venerdì 26 febbraio 2016


Sulle teorie dell'evoluzionismo darwiniano e del “Big Bang”

A tutti sono note le nozioni generali sulle teorie del “Big Bang” e dell'evoluzionismo darwiniano. Queste riguardano l'inizio e la formazione dell'universo compresa la successiva nascita dell'uomo.

Entrambe sono assunte quali basi teoriche delle tesi naturaliste e, quasi sempre, in antitesi rispetto alle tesi creazioniste, che invece fanno riferimento ad un Creatore o a più Creatori che, con la loro onnipotenza, hanno creato l'universo e noi uomini in esso.

Queste teorie, insieme alle tesi naturaliste sono “rese ufficiali” attraverso la loro divulgazione accademica in tutte le università e nelle scuole di tutto il mondo in cui vengono presentate agli studenti come verità scientifiche.

Invece non è altrettanto noto che nessuna delle due teorie è stata provata scientificamente. Aggiungo che numerosi scienziati parlano dell'estrema improbabilità, per non dire dell'impossibilità, della veridicità di entrambe.

La teoria del Big Bang non regge alla critica di fondo mossa contro di essa. Ossia che si ritiene impossibile che dal nulla possa nascere un universo come quello che conosciamo e di cui noi stessi ne siamo parte.

Secondo la teoria del Big Bang, da un punto infinitamente piccolo ed allo stesso tempo infinitamente denso, per effetto di oscillazioni energetiche quantistiche, si è scatenata una grandissima esplosione ( appunto il big bang) tale da generare l'universo.

Questa esplosione però, in coerenza con tale teoria, dovrebbe continuare a generare ancora astri e galassie a non finire. Cosa assolutamente non provata dalle osservazioni cosmologiche, e quindi non corrispondente alla realtà osservata scientificamente.

In campo probabilistico, ad esempio, riguardo alla teoria del Big Bang si stima che la sua probabilità è paragonabile a quella che se ci fosse una esplosione in una grande tipografia si potrebbe comporre un dizionario completo e corretto in ogni sua parte per effetto della deflagrazione!


Fra i sostenitori nel 21° secolo di questa teoria vi è chi ha abbandonato l'idea della grande esplosione ed ha dichiarato che questa teoria è costituita da solo due affermazioni, e cioè che l'universo è in espansione e si sta raffreddando.

In altri termini, si continua a sostenere la teoria della Grande Esplosione (Big Bang)................ dicendo che l'esplosione non c'è stata! D'altra parte, le altre due affermazioni appaiono abbastanza scontate subordinatamente alle attuali rilevazione cosmologiche.

Viste queste ed altre grandi falle della teoria del Big Bang e le critiche a loro carico, scienziati naturalisti, hanno proposto un'altra teoria.

Cioè la teoria degli universi paralleli secondo la quale esisterebbe una grande entità che, come se fosse una grande macchina, genera ed eroga dei “pacchetti” in parallelo a due a due tra materia ed antimateria. L'universo in cui viviamo sarebbe uno di questi infiniti pacchetti prodotti.

Ma quest'altra teoria, oltre ad essere una ipotesi non provata, rimanda ugualmente alla stessa domanda, ossia da dove e come è venuta e si è formata questa grande macchina? Possibile che nessuno di tutti gli altri infiniti “pacchetti” prodotti non è mai stato rilevato in qualche modo?

Studi e ricerche svolte con metodo scientifico da tanti scienziati nel mondo, portano a conclusioni generali assolutamente a sfavore di queste teorie.

Questi scienziati affermano che queste teorie non sono state provate. E, per di più, tutte le evidenze e le prove scientifiche sono contro o depongono contro di esse.

Ciò in capo alla cosmologia, alla fisica, all'astronomia, alla biochimica, alla biologia, alla paleontologia, alla antropologia.

E tuttavia, nella realtà odierna le teorie del Big Bang e dell'evoluzionismo darwiniano, pur se prive delle corrispondenti dovute dimostrazioni scientifiche, e nonostante le numerose e fondate critiche, sono assunte, di fatto, come teorie “ufficiali”.

Per altro, è stato anche provato che, a sostegno di tali teorie, sono stati presentati dei veri e propri falsi, ed alcuni di questi falsi sono ancora dati come veri sia in letteratura scientifica che in mostra nei musei.

Ad esempio si vedano i disegni di embrioni di creature di specie diverse che H. Haeckel nel 19° secolo, a sostegno dell'evoluzionismo darwiniano, li rappresentava come simili o uguali.

Mentre invece le rilevazioni scientifiche hanno evidenziato chiare e nette diversità fra i vari embrioni di specie diverse smentendo la teoria evoluzionista “monistica” che sosteneva Haeckel.

Questi aveva forzato, nei suoi disegni, delle approssimative e lontane somiglianze, in una quasi perfetta coincidenza.

Gli evoluzionisti non hanno nelle mani le prove della discendenza dell'uomo dalla scimmia. Presentano una serie incompleta di fossili. E, di più, è stato invece provato che in questa serie di fossili, già incompleta, vi sono stati inseriti dei falsi.

Cioè nella presunta catena genetica di discendenza dell'uomo dalla scimmia, non solo mancano degli anelli, ma anche una buona parte di essi è fasulla.

E' appurato che “nell' UOMO DI NEBRASKA” l'unica cosa vera era un dente di maiale e tutto il resto del corpo era una costruzione artificiale.

Altra frode scoperta. Nel falso fossile “dell' UOMO DI PILTDOWN” è stata assemblata una mascella di una scimmia con il cranio di un uomo invecchiato ad arte per farlo sembrare sufficientemente vecchio.

La stessa “LUCY” , l'australopitecho, è un altro falso. Si tratta del rinvenimento del 40% di ossa di una scimmia dell'antichità. Quindi hanno ricostruito, arbitrariamente, il resto del corpo in forma eretta. Le ossa delle mani e dei piedi fortemente arcuati, sono stati invece riportati, nella ricostruzione, appiattiti come quelli dell'uomo.

Nel fossile della balena con i piedi, esposto in un museo e riportato su libri di testo a scuola, di autentico vi è solo il cranio di una balena. Tutto il resto del corpo, piedi inclusi, è invece una costruzione arbitraria.

Tutti gli scavi eseguiti nella ricerca dei fossili non hanno mai rinvenuto tutte le specie intermedie della catena genetica. Si parlava anche di un solo anello mancante, ma questa asserzione risulta solo soggettiva.

Questi esemplari dei passaggi intermedi nell'evoluzione, di cui non si trovano tracce, dovrebbero essere stati numerosissimi e viventi per lunghissimi periodi di tempo per potere realizzare il passaggio evoluzionistico verso un'altra specie. Ma, tant'è, non se ne trovano.

Un esempio. Ci dovrebbero essere stati numerosi esemplari intermedi prima della giraffa, perché prima di arrivare a questa specie con il collo molto lungo, avrebbero dovuto esserci tanti altri esemplari intermedi col collo progressivamente più lungo. Ma non si è mai trovato un fossile di tale guisa.

Per altro, proprio dagli scavi dei paleontologi, risulta provato che vi è uno strato di cretaceo fatto di sedimentazioni alluvionali di consistenza calcarea friabile e di colore bianco esteso sotto tutta l'attuale superficie terrestre di tutti i continenti. Questo strato di cretaceo nelle scogliere di Dover risulta emerso.

Ebbene da questo strato di cretaceo si evidenziano scientificamente delle cose molto importanti che smentiscono entrambe le teorie naturaliste.

Dei fossili trovati tra loro ravvicinati e sovrapposti dimostrano la loro coesistenza smentendo le datazioni dei naturalisti che invece li vorrebbero separati da decine di milioni di anni.

E' stato anche provato che le stesse datazioni eseguite col metodo del carbonio 14 risultano fallaci e comunque hanno dato responsi in palese contraddizione con reperti fossili che costituiscono prove scientifiche inconfutabili.

Fossili di trilobiti, che secondo i naturalisti risalirebbero a 64 milioni di anni fa, sono stati rinvenuti in vari siti in contraddizione rispetto alle teorie naturaliste.

Nel cretaceo si è trovato un fossile di trilobite attaccato alla suola di una scarpa in cui è ben distinguibile la cucitura della suola.

Questo ovviamente smentisce la datazione dei trilobiti perché certamente, anche i naturalisti devono ammettere, che 64 milioni di anni fa non vi erano scarpe fatte dall'uomo. Secondo le datazioni dei naturalisti, l'uomo capace di fabbricare scarpe con la cucitura è molto recente all'interno delle ere geologiche.

Di più, secondo gli evoluzionisti, tutte le attuali specie animali viventi, noi uomini compresi, discenderebbero proprio dai trilobiti. Cosa smentita da ritrovamenti fossili come questo.

Un altro caso. E' stato ritrovato un fossile con una scarpa che fornisce una prova scientifica delle fallaci datazioni col metodo del carbonio 14. Si tratta di una parte di una gamba col piede inserito in una scarpa. Questa scarpa risulta di fabbricazione del 20° secolo. La datazione col metodo del carbonio 14 lo colloca invece a miglia di anni fa.

E, ironia della sorte, il paleontologo che ha presentato questo fossile è stato anche deriso da certa gente! Costoro rappresentano la negazione del metodo scientifico e della razionalità.

Proseguiamo con un po' di storia delle teorie evoluzioniste.
Alla fine degli anni 60 del 20° secolo, la teoria “tipostrofica” di Schidewolf veniva smentita dalla paleontologia con gli scavi ed il rinvenimento di fossili che non potevano coesistere secondo il darwinismo.

Riguardo a queste incongruenze i neodarwinisti hanno parlato di “lacune di documentazione” e di “incidenti” di fossilizzazione. Ma oggi ci possiamo avvalere di una casistica di fossili rinvenuti tale da permettere delle deduzioni e conclusioni scientifiche.

Poi, secondo la teoria degli “equilibri punteggiati” dei naturalisti, la speciazione avverrebbe per linee parallele (cladogenesi). Di queste linee solo quella (o quelle) in grado di meglio resistere ed interagire con l'ambiente finisce con l'affermarsi, mentre le altre possono sia continuare a evolversi in modo autonomo sia specializzarsi, in quest'ultimo caso sono destinate a scomparire se mutano le condizioni ambientali. Siamo nel 1977 con Gould e Eldredge.
Ma restano valide, anche sotto questa ipotesi, le critiche di cui sopra. Siamo comunque lontani da prove e, si aggiunge a queste critiche anche la critica dei biochimici che invece introducono la microevoluzione (filogenesi) in contrapposizione alla macroevoluzione darwiniana che non presenta basi scientifiche.
La microevoluzione, di cui si parlerà nella pagina seguente, risulta invece provata scientificamente.

La teoria “esonica” dei genomi nel DNA di Gilbert nel 1979 fu giudicata statisticamente molto improbabile.

Le cellule sono costituite da combinazioni di 60000 diversi tipi di proteine presi a gruppi di 100. La probabilità che si possa formare una cellula per effetto del caso, ammesso che fossero disponibili tutte le 60000 diverse proteine, è fatta di milioni di zeri. Cioè è da considerarsi nulla.

Questo solo per una singola cellula e di un particolare tipo. Poi ci sarebbe la necessità di spiegare l'enorme complessità fisiologica e funzionale dei vari organi di un corpo vivente, costituiti da tanti tipi di cellule.

Credo sia innegabile che per accettare evenienze così impossibili, ci voglia un grande, quanto infondato, “atto di fede”.

Riguardo alla possibilità della produzione di amminoacidi delle proteine, senza l'intervento di un Creatore, credo sia molto significativa la vicenda dell'esperienza di Stanley Miller.

Egli nel 1953 in laboratorio riuscì a produrre un tipo di amminoacido. Questo amminoacido però non aveva durata, si bruciava subito se immesso in ambiente naturale. E già questo è un dato non compatibile con l'evoluzionismo perché questo richiede tempi lunghissimi necessari alle trasformazioni evolutive.

Tutta l'impostazione e lo svolgimento sperimentale, dall'inizio alla fine, erano in palese contraddizione con le condizioni naturali in cui si sarebbe dovuto avere il tutto per la produzione casuale e spontanea in natura di questo amminoacido.

Non entro nel merito della descrizione scientifica sperimentale da laboratorio. Vi riporto solo un aneddoto.

Capitò che lo stesso S. Miller, che presenziava come spettatore ad una conferenza scientifica, disse pubblicamente, seduta astante, che non aveva nulla da dire e da replicare rispetto alle critiche demolitrici fatte al suo esperimento dai relatori di quella conferenza.

Ogni proteina è costituita da 2 – 3 mila amminoacidi. La probabilità che si possa formare casualmente una proteina è di 1 su 10 elevato alla 65. Questa è una probabilità corrispondente a vincere ogni settimana una lotteria per mille anni di seguito!

Passando da una sola cellula ad un essere vivente si moltiplicano le combinazioni di cellule di diverso tipo. Per esempio facciamo riferimento ad una creatura minuscola come una ameba.

Per potersi formare casualmente una ameba, la probabilità è di 1 su 10 elevato a 40000.

Nonostante tutte le contro dimostrazioni scientifiche, sembra che questa esperienza del Miller venga ancora riportata da taluni libri scolastici ed accademici e tuttora insegnata.

Si è poi introdotta una corretta distinzione tra microevoluzione e macroevoluzione.

La microevoluzione risulta scientificamente fondata e provata.

Piccole evoluzioni sono possibili all'interno di una stessa specie. Ma sono assolutamente da escludere salti o evoluzioni di ogni tipo da una specie ad un'altra.

Va anche precisato che le microevoluzioni, all'interno di una stessa specie, si sono avute nel tempo ma anche sono state indotte sperimentalmente da ricercatori nei laboratori, o volutamente dall'uomo per selezionare nuove razze di animali.

Al riguardo è importante tenere presente che non si tratta di evoluzionismo darwiniano. Ma, anzi, al contrario si dimostra anche che le creature prodotte da laboratori o dalla tecnica della selezione riproduttiva, hanno minore capacità e forza di sopravvivere se fossero immesse libere in natura.

Infatti, risultano più deboli e poco capaci di resistere alla dura selezione naturale. Pertanto non si può pensare che abbiano potenzialità tali da durare nel tempo divenendo progenitori di altre specie secondo l'evoluzionismo naturalistico.

Ad esempio, a partire dai pochi ceppi originali dei cani, per selezioni riproduttive, l'uomo ha prodotto centinaia di diverse razze canine.

Di queste razze, quelle più lontane morfologicamente ed attitudinalmente dai ceppi originali, non avrebbero possibilità di sopravvivere alla selezione naturale se, con loro esemplari, fossero immessi liberi in un ambiente naturale.

Altro esempio. In laboratorio hanno apportato mutazioni genetiche a dei moscerini, fino a produrne esemplari con 6 ali. Ma questi muoiono quasi subito dopo la nascita. Ossia non hanno capacità di sopravvivenza e quindi è tanto meno ipotizzabile che possano avere capacità evolutive.

Anche questo dato sperimentale depone contro la teoria dell'evoluzionismo darwiniano.

Il salto o il passaggio dalla scimmia all'uomo, che è la tesi principale del naturalismo non creazionista, non è mai stato provato e la sua probabilità è valutata praticamente nulla. La macroevoluzione darwiniana resta una teoria non verificata e considerata altamente improbabile nel suo complesso.

Si porta a sostegno dell'ipotesi della discendenza dell'uomo dalle scimmie, il dato che vi è il 98,3% di coincidenza del DNA dell'uomo con quello della scimmia.

A tale riguardo da un lato c'è chi è scettico e dice che, per esempio, tra madre e figlio vi è il 93% di coincidenza di DNA. Altri hanno rilevato che tra uomini e polli la coincidenza del DNA è circa della stessa percentuale.

Altri, più attendibili, rimandano la spiegazione della diversità tra le varie specie non al solo DNA conosciuto ma alla così detta parte oscura (o spazzatura) del DNA che ne costituisce l' 80% di esso, e di cui attualmente se ne conosce quasi nulla. Tant'è che si era denominata parte oscura e considerata per decenni irrilevante (spazzatura).

Un dato scientifico di altro tipo, non sul DNA, ma che, in questo ambito, suona come una battuta ironica: E' provato che le nuvole, le meduse e le angurie sono costituite tutte e tre dal 98% di acqua! Vi sembrano possibili evoluzioni o salti naturalistici tra le tre cose?

Del resto lo stesso Darwin, in coerenza col metodo scientifico, scrisse esplicitamente che quanto da lui sostenuto nella sua teoria doveva essere provato. E se non vi fossero state prove scientifiche a favore, allora la sua teoria avrebbe dovuto essere rigettata.

Ma gli odierni darwiniani non sembrano volere accettare l'evidenza scientifica e nemmeno seguire la coerenza metodologica scientifica del Darwin di cui sono epigoni.

Secondo altri nuovi evoluzionisti, le forze evolutive che permettono il passaggio da un gruppo a un altro, cioè la macroevoluzione, sono le stesse che guidano la microevoluzione (filogenesi).

Ma questa ipotesi di assimilazione tra microevoluzione e macroevoluzione non è provata, non accettata da tutti, ed è considerata probabilisticamente nulla.

Si tratta di una ipotesi meramente soggettiva, non suffragata da alcun provato riscontro scientifico.

Anche da parte dell'antropologia culturale si è sempre più storicamente avuto un distacco dalla teoria evoluzionista considerata come troppo riduttiva e ristretta per spiegare la complessità dei processi storici sociali e culturali.

Io personalmente sono per la tesi creazionista, ed in particolare per quella espressa nella Bibbia.

Numerosi studi storici e ricerche scientifiche svolte su vari campi, forniscono riscontri storici riguardo alle effettive corrispondenze con tutte le profezie bibliche. Sperimentazioni scientifiche e deduzioni razionali confermano le asserzioni e le narrazioni bibliche.

Compreso la datazione dell'origine dell'universo che secondo la Bibbia risale a 6-7 mila anni fa. Incluso la creazione dei dinosauri che avvenne nello stesso periodo di quella dell'uomo.

Il diluvio universale, avvenuto circa 4500 anni fa secondo la narrazione biblica, trova conferme storiche di datazione e prove paleontologiche in numerosi fossili, nello strato del cretaceo di cui sopra. La formazione e la costituzione dello stesso strato di cretaceo sono in linea e corrispondono in tutto all'evento biblico del diluvio.

La stessa cosa si può affermare riguardo all'esistenza storica dell'arca di Noè. Ciò in riferimento a studi ingegneristici di fattibilità costruttiva e di resistenza alle forti mareggiate sull'arca, insieme a tutta la logistica per la sopravvivenza per circa un anno su di essa della famiglia di Noè e di tutte le coppie di specie animali.

L'ingegneria di oggi si trova in pieno accordo con i dati costruttivi che Dio diede a Noè.

Numerose spedizioni di ricerca sul monte Ararat, dove secondo deduzioni bibliche si era fermata l'arca quando le acque si erano ritirate, hanno portato ad avvistamenti di tronconi dell'arca distinguibili in parte sotto il ghiaccio e la neve, e con maggiore evidenza nel periodo in cui, sciolta la neve, si hanno delle parti più scoperte.

Vi sono stati centinaia di avvistamenti, anche da vicino, e c'è chi ha testimoniato di esserci salito sopra. La descrizione fornita da questi testimoni corrisponde a quella dell'arca data dalla Bibbia.

Si hanno prove fotografiche satellitari abbastanza visibili e distinguibili.

Tante tessere del mosaico creazionista sono già state provate ed inserite. Altre ricerche importanti sono ancora in atto per ulteriori, e stupefacenti, dimostrazioni scientifiche.

Tuttavia quanto è già stato provato in più campi scientifici, e di cui qui se ne è parlato per cenni e solo per alcuni rami della scienza, fornisce un ampio ed esauriente ventaglio di prove dell'opera del Creatore descritto nella Bibbia.

Oggi possiamo affermare che la situazione è la seguente. Tutte le prove storiche e le evidenze scientifiche depongono a favore delle tesi creazioniste. Mentre, al contrario, le teorie alla base del naturalismo evoluzionista ed ateista si dimostrano sempre più e definitivamente scientificamente infondate.

Colori i quali continuano a persistere nell'ateismo lo fanno quasi sempre in continuità di una scelta fatta per motivi soggettivi ed ognuno con le proprie motivazioni, convinzioni e sentimenti.
Io mi sono dichiarato ateo ed agnostico per un quarantennio.


Caro lettore, il Creatore di cui ci parla la Bibbia mandò Suo Figlio su questa terra a sacrificarsi per la nostra redenzione e salvezza, perché Egli ci ama, ci vuole felici e radiosi con la sua luce in questa vita terrena e nell'eternità a venire.

Egli bussa alla porta del tuo cuore. Se tu gli aprirai la porta Egli entrerà e cenerà con te. (Apocalisse 3:20).

Se farai questo e ti aprirai sinceramente al Suo amore, la tua cognizione dell'esistenza e la tua vita non saranno più rinchiuse nei confini materialistici, temporali e spaziali terreni.

Potrai cambiare e migliorare parte di te stesso e trovare la pace e lo spirito di chi sa di avere nei cieli un Padre onnipotente che lo ama.


domenica 7 febbraio 2016


Il Nuovo Paganesimo. Parte del neoscurantismo regressivo.


Nuovi pagani sono quei credenti seguaci di una religione che, con la loro sapienza ed intelligenza, apportano sostanziali modifiche, od addirittura capovolgimenti, a certi principi e dottrine fondamentali della loro Chiesa. Spesso permanendo nella loro stessa Chiesa, in cui continuano a professare la loro “religione soggettivamente modificata”.

Questo fenomeno si sta manifestando nella realtà odierna dell'Occidente Capitalistico.

Secondo me si tratta di paganesimo perché in quello attuale, nuovo, si possono riscontrare analogie e coincidenze con il paganesimo storico.

Oggi non si assumono nuovi Dei, ma si “aggiorna” quello che era il proprio Dio, con un altro Dio a cui non si cambia il nome, ma che, nella sostanza, così diviene un'altra Divinità, più aderente a determinate immaginazioni dei nuovi pagani.

Cioè così non è più l'uomo che è stato creato da Dio a sua immagine e somiglianza, ma sono questi sapienti ed intelligenti che si creano una loro Divinità, a cui non hanno cambiato il nome, di cui continuano a dire che è il loro Creatore, ma che nella sostanza corrisponde alle loro immaginazioni e a ciò che gli piace e gli fa comodo riguardo ai principi e alle dottrine sulle condotte comportamentali e relazionali.

In certe realtà ecclesiastiche, questo sta passando nella quasi indifferenza dei capi ecclesiali se non con un, almeno in parte, tacito consenso.

Un tempo si usava la parola “apostasia” ad indicare tali posizioni personali o di gruppo a certi livelli.

A quei tempi non vi era stata la ideologizzazione di massa e non vi era la predominanza di sub culture decadentiste. Non vi erano i quotidiani annessi lavaggi del cervello di massa attraverso tutte le forme di comunicazione sia dei media che del mondo dello spettacolo e della pubblicità.

Per cui, con le menti più libere e meno plasmate, allora affrontavano le questioni dottrinali teologiche con maggiore nettezza e discriminazione di campi: sei un apostata oppure non lo sei. Non c'erano tante mezze misure e le conseguenze operative erano nette. Sia nel bene che nel male.

Oggi tutto è diverso da questo punto di vista. Ci sono posizioni parziali o sfumate. In certi casi si osserva dell'ambiguità. In altri si arriva persino al sostegno di tesi pagane. Non si affrontano le questioni con quella che dovrebbe essere la dovuta fermezza su temi teologici di primaria e fondamentale importanza.

Così (fortunatamente?) non si arriva a rotture. Tutto prosegue in sordina. E le conseguenze sono che si affermano delle vere e proprie eresie. Queste intese come errori gravi, assurdità in netto contrasto con la dottrina storica della Chiesa in questione.

Sugli aspetti sociali.


Molte, (o tutte?), delle dottrine teologiche di tutte le religioni, hanno, o possono avere, una forte ricaduta sulla vita sociale, sulle culture riguardo ai comportamenti e alle relazioni interpersonali, sulla vita economica e politica in ogni stato al mondo. Con forti conseguenze sulla qualità della vita, sul reddito delle persone e su tanti costi sociali a carico dell'erario pubblico.

E questo, a ben vedere, coinvolge tutti, sia i credenti che i non credenti. Questi ultimi possono pensare di esserne al di fuori o al di sopra, ma a mio avviso, di fatto, in questi temi, ne sono coinvolti anche loro, pur se non lo pensano o non lo vogliono ammettere.

Tutte gli ordinamenti assunti e le leggi prodotte in ogni tipo di Stato si basano sulla discriminante fondamentale del “Bene” e del “Male”. Con il caldo auspicio che possa prevalere il “Bene”.

In questo, a seconda dei casi delle varie realtà statali al mondo, esplicitamente od implicitamente sono presenti sempre tutti i vari indirizzi teologici storicamente affermatisi all'interno del popolo, della nazione e poi dello stato.

Perché le dottrine religiose riguardano anche la concezione della comune morale e del comune buon senso. Con la grande importanza pratica che queste investono nella vita sociale di ogni nazione in omnia res.

Da questo punto di vista, a mio parere, il nuovo paganesimo è da ascriversi interamente all'interno del neoscurantismo regressivo.

Le cose che si vogliono cambiare e quelle che sono state già cambiate dai nuovi pagani, in tal senso, a mio giudizio, portano indietro e peggiorano la società nel suo complesso. Cioè costituiscono del neoscurantismo regressivo.

Questi cambiamenti si pagano e si pagheranno sempre più con pesanti costi riguardo alla qualità della vita, alla stabilità e alla pace nelle famiglie, e con l'aggravio di costi sull'erario pubblico.

In diversi altri post di questo stesso blog, ho trattato determinati temi culturali politici ed economici.
Per cui qui sintetizzo per titoli, rimandando, per argomentazioni ed approfondimenti, ad altri post tematici o generali di questo blog.

Nel presente post, più direttamente e propriamente concernente le Chiese e le teologie, si possono riscontrare indizi e prove di nuovo paganesimo nelle seguenti ideologie che, in passato in altri post, le ho già chiamate anche ateiste oltre che neoscurantiste regressive.

Alcune delle seguenti ideologie sono correlate col nuovo paganesimo; tutte sono ateiste e neoscurantiste regressive.

L'interventismo militare. Il liberismo finanziario estremista speculativo. Il cainismo. L'ecologismo catastrofista. L'animalismo. L'egualitarismo paritario (nuovo paganesimo). Il femminismo (nuovo paganesimo). L'omosessualismo e la teoria di gender (nuovo paganesimo). 
 

L'alternativa.

COSTITUIAMO I CIRCOLI PER LA GLOBALIZZAZIONE PROGRESSISTA ED AL LORO INTERNO I GRUPPI DI SIMONE IL MACCABEO.

(cfr post del 9 gennaio 2016; del 9 ottobre 2015)





lunedì 1 febbraio 2016


LASSISMO: CAUSA DI INCIVILTA NEOSCURANTISTA REGRESSIVA

Il lassismo, inteso come il lasciare passare cose che invece andrebbero fermate o corrette, ha avuto una forte incidenza nelle società occidentali da un secolo a questa parte, ed ha prodotto profonde distorsioni ed aberrazioni.

Alla base ci sono le spinte e le pressioni di quelli che cercano il proprio piacere e comodo, mascherati ed in nome di principi ideologici e, dall'altra parte, la non fermezza ed il lassismo di chi dovrebbe invece garantire la società da cose sbagliate ed ingiuste ed apportatrici di conseguenze nefaste.

Ideologie come l'egualitarismo paritario, il liberismo estremista, unite con la resa, se non anche con una più colpevole accondiscendenza, di quanti erano e sono a capo della società, hanno prodotto delle cose folli che, a dispetto di ogni criterio e per mezzo del lavaggio del cervello di massa, sono diventate perfino senso comune.

Il mancato uso della ragione, del discernimento tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ci ha portati a questa realtà odierna fatta di profonde ingiustizie e fortissime contraddizioni sociali.

CHI SEMINA IRRAZIONALITA RACCOGLIE FOLLIE.


Oggi i giovani non hanno un avvenire rispetto alla possibilità di avere un onesto lavoro, formarsi una famiglia, avere poi una vecchiaia tutelata.

La società è pervasa e dominata da sub culture decadentiste.

La criminalità la fa da padrona e la delinquenza è divenuta pure spocchiosa.

Liberismo ed eccessivo garantismo hanno costituito terreno molle e fertile a favore dei furbi, dei vari criminali e dei delinquenti singoli od organizzati.

Si è ribaltato il bene col male, l'ordine naturale delle cose, le dissoluzioni hanno il sopravento sul buon senso. Alla base di questo stato di cose, sia i credenti che i laici possono vederci la mano del Male.

Lo Stato decadentista non è assolutamente capace di uscire da questo neoscurantismo regressivo. Esso è ingabbiato dentro le sue stesse ideologie e le classi dominanti sono seguaci ed apportatrici delle stesse ideologie decadentiste.

STIAMO DIVENTANDO IL REGNO DEL MALE. ( cfr post del 9 ottobre 2015 ).

Occorre

LO STATO NEOILLUMINISTA PER LA GIUSTIZIA E IL PROGRESSO.


FONDIAMO I CIRCOLI PER LA GLOBALIZZAZIONE PROGRESSISTA ED AL LORO INTERNO I SEGUACI DI SIMONE IL MACCABEO.
(cfr post del 9 gennaio 2016 e del 9 ottobre 2015)