Il
rogo al Liceo Socrate di Roma.
Conseguenza
della diseducazione dell’ ideologia studentista praticata dalla stessa Scuola.
Lo studentismo invece di educare,
diseduca gli studenti. Quella Scuola si vanta di essere all’avanguardia sul
tema dei diritti civili. Che bei risultati educativi! Non si tratta del caso di
una buona Scuola che per sfortuna si è ritrovata al suo interno 4 studenti
incendiari. Ma, a mio parere, è proprio la conseguenza della diseducazione portata
dalle errate linee didattiche educative della stessa Scuola. L’estremo ed unico
possibile tentativo educativo per quei 4 studenti che hanno confessato di avere
appiccato l’incendio, potrebbe essere l’espulsione definitiva da tutte le
Scuole d’Italia, cioè non si dovrebbero mai più diplomare. Ma questa ipotesi è
lontana mille miglia dall’odierna Scuola
studentista italiana. E’ meglio, in
generale, per la società e per i diretti interessati, avere un non diplomato
onesto e che fa bene il proprio lavoro, che un diplomato furbo e poco
professionale.
Non
è vero che poi da adulti è un’altra cosa, che poi tutto è diverso da
quello che si ha avuto dalla Scuola perché quelle sono cose dell’età giovanile
e dopo tutto cambia con l’esperienza. Le evoluzioni ci sono certamente ma i
cambiamenti, se ci possono essere saranno solo parziali e comunque non tali da
potere eradicare il passato. La formazione e l’educazione ricevute dalla Scuola,
resta per sempre come una delle basi
fondamentali ed indelebili al nostro
interno e per tutta la vita per ciascuno
di noi. Anche se non ce ne rendiamo conto e non ce ne ricordiamo, tutto rimane nel nostro bagaglio della formazione culturale
di base della nostra vita intellettiva in tutti i campi e di quella vissuta
ogni giorno. Per nostra libera quanto mala scelta possiamo agire anche all’opposto
rispetto ai sani principi, ma questi, una volta conosciuti, non si possono
dimenticare o cancellare dalla memoria.
Nel
1981/82 insegnavo in una 5^ di periti aziendali corrispondenti in lingue
estere. Scuola studentista. Mi danneggiarono due volte la macchina al parcheggio
della Scuola. Ricevetti male telefonate anonime nel cuore della notte. Dopo
anni sentii la notizia che in quella Scuola, notte tempo, avevano bruciato i
registri in sala insegnanti. Anche quella fu, a mio avviso, una diretta
conseguenza della diseducazione studentista.
In quello stesso anno la mia cattedra comprendeva il serale di
ragionieri in un’ altra Scuola di un‘altra cittadina sempre in provincia di
Torino. Tutt’altra situazione. Scuola sana con un Preside affatto studentista.
Ma lì avevo una collega di Italiano , supplente annuale e che viaggiava da
Torino come me, studentista. Tanti anni dopo venne alla cronaca che uno studente di un Istituto di Torino
aveva preso a calci in aula, dinnanzi ad una povera professoressa inerme, un
ragazzo disabile. Uno studente aveva filmato con un telefonino l’accaduto e
l’aveva messo in rete. La Preside di quell’Istituto era la stessa mia ex
collega studentista di Italiano di cui non avevo più notizie da allora. Anche
questa circostanza, secondo me, non è casuale.
Sospettati gli “ omofobi “ .
Le
maggiori testate giornalistiche italiane, a cominciare dai TG della RAI, hanno
dato ripetutamente e con enfasi la notizia di questo rogo. Ma la loro è stata
più che altro una occasione, mal celata e mal riuscita, di fare campagna
ideologica pro omosessuali. Hanno
ripetuto più volte che si sospettava che a bruciare la Scuola fossero stati
degli “omofobi” . Omofobia, parola
errata etimologicamente e che racchiude in se un falso ragionamento, un’
argomentazione capziosa, un terribile travisamento del principio di eguaglianza.
Sia però bene inteso e senza equivoci che altro è il dovuto rispetto personale
per ogni essere umano. Questi giornalisti, avevano avuto solo l’appiglio di ciò
che aveva sospettato, evidentemente sbagliandosi, una studentessa
rappresentante di Istituto del Socrate. Il voler fare ideologia pro omosessuali
li ha portati anche ad una magra figura sotto il profilo professionale!
Abbandoniamo
ed avversiamo tutte le ideologie di ogni tipo. Ogni ideologia è sempre sbagliata
e pericolosa per le conseguenze che apporta su ogni singola persona e sulla
società. Agire seguendo gli schemi ideologici è come frapporre tra noi stessi e
la realtà vera delle cose delle lenti che portano allo strabismo e al
daltonismo. Cioè come scambiare il luogo
in cui sta il bene con quello in cui sta il male e come vedere il bianco
dipinto di nero o viceversa. Tutte le ideologie costituiscono anche e sempre neoscurantismo
regressivo.
17/07/13 prof.
G. Pappalardo
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