martedì 1 dicembre 2015

Geronimo e la Pace.


Domenica sera ho rivisto alla tele un vecchio film. Stiamo ai dialoghi tra i personaggi del film “Geronimo” del 1993 del regista Walter Hill, soggetto di John Milius. Nella parte finale della trama il tenente di cavalleria parla al suo amico-nemico Geronimo, capo degli ultimi apache chirikahua combattenti, per chiedergli di arrendersi. Gli regala il suo crocefisso, che porta appeso al collo con una catenina, dicendogli che il suo Dio è un Dio di pace. Geronimo risponde che anche il suo Dio è un Dio di pace, e gli ricorda che tempo addietro gli aveva regalato a sua volta, una pietra azzurra che per lui era un importante amuleto religioso. I due regali incrociati tra i due personaggi del film rappresentano, a mio giudizio, un esempio di azioni che danno lustro agli uomini che le hanno compiute, pur restando certamente in ambito di una realtà romanzata da film. Mi ha colpito particolarmente questa scena perché penso che si sommano in me due componenti: il mio recente ritorno al cristianesimo dopo quaranta anni di ateismo e agnosticismo e la mia concezione del neoilluminismo progressista.

Stiamo alla vita reale. Religioni molto diverse tra loro , si possono trovare concordi sulla via della pace riconosciuta da tutti gli uomini di buona volontà, come un grande Bene . Credo che lo spirito della pace sia, in fondo, insito nella natura umana di tutti senza distinzioni tra le varie civiltà, culture e razze. Presto o tardi ci si pente sempre della guerra. L'unica guerra lecita da parte di uno Stato è quella in difesa del proprio popolo e territorio.

Riguardo al tema della pace avevo pubblicato nel blog del 09/10/15 (neoilluminismo.blogspot.it) delle parti in Premessa Analitica e nella Politica Internazionale. Qui vi ripropongo brevemente di seguito solo alcune frasi.

Con le forze delle idee del neoilluminismo progressista, ad esempio, sul piano internazionale, sarebbe ipotizzabile una nuova riedizione in chiave moderna del Congresso di Vienna che, come quello di due secoli fa, esattamente nel 1815, possa dare altri 100 anni di pace e progresso a tutto il mondo.


Allora, al Congresso di Vienna, furono protagonisti i nobili al potere. Oggi dovrebbero essere protagonisti degli uomini, nobili nell'animo, accettati quali saggi rappresentanti di tutti i popoli. Un gruppo costituito da un imprenditore, uno storico, un militare, un economista ed un magistrato per ognuno dei cinque Continenti; 25 uomini a cui si demandano, su richiesta delle parti, dei lodi arbitrali per la risoluzione delle contese tra popoli e/o Stati.


Questo costituirebbe un grande progresso a livello mondiale. Scongiurando guerre questi uomini darebbero lustro a se stessi e a tutto il genere umano, realizzando così nella pratica del neoilluminismo progressista di grande importanza su scala planetaria.