per lo meno, convincenti e coinvolgenti.  
Vale , anche in senso laico,  il detto : La via dell’ inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sul piano internazionale. Europa , Paesi occidentali e di tutta la terra, si trovano a fronteggiare sempre grandi problemi, di vario tipo e a seconda della propria area di appartenenza. A questi problemi si aggiunge ora la  situazione politica dell’ Italia con la novità del grillismo, con tutte le incognite che porta con se, a partire dal nostro Paese, e di conseguenza all’Europa e all’area dei Paesi occidentali.
Cosa servirebbe invece delle demagogie e delle politiche regressive ? Servirebbe un nuovo soggetto politico capace di pensare fuori dagli schemi della conservazione e fuori dagli schemi velleitari e peggiorativi di Grillo che vorrebbe morti tutti gli altri partiti, cioè vorrebbe la dittatura personale camuffata da quella che, a suo dire, sarebbe una sorta di democrazia della rete .   
PER UN PROGRAMMA SOCIALE NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
PER UN PARTITO DELLA GLOBALIZZAZIONE NEOILLUMINISTA E PROGRESSISTA
Neoilluminismo è tutto quello che dà lustro ed è edificante per l’uomo e per il genere umano . Costituisce sempre un progresso  per l’uomo, in quanto individuo , e per la società .
Il neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro ma oscura la personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le sue ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Qualsiasi persona dotata di normali capacità di discernimento e di comune buon senso , è in grado di potere capire e distinguere se il suo operato , in determinate cose , costituisca  neoscurantismo oppure neoilluminismo .
E’ indubbio che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e la longanimità et cetera , sono tutte grandi doti  personali  ascrivibili al neoilluminismo perché sono qualità che danno lustro a chi le esercita .                                                        1/4
Servirebbe un grande cambiamento dell’orientamento culturale di base della società.
Superare le secche e le miserie personalistiche  dell’ attuale cultura a base decadentistica che ha portato tanti mali alla società ed altri ne serba ancora in gestazione.
Bisognerebbe liberare ed emendare la nostra società da tutte le ideologie e dagli schematismi che la opprimono.
 Servirebbero misure di politica economica su scala locale, nazionale, e internazionale. Farsi promotori di politiche internazionali di salvezza dalla grande speculazione dei mercati borsistici.
Andrebbero anche non sottovalutati i rischi di guerra che seppure non siano apparenti, potrebbero malauguratamente esplodere anche repentinamente.
Non siamo sicuri e al riparo dalla guerra. Ce ne sono in atto . Non sarebbe da escludere la possibilità di una nuova guerra, stante la situazione attuale di conflitti e frizioni  in parti dello scacchiere internazionale.
 Per scongiurare la guerra , starebbe  alla vera intelligenza e capacità di discernimento dell’ uomo sapere capire e distinguere il positivo dal negativo, ciò che fa lustro , vero onore e progresso, da ciò che invece è buio e piccolezza personale, regresso e mali di tutte le dimensioni .Ma noi, genere umano, abbiamo però dato spesso  prova di gravi carenze riguardo alle capacità di discernimento e di optare per le giuste scelte. 
O siamo capaci di pensare fuori dagli schemi e di saperci orientare in tutto  con una nuova grande bussola che è rappresentata dalla cultura neoilluminista, o siamo condannati a sbagliare con tutte le male conseguenze che ne derivano, guerra inclusa.  
E allora cosa fare ? Ci aiutino tutti gli esseri positivi ! Si uniscano tutte le persone dabbene .

Una breve e parziale  bozza di programma politico nazionale ed internazionale .
-         Una prima grande spada di Damocle da scongiurare per tutti i popoli della terra, è rappresentata dalla speculazione finanziaria delle borse valori, o dei “mercati”. Occorre riportare la borsa alla sua ideazione di origine e ripulirla dalla pirateria speculativa. Tasso e scadenza delle azioni fissi, non vendibilità e niente derivati .
-         Le banche, soprattutto quelle italiane, sarebbero anche esse di conseguenza condizionate dal cambiamento della borsa. Comunque dovrebbero ritornare anche loro al ruolo originario di servizio per i cittadini e di finanziatori per le imprese, e diventare vere  imprese esse stesse. Non speculatori e addirittura anche usurai camuffati.
      Credo che anche tra i grandi magnati della borsa e delle banche vi possa essere chi sia attratto dal
      cambiamento per il progresso sociale.
-      Altra grande questione sarebbe il cambiamento delle regole commerciali, sulle così dette filiere , per
        introdurvi molta trasparenza e controllo, con la registrazione a nome dei titolari dei prezzi unitari e
       delle quantità in ogni passaggio.
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-         Pensare all’ impresa non soltanto per il proprio tornaconto, che resta una cosa giusta e il motore fondamentale, ma anche per ciò che rappresenta e serve per la società : un servizio, una utilità, un vantaggio.
-         Diritti dei lavoratori non solo come tutela personale e di categoria, ma anche come valorizzazione del grande ruolo fondamentale che hanno i lavoratori nella produzione di tutti i beni e servizi dei quali usufruisce la società.   
-         Ridefinizione positiva dei rapporti tra imprese ed addetti. Molto rispetto e spirito positivo di collaborazione tra le parti. Fine ultimo è dare un buon  prodotto e un buon servizio nell’interesse reciproco e di tutta la società.
-         Politiche di sviluppo economico, con commesse pubbliche e con giuste e dovute leggi che agevolino le imprese.
-         Un piano per il lavoro attraverso opere e servizi di pubblica utilità.
-         Revisione dello stato sociale e delle pensioni con correzioni e perequazioni. Valorizzazione dei pensionati, della loro esperienza personale e lavorativa, con un ruolo nuovo nella società civile e politica .   
-         Servizi pubblici e stato sociale adeguati e funzionanti. In Italia ne siamo particolarmente lontani.
-      Moralizzazione della società, a cominciare dai  politici o dalla casta che dir si voglia, ma che
       dovrebbe investire tutti, perché, a mio parere, ci sono grandi questioni morali irrisolte che ci  
        riguardano tutti.
Le fustigazioni mediatiche , le critiche graffianti o irrispettose non valgono e non sono efficaci perché chi le fa non è certo un essere superiore ed indenne rispetto agli sbagli. Quanta verità e saggezza in “ Chi non ha colpa scagli la prima pietra”. L’approccio deve essere un altro. Ci vuole umana comprensione, chiedersi con obiettività e sincerità se noi al posto di quella persona avremmo saputo veramente fare meglio. Detto questo ci va comunque fermezza nella difesa della società dai vari malfattori di qualunque tipo e specie.
In Italia c’ è una particolare questione morale perché la scuola, da un cinquantennio,  invece di educare alla dirittura morale, a fare correttamente il proprio lavoro, fa demagogia studentista. La conseguenza è che gli italiani entriamo da adulti nella società non con sani principi morali ma con la propensione alla furbizia, con l’ idea di fondo di approfittare e fregare. Al riguardo si rimanda ad approfondimenti già prodotti in altra sede.  .
-         Altra grande questione, che va in coppia con la questione morale , è la deideologizzazione della società. Liberarsi dagli appesantimenti ideologici e dagli schematismi che apportano danni e gravi squilibri in campo economico e sociale.
Pur se dalla fine degli anni settanta fu acquisito che andare per ideologie porta sempre a sbagliarsi, oggi siamo pieni di impostazioni  ideologiche e di schematismi.
Importante è anche liberarsi dagli errori portati dai principi male intesi e male interpretati.
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-         Deideologizzare le teorie ambientaliste e catastrofiste  per il pianeta e per la salute .
A mio parere, vi sono delle estremizzazioni pericolose. Infatti, su certi temi, pur se la comunità scientifica è divisa perché non vi sono certezze sulle proiezioni sul futuro per il riscaldamento del pianeta. In Italia si sente invece sempre solo la campana dei catastrofisti.
Negli sessanta e settanta vivevamo immersi in uno smog molto più pesante di quello attuale, con le fabbriche e le ferriere sotto casa, che non avevano per niente filtri e protezioni ambientali come adesso. Lo stesso per le emissioni delle macchine e del riscaldamento di casa. Cosa ci è accaduto a noi che vivevamo lì allora, riguardo alla nostra salute ? Non esistono studi statistici epidemiologici in merito perché non venivano rilevati e studiati dati in merito . Sta di fatto che non ci siamo ammalati tutti. Questo non è un indicatore, sia pure empirico e a grandi linee, ma pure importante da prendere in considerazione per ridefinire i livelli dei parametri sull’inquinamento ?  Naturalmente da un lato si deve difendere la salute, dall’altro non imporre cose, nemmeno provate scientificamente, che tarpano le ali allo sviluppo industriale e all’uso dei motori.
      -      L’ ideologia dell’ egualitarismo è nata per una errata interpretazione del giusto e fondamentale
             principio di uguaglianza.
Le relazioni odierne tra adulti e ragazzini, genitori e figli, docenti e studenti o scolari sono erroneamente impostate su basi di egualitarismo . La giusta bontà è diventata buonismo. Con una conseguente forte caduta educativa e del rispetto fra tutti e soprattutto verso chi è più anziano  .
-         Altro grande tema è quello della vera emancipazione femminile rispetto invece all’ ideologia femminista. In ordine alla valorizzazione familiare rispetto a quella individuale, della crescita della professionalità.     
-         Altra grande questione dirimente per il futuro della nostra civiltà è la pretesa equiparazione matrimoniale e familiare degli omosessuali. Se passasse questa linea la nostra civiltà cambierebbe non solo di pelle, ma fino al midollo osseo. I sessi ufficiali diverrebbero forse una mezza dozzina o più. Via libera alla propaganda della  bisessualità e dell’ omosessualità. Caduta della natalità. Appesantimento, penso anche insopportabile, della vita individuale , familiare e sociale degli eterosessuali. E chissà quanti poveri afflitti incolpevoli adottati da omosessuali. Tutto questo scenario per l’ egoismo, neoscoscurantista regressivo, di questa gente che si inventa e si arroga diritti di uguaglianza inesistenti, che introduce neologismi come “omofobia” , sbagliati anche etimologicamente, pur di appagare le proprie voglie e ambizioni. Umana comprensione e solidarietà per le loro sofferenze si, ma non lasciarli sovvertire e affossare questa civiltà.    
-         Ridefinizione culturale delle vere libertà personali e sociali da distinguere nettamente dal libertinaggio che invece si è molto diffuso, camuffato dal principio di libertà, in vari campi, da quello dei costumi sociali, al mondo dello spettacolo, dell’ arte e dei media. Riguardo a questo si dovrebbero creare nuovi strumenti di difesa della società, che non si tratta bene inteso della vecchia censura, ma di qualche cosa altro di maggiore efficacia. In questo la rete può divenire un forte strumento di rapida consultazione popolare per cui non si facciano  subire alla maggioranza i capricci e gli egoismi di taluni.
-         Per una giustizia più a difesa delle vittime che degli aggressori. Per una cultura che si ispiri alla difesa di Abele più che a proteggere Caino. Oggi nel nostro Paese credo che si pecchi di questo.
Marzo /2013                                                                                  Pappalardo  Giosuè

Neoilluminismo progressista.



Neoilluminismo progressista .
Neoscurantismo regressivo .
Neoilluminismo è tutto quello che dà lustro ed è edificante per l’uomo e per il genere umano . Costituisce sempre un progresso  per l’uomo, in quanto individuo , e per la società .
Il neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro ma oscura la personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le sue ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Brevi cenni .
Qualsiasi persona dotata di normali capacità di discernimento e di comune buon senso , è in grado di potere capire e distinguere se il suo operato , in determinate cose , costituisca  neoscurantismo oppure neoilluminismo .
E’ indubbio che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e la longanimità et cetera , sono tutte grandi doti  personali  ascrivibili al neoilluminismo perché sono qualità che danno lustro a chi le esercita .
 Se fossero diffuse nell’agire individuale e collettivo , avremmo un’altra società e un altro mondo ben più progrediti , scevri da malefatte  di tutti i tipi e a tutti i livelli . Dai rapporti interpersonali e familiari a quelli sociali ed internazionali tra Paesi , dalla piccola impresa individuale alle grandi imprese transnazionali , dalla  banca locale ai mercati  finanziari nazionali e mondiali .
La  Scuola , tra neoscurantismo e neoilluminismo .
Nella Scuola gli studenti  incontrano , per la prima volta nella loro vita , una realtà nella quale sono impegnati per  anni in un esercizio che rappresenta per loro  sia un lavoro che  una grande occasione educativa e formativa che si porteranno come bagaglio personale per  tutto il loro  futuro .
Ogni  studente viene educato e formato a scuola attraverso il lavoro quotidiano della didattica.
Gli esiti educativi dipendono però dagli indirizzi didattici  formativi  dettati agli insegnanti dall’alto , per via gerarchica . Non tanto dalle capacità e qualità professionali individuali di ogni docente.
 Infatti è assolutamente dirimente, da scuola a scuola, se le linee didattiche e pedagogiche sono centrate sugli studenti in quanto ragazzi ,impostazione personalistica ,  oppure sulla loro educazione ,impostazione educativa. Analogamente la stessa cosa vale , con le dovute distinzioni, per le famiglie riguardo  alle loro scelte sui metodi educativi dei figli. 
Se la scuola adotta la prima delle due opzioni, quella personalistica , gli studenti sono considerati come pupilli a cui si attribuisce grande valore  in se stessi , sono visti come pari rispetto ai docenti ,se non, nelle scuole più estremiste , di rango superiore nei confronti degli insegnanti e della didattica .
Si finisce così però, inevitabilmente, per  fare dello studentismo , cioè enfatizzare gli aspetti personali dei ragazzi ,  le influenze familiari ed ambientali, e quindi trovare sempre le giustificazioni di  tutti i loro comportamenti ,anche i più riprovevoli ,  e optare, alla fine dell’anno scolastico ,il più possibile, per la loro promozione, anche quando questa sia molto immeritata .
La scuola si dequalifica , perde la sua funzione educativa ,diviene un malsano contenitore  parcheggio degli studenti , fa demagogia regressista.


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Questa linea diventa un potente motore di neoscurantismo regressivo perché agisce negativamente su più livelli .
Si disincentivano gli studenti dallo studio , ovvero, in senso più generale , dal  lavoro ,visto che lo studio è il loro lavoro. L a mancanza di rispetto verso gli insegnanti e la Scuola si fa molto pesante, con una conseguente forte perdita educativa.
 Le  ripercussioni a livello sociale sono gravi , perché così arrivano al mondo del lavoro , e degli adulti in generale, persone furbastre ,poco rispettose , male educate al senso del dovere e di responsabilità, inclini ad aggirare le regole .
In campo educativo non c’è via di mezzo, tertium non datur : o si educa in modo corretto ed adeguato ,o si diseduca . 
Invece nell’altra opzione, quella della centralità dell’educazione degli studenti , si considera più importante l’aspetto educativo e meno quello personale. Gli studenti sono visti come  soggetti da formare, ovvero come  ragazzi in crescita  da indirizzare, correggere ed educare .
 L’obiettivo è  di impartire loro un’educazione al fine di formarli come persone oneste  , responsabili, rispettose degli altri e delle regole. Questi stessi obiettivi , ovviamente , sono assunti anche nell’altra opzione, quella personalistica , ma di fatto però quello che ne sortisce è proprio il contrario .Si salva ,in parte, solo chi viene bene educato  dalla famiglia . 
In Italia ,la linea studentista , fu adottata fin dai primi anni sessanta con la riforma della “Scuola Media Unica “. Poi , all’inizio degli anni settanta ,con la riforma dell’esame di stato in esame di “Maturità “ . Quindi nella seconda metà degli stessi anni settanta con la riforma della scuola dei “Consigli “ che malauguratamente ridusse fortemente il diritto alla libertà di insegnamento dei docenti con conseguenze deleterie e neoscurantiste. Negli anni novanta si abolirono gli esami di riparazione di settembre, poi in parte riattivati .
Le ricadute sul piano sociale e nel mondo del lavoro sono state nefaste. Sono divenute anche una delle cause di fondo dell’attuale grave crisi morale ed economica che attraversiamo .Questo perché  dalla scuola sono uscite persone portate alla furbizia e all’imbroglio invece che all’onestà e alla correttezza .
Non si dovrebbe perdere alcun tempo nel dare una forte sterzata in senso educativo alla Scuola , in una situazione di emergenza sociale ed economica come quella che attraversiamo. Basterebbe  cambiare l’orientamento didattico educativo .A livello legislativo potrebbero essere sufficienti anche solo alcune modifiche “ a costo zero “ .
Mentre invece nelle realtà delle singole scuole , nulla osterebbe a che già da subito le scuole studentiste possano cambiare la didattica , stante l’attuale quadro legislativo. Infatti non è scritto da nessuna parte che in sede di scrutinio  le insufficienze debbano essere cambiate in sufficienze per favorire gli studenti , facendo tra l’altro un falso e scavalcando i docenti delle materie. Così come non è scritto che si debba , di fatto , soprassedere e non prendere corrette ed adeguate misure educative a fronte delle malefatte degli studenti .    
Dicembre  2012                                                                                                                prof.  G. Pappalardo
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