mercoledì 17 luglio 2013

Il rogo al Liceo Socrate di Roma.
Conseguenza della diseducazione dell’ ideologia studentista praticata dalla stessa Scuola. Lo studentismo  invece di educare, diseduca gli studenti. Quella Scuola si vanta di essere all’avanguardia sul tema dei diritti civili. Che bei risultati educativi! Non si tratta del caso di una buona Scuola che per sfortuna si è ritrovata al suo interno 4 studenti incendiari. Ma, a mio parere, è proprio la conseguenza della diseducazione portata dalle errate linee didattiche educative della stessa Scuola. L’estremo ed unico possibile tentativo educativo per quei 4 studenti che hanno confessato di avere appiccato l’incendio, potrebbe essere l’espulsione definitiva da tutte le Scuole d’Italia, cioè non si dovrebbero mai più diplomare. Ma questa ipotesi è lontana mille miglia dall’odierna  Scuola studentista  italiana. E’ meglio, in generale, per la società e per i diretti interessati, avere un non diplomato onesto e che fa bene il proprio lavoro, che un diplomato furbo e poco professionale.
 Non è vero che poi da adulti è un’altra cosa, che poi tutto è diverso da quello che si ha avuto dalla Scuola perché quelle sono cose dell’età giovanile e dopo tutto cambia con l’esperienza. Le evoluzioni ci sono certamente ma i cambiamenti, se ci possono essere saranno solo parziali e comunque non tali da potere eradicare il passato. La formazione e l’educazione ricevute dalla Scuola, resta per sempre come una delle  basi fondamentali ed indelebili  al nostro interno e  per tutta la vita per ciascuno di noi. Anche se non ce ne rendiamo conto e non ce ne ricordiamo, tutto rimane  nel nostro bagaglio della formazione culturale di base della nostra vita intellettiva in tutti i campi e di quella vissuta ogni giorno. Per nostra libera quanto mala scelta possiamo agire anche all’opposto rispetto ai sani principi, ma questi, una volta conosciuti, non si possono dimenticare o cancellare dalla memoria.
Nel 1981/82 insegnavo in una 5^ di periti aziendali corrispondenti in lingue estere. Scuola studentista. Mi danneggiarono due volte la macchina al parcheggio della Scuola. Ricevetti male telefonate anonime nel cuore della notte. Dopo anni sentii la notizia che in quella Scuola, notte tempo, avevano bruciato i registri in sala insegnanti. Anche quella fu, a mio avviso, una diretta conseguenza della diseducazione studentista.
 In quello stesso anno  la mia cattedra comprendeva il serale di ragionieri in un’ altra Scuola di un‘altra cittadina sempre in provincia di Torino. Tutt’altra situazione. Scuola sana con un Preside affatto studentista. Ma lì avevo una collega di Italiano , supplente annuale e che viaggiava da Torino come me, studentista. Tanti anni dopo venne alla cronaca  che uno studente di un Istituto di Torino aveva preso a calci in aula, dinnanzi ad una povera professoressa inerme, un ragazzo disabile. Uno studente aveva filmato con un telefonino l’accaduto e l’aveva messo in rete. La Preside di quell’Istituto era la stessa mia ex collega studentista di Italiano di cui non avevo più notizie da allora. Anche questa circostanza, secondo me, non è casuale.
Sospettati gli “ omofobi “ .   
Le maggiori testate giornalistiche italiane, a cominciare dai TG della RAI, hanno dato ripetutamente e con enfasi la notizia di questo rogo. Ma la loro è stata più che altro una occasione, mal celata e mal riuscita, di fare campagna ideologica  pro omosessuali. Hanno ripetuto più volte che si sospettava che a bruciare la Scuola fossero stati degli  “omofobi” . Omofobia, parola errata etimologicamente e che racchiude in se un falso ragionamento, un’ argomentazione capziosa, un terribile travisamento del principio di eguaglianza. Sia però bene inteso e senza equivoci che altro è il dovuto rispetto personale per ogni essere umano. Questi giornalisti, avevano avuto solo l’appiglio di ciò che aveva sospettato, evidentemente sbagliandosi, una studentessa rappresentante di Istituto del Socrate. Il voler fare ideologia pro omosessuali li ha portati anche ad una magra figura sotto il profilo professionale!

Abbandoniamo ed avversiamo tutte le ideologie di ogni tipo. Ogni ideologia è sempre sbagliata e pericolosa per le conseguenze che apporta su ogni singola persona e sulla società. Agire seguendo gli schemi ideologici è come frapporre tra noi stessi e la realtà vera delle cose delle lenti che portano allo strabismo e al daltonismo. Cioè come  scambiare il luogo in cui sta il bene con quello in cui sta il male e come vedere il bianco dipinto di nero o viceversa. Tutte le ideologie costituiscono anche e sempre neoscurantismo regressivo.
     

17/07/13                                                                                                        prof. G. Pappalardo

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