martedì 7 ottobre 2014



CAINISMO , ANIMALISMO
Ideologie crescenti. Rischi e pericoli per la società e la civiltà.

Negli ultimi tempi nel nostro Paese, e non soltanto in Italia, assistiamo ad un crescendo negativo di ideologismo da parte dei giornalisti e dei politici.

In particolare in questo post mi riferisco soltanto alle due ideologie menzionate nel titolo, pur se ce ne sono delle altre anche più perfide per la società e la civiltà. Vedere al riguardo altri post su questo stesso blog ed il post scriptum qui pubblicato.


Gravi fatti di cronaca sono accaduti di recente.

Cainismo. Questo neologismo indica una ideologia che induce a stare dalla parte di chi delinque, in forma diretta od indiretta. Si adottano principi che di per se possono essere giusti, ma mal riposti ed applicati in maniera erronea.


La cronaca.

Un carabiniere ha sparato ed ucciso a Napoli un giovane. Questo andava in motoretta con altri due di cui uno era un latitante, l'altro un giovane con precedenti. In tre sulla motoretta e senza casco.

Non si fermano all'alt. Dopo l'inseguimento il ricercato riesce a scappare. La vittima invece viene colpita da un colpo accidentale partito dalla pistola del milite mentre lo immobilizzava ed ammanettava.
Prima che la Magistratura abbia svolto il suo lavoro di indagine ed approfondimento dei fatti, i giornalisti cainisti si sono già schierati contro il carabiniere: non si spara!

Tutte le circostanze dei fatti, per altro già subito noti, invece inducono a favore ed in difesa del carabiniere che faceva il suo lavoro in servizio della legalità e a tutela dell'ordine pubblico.

In generale, anteporre e sovrapporre i principi ideologici ai fatti reali è il metodo tipico di ogni ideologista in qualsiasi campo operi.

Inevitabilmente però l'ideologista andrà sicuramente a commettere errori e a fare sempre dei danni in ogni ambito e questione perché si crea nella sua mente una raffigurazione falsata e sempre erronea rispetto alla realtà delle cose. Infatti si regola sempre con gli immancabili pseudo paradigmi e con gli schematismi precostituiti e presenti in ogni ideologia.

Risultati e conseguenze. Finire su posizioni completamente sbagliate che , in riferimento a fatti di questa specie, portano a gravi rischi per l'ordine pubblico e danneggiano pesantemente i principi e le reali prospettive della legalità e della civiltà nella società.

Cortei fino a davanti le caserme con fotografie del povero giovane ucciso, sassaiole contro macchine delle Forze dell'Ordine si sono susseguiti. C'è stata pure la notizia che vi ha partecipato anche la camorra.
Ma i giornalisti cainisti, così come tutti gli ideologisti, non cambiano la loro linea.

Non un commento critico verso tutta quella gente che ha compiuto atti delinquenziali di gruppo come prendere a sassate le Forze dell'Ordine.

Non una presa di posizione chiara e ferma sui tre giovani che illegalmente stavano in tre su una motoretta, senza casco e che non si fermano all'alt.

Rimane colpevolizzato solo e sempre il carabiniere!

Un principio sacrosanto dice che siamo tutti uguali davanti alla legge.

Sappiamo bene però che in realtà non siamo tutti uguali.
Esistono anche casi di persone agli antipodi.
C'è chi compie azioni che danno lustro a se stessi e all'umanità, cioè fanno del neoilluminismo progressista, secondo una mia definizione. Altri invece che compiono azioni infami e degradanti per il genere umano, cioè costituiscono del neoscurantismo regressivo, anche questo secondo una mia definizione.

Poi è anche vero che la realtà è varia e vi sono intrecci tra il bene ed il male in ogni persona. In generale dovrebbe contare però il comportamento prevalente o medio di ciascuno.

Nel giudizio sociale non si mettono sullo stesso piano, ad esempio, onesti cittadini e delinquenti abituali.
Altra cosa è il giusto principio secondo cui il Magistrato deve giudicare obbiettivamente e senza pregiudizi di alcun genere, la singola azione delittuosa al fine di appurarne la veridicità e l'eventuale grado di gravità in relazione a criteri e parametri tecnici giuridici.
Ma questo è appunto compito professionale della Magistratura, non nostro né dei giornalisti o dei politici.

Per cui risulta di fondamentale importanza per tutti non tagliare le cose con l'accetta, non giudicare con schemi precostituiti come fanno invece sempre gli ideologisti in tutti i campi.

Mettere tutti sullo stesso piano per poi finire anche col ribaltare la scala dei valori delle persone, è un'operazione da ideologisti. Come hanno fatto pure in questa occasione in cui hanno capovolto il valore delle persone: giù le Forze dell'Ordine, su i delinquenti.

A mio parere è molto probabile che quella gente ha inscenato quelle manifestazioni perché si era sentita appoggiata da tutti i giornalisti e dai TG che avevano dato le notizie con un taglio nettamente colpevolista contro il carabiniere.

Non si sono sentite tante voci di politici dalla parte del carabiniere e di critica contro quelle manifestazioni di piazza, o, sarebbe forse più corrispondente al vero dire, piazzate facinorose di parenti ed amici, ed azioni intimidatorie e violente contro le Forze dell'Ordine.

Un fatto analogo era accaduto prima, durante questa scorsa estate, negli USA. Anche lì subito professione di cainismo da parte dei media americani con notizie date chiaramente in senso colpevolista contro il poliziotto.

Tra il poliziotto che compie il suo lavoro in difesa dell'ordine pubblico e della legalità, ed un povero giovane mal indirizzato nei suoi comportamenti e già con precedenti, i cainisti, da parte loro, non hanno avuto alcun dubbio a schierarsi subito contro il poliziotto.

Senza dare neanche un minimo di credito o di solo ascolto a ciò che questi sostiene. Cioè che il colpo è partito accidentalmente mentre l'altro cercava di toglierli la pistola.

In un video pubblicato dopo questo accaduto, lo stesso giovane, poi ucciso, era stato registrato dalle telecamere a circuito interno di un super mercato in cui, all'uscita, metteva le mani sulla faccia del gestore spingendolo da parte per andarsene via con la refurtiva che aveva sottratto li in quel momento in quel super mercato.

Un comportamento che risulta certamente odioso ad ogni persona per bene ed amante della giustizia e
della legalità. (Ma ricordiamoci che in passato qui in Italia c'erano stati gli ideologisti degli “espropri proletari”.)

Invece questo video è stato interpretato dai cainisti come prova di pregiudizio da parte della polizia nei confronti del giovane ucciso. O, addirittura, tra le righe, come un indizio che il poliziotto abbia voluto fare giustizia sul campo.

Non invece come la prova documentata che il giovane morto, in vita, era un delinquente particolarmente violento ed arrogante e probabilmente anche abituale visto che aveva precedenti.

A causa del tipo di informazione e del giudizio che avevano fornito i media cainisti di quel video vi è stata poi un'ulteriore esasperazione e recrudescenza del clima delinquenziale di massa con altri sommovimenti, devastazioni e ruberie presso negozi e supermercati di quella città negli USA.

La presa di posizione da parte del Presidente USA, a fronte di tutto questo, non è stata affatto netta.
E' sembrata invece quasi più a favore delle posizioni ideologiche cainiste.

Non mi è noto se fra i politici americani vi siano stati pronunciamenti positivi e netti sulla legalità, l'ordine pubblico e a favore della polizia riguardo a questo caso in particolare.

Del resto le notizie di cronaca sono filtrate e vagliate dai media che purtroppo, di fatto, sono in maggioranza in mano ad ideologisti di ogni tipo ed in ogni campo.

Non è in uso in nessun Paese al mondo un vero e proprio metodo di consultazione democratica immediata dell'opinione pubblica che, tra l'altro, oggi sarebbe possibile e godrebbe di tutte le facilitazioni che possono dare gli strumenti ed i canali telematici.( Tema della democrazia nei media, trattato in una parte del post del 22/03/14 in questo stesso blog).

Qui in Italia si dovrebbero rivalorizzare e sostenere presso l'opinione pubblica tutte le Forze dell'Ordine.

A mio parere si dovrebbe dare una medaglia a quel carabiniere che inseguiva a piedi il latitante, dei tre della motoretta, che si era rifugiato, sembra, in una sala giochi. Così come si è visto nel video fatto pubblicare per iniziativa di un avvocato di parte dopo quei fatti sopra menzionati accaduti a Napoli.

Invece i giornalisti cainisti nei vari TG, cercavano nel video delle colpe inesistenti a carico di quel carabiniere. Cioè sembrerebbe che, per i cainisti, inseguire e cercare di catturare un latitante costituisca un'azione riprovevole o addirittura illegale da parte di un carabiniere!


Altri gravi fatti di cronaca, più lontani nel tempo, hanno visto i cainisti seguire lo stesso copione od anche una versione peggiore.

Qui ne cito uno ad esempio. Un giovane in preda o all'alcol, o alla droga, o preso da un raptus di follia,
o altro, come ad esempio, avere forse un odio preconcetto contro le Forze dell'Ordine, senza alcun motivo e neanche un solo pretesto, va a prendere a calci e salta sopra una macchina della Polizia che casualmente era posteggiata nei pressi dove lui si trovava a passare in quel momento.

Di seguito,ed irragionevolmente, mette anche in atto una forte e bestiale aggressione fisica contro i poliziotti che naturalmente si difendono. Arrivano anche rinforzi di colleghi.

Questo povero giovane purtroppo perde la vita nella colluttazione che aveva cominciata lui contro i poliziotti. Si potrebbe dire a ragione che se l'era cercata lui.
Credo sia certo che non furono i poliziotti ad iniziare la colluttazione.
E' sicuro che ogni agente di polizia non aggredisce di sua iniziativa, ma si difende soltanto se è provocato e si trova costretto a reagire o ad immobilizzare ed ammanettare qualcuno che usa violenza.

Prese di posizione cainiste di tutti i media e di politici contro quei poliziotti, e procedimenti giudiziari a loro carico che si sono conclusi con condanne definitive a loro carico.

Quindi abbiamo assistito a come le ideologie riescano a ribaltare completamente i fatti a tutti i livelli ed anche all'interno dell'ambito giudiziario.

La solidarietà espressa dai loro colleghi con un forte applauso durante un convegno di un Sindacato di Polizia, dopo qualche anno dall'accaduto, scatena un altro casus nazionale.
Anche qui cainismo a tutto spiano ed in prima pagina da parte dei media, opinionisti e politici contro quegli agenti e il loro Sindacato.

La madre del ragazzo defunto, che ha avuto negli anni grande spazio e consenso mediatico, viene ricevuta, con grande enfasi e tanti onori, perfino dal Presidente della Repubblica.

Si può pure capire come possa essere raro e difficile che una madre riesca ad essere obiettiva di fronte alla morte tragica e violenta di un figlio.

Pur se resta comunque dovuto, ad ogni persona per bene, essere sempre corretti, coerenti ed obiettivi con la verità dei fatti e con la legalità in qualsiasi circostanza e questione. Anche in quelle che colpiscono profondamente la propria sfera affettiva ed emozionale.

Le civiltà implodono od affondano anche sotto il peso delle proprie contraddizioni.


Personalmente reputo che nel nostro Paese siamo particolarmente mal messi riguardo a contraddizioni di ogni tipo sia in campo economico che sociale.
In tutti i campi predominano pseudo culture ideologiste e sub culture decadentistiche.

A ciò si aggiungano tutte le furberie che, più terra terra, si riscontrano in ogni luogo ed ambiente.

Questo stato di cose sta imbarbarendo pesantemente la società, con forti rischi di snaturanti mutazioni sociali, e con la nefasta prospettiva di un vero e proprio collasso economico generalizzato causato dalla grave crisi economica in corso.

Necessita per le sorti del Paese, l'affermarsi al più presto di una nuova cultura politica sociale, di un nuovo programma economico politico e sociale di risanamento e salvezza.

Bisogna attivarsi per avviare la costituzione politica ed organizzativa di una nuova forza nazionale articolata con circoli territoriali democraticamente autogestiti ed autofinanziati.

E quindi, attraverso questi circoli, fondare una nuova associazione politica culturale che intervenga nella vita politica e sociale a tutti i livelli per combattere democraticamente per la libertà, contro l'oppressione della nuova barbarie rappresentata da tutte le ideologie.

Una associazione nazionale, democratica, contraria a tutte le ideologie in tutti i campi. In campo politico contro le ideologie e tutti gli estremismi. Non di destra né di sinistra, categorie ideologiche che si spera verranno presto superate. Contro il nazismo, il fascismo, il liberismo finanziario estremistico, il socialismo, il comunismo, l'ecologismo estremistico e catastrofistico.

A favore di una cultura e di una politica basata solo sulla scelta del bene e di ciò che è meglio per gli uomini ed il progresso sociale. Senza pseudo paradigmi e schematismi precostituiti su cui si basano tutte le varie ideologie.


Al riguardo mi ripropongo di pubblicare, su questo stesso blog, un programma di base con linee guida e punti definiti ed espliciti e con indicazioni organizzative per fondare i circoli per la Globalizzazione Progressista.

Il futuro ed il destino dell'umanità si misurerà comunque ed ineluttabilmente sul terreno della globalizzazione. Sarà un grande bene per le sorti dell'umanità che questo avvenga all'insegna del progresso di tutti i popoli del mondo.

Invece le nostre attuali classi politiche e culturali al potere, come minimo, ci manderanno tutti in malora, se non ci faranno affondare proprio del tutto.

Uno dei provvedimenti da prendere, solo per iniziare una nuova politica di risanamento e salvezza dell'Italia, sarebbe quello di dare un aumento mensile netto di 100 euro per tutte le Forze dell'Ordine.

Sia come messaggio politico sociale a favore della legalità e dell'ordine pubblico. Che come perequazione, seppur minima, delle loro retribuzioni.

I fondi si troverebbero attraverso un'altra politica sulla spesa pubblica! Ed in merito ci sarebbero tanti punti programmatici e molti provvedimenti da prendere e che esporrò in un prossimo post.

Altro che bloccare per altri due anni gli stipendi delle Forze dell'Ordine (e di tutti gli statali).

Altro che politiche ideologiste a tutto spiano ed in ogni ambito sociale ed economico, che stanno portando alla rovina il nostro Paese insieme con tutta l'area geo politica occidentale dominata in gran parte da classi politiche e culturali ideologiste e decadentistiche in tutti i campi.

Ci illudiamo di vivere normalmente e tranquillamente la nostra vita quotidiana, ognuno nel proprio privato. Ma tutti, inconsapevolmente, viviamo in questa società malata perché dominata da pseudo culture ideologiche e dalla sub cultura decadentistica.

Ne paghiamo un costo salato tutti i santi giorni. La prospettiva è quella del peggioramento se non proprio quella del declino epocale economico e civile.

Se non elimineremo in tempo le affezioni patologiche apportate al corpo sociale da tutte le ideologie, con un cambio delle classi dominanti politiche e culturali, la conseguenza sarà che andremo incontro a tribolazioni sempre più pesanti, all'inciviltà e alla morte della società.



Animalismo. Altra ideologia. Un fatto di cronaca recente. Un cercatore di funghi, a metà del mese dello scorso agosto, è stato aggredito e ferito, nelle montagne del trentino, da un'orsa immessa li 14 anni fa per ripopolamento, secondo le linee politiche degli animalisti, e posta sotto sorveglianza con il collare elettronico.

A sentire gli animalisti ed i media, si desume che la “colpa” sia stata dell'uomo perché rimasto a guardare, nascosto dietro ad un albero, i figli di quell'orsa.

Quindi non la sventura di essersi imbattuto casualmente in quel luogo, ma colpa sua di essere stato assalito e ferito gravemente da quella pericolosa fiera che lo avrebbe anche potuto uccidere facilmente, dato che quell'uomo non era armato.

Non è stata detta una sola parola di umana solidarietà verso quell'uomo. Cosa del resto consueta come sempre in tutti gli altri casi analoghi accaduti al mondo in cui persone o bambini siano stati attaccati da animali.

Ma invece tutti pronti solo a difendere gli animali ed eventualmente a colpevolizzare le persone. Assoluto disinteresse e nessuna umana solidarietà verso le vittime. Che cinismo, che inciviltà, che disumanità!

Siamo arrivati al punto che, in certe zone, non si può più andare tranquillamente a cercare funghi. Si corre il rischio di essere uccisi da bestie feroci. Ciò a causa e per colpa degli animalisti che dettano leggi e linee politiche come il ripopolamento di animali feroci.

Oggi nessuno critica questa usanza barbara, voluta dagli animalisti che comandano e dettano linee politiche e leggi, di immettere fiere pericolose in territori montani in cui raggiungono facilmente le borgate di montagna dove poi, le stesse fiere, vanno perfino a graffiare le porte di casa della gente, a mangiare i rifiuti ed ad attaccare gli animali domestici.

Una minoranza di fanatici e pericolosi ideologisti, gli animalisti, ci trattano come soggetti subalterni rispetto agli animali.
Ci hanno messo i piedi sulla testa a tutti.

I politici ed i media, a loro volta pieni di ideologie di ogni tipo, sono o strettamente loro alleati oppure sono animalisti anche loro.

Così questa ideologia si è negativamente diffusa presso l'opinione pubblica. Si crede alle apparenze.
Si crede alla loro grande bontà verso gli animali, alla loro difesa dei piccoli e teneri Bamby.
Ma dietro queste apparenze di bontà si cela un profondo dispregio verso i propri simili, verso gli uomini.

Dunque buonismo nell'apparenza, ma ribaltamento dei valori nella sostanza. Gli animali, per loro, hanno più valore degli uomini.

Che situazione! Come ne possiamo uscire?

Gli antichi latini avevano un detto che tradotto diceva: l'uomo è lupo per l'uomo.

Oggi lo si dovrebbe aggiornare aggiungendo: gli animalisti sono orsi per gli uomini.

Dobbiamo difenderci da queste persone pericolose quali sono gli animalisti e ribaltare una situazione non più sostenibile per la società civile.

Necessita un cambio culturale di fondo in cui si riaffermi, in primis, l'assoluta priorità dell'uomo sugli animali.

Al contrario gli animalisti vogliono continuare a ripopolare di orsi e lupi il nostro Paese. Dicono che il territorio è degli animali selvatici. Quindi non dell'uomo!

Resta evidente e riprovato che secondo gli animalisti gli animali sono prioritari rispetto all'uomo.

Secondo loro, di fatto, le persone che vivono in quei territori dovrebbero o rimanere inermi ed indifesi ed aspettarsi, presto o tardi, di essere attaccati da quelle fiere (guai a chi dovesse sparare anche per difesa personale). Oppure dovrebbero lasciare le proprie case e la propria terra agli animali selvatici e andare a vivere nei grandi centri urbani.

Le guardie forestali, dal loro canto, non possono dare sicura garanzia di difesa a quelle persone che vivono in quelle zone o a chiunque vi si rechi, anche per turismo, o a cercare funghi.
Che disumanità, che soprusi, che barbara inciviltà!

E non finisce li. Hanno fatto leggi che prevedono severe condanne penali per gli uomini che maltrattano o anche soltanto disturbano gli animali ovunque, compreso ovviamente città e dintorni.

Si rischiano fino a due anni di carcere per l'abbattimento di un animale. Ad esempio, chi abbattesse un corvo, pur se si tratta di un uccello di nessun pregio per gli uomini ed infestante delle città, si può vedere comminare una pena fino a due anni di carcere.

Queste sono leggi incivili. Rappresentano emblematicamente il completo ribaltamento dei valori e della priorità dell'uomo sugli animali.

L'abolizione della caccia è un cruccio vecchio di decenni degli animalisti.

Se malauguratamente passasse ci troveremmo poi in tragedie del tipo successe, ad esempio, a Londra.

Dopo alcuni anni di chiusura della caccia alla volpe si stima che se ne siano rintanate a migliaia nel solo perimetro urbano della metropoli.
Con la conseguenza che già più volte hanno attaccato dei neonati in casa di sera.

Si dovrebbero invece cambiare le leggi attuali e favorire la caccia e quelle sulla vendita e l'uso delle armi per difesa personale e della proprietà dagli attacchi degli animali. Si dovrebbe depenalizzare l'abbattimento e il maltrattamento di animali. Rivedere tutta la materia e passarla al solo diritto civile.

Sarebbe necessario organizzare un piano di abbattimento di tutte le fiere presenti sul territorio. Non invece continuare ad immetterne altre come vorrebbero gli animalisti.

Il nostro Paese non ha sufficienti ed ampi spazi disabitati in cui questi animali possano vivere liberi e cacciare senza rischi per l'uomo, la sua proprietà ed i suoi animali domestici.

Un'altra contraddizione emblematica degli animalisti è che difendono gli orsi e i lupi che hanno attaccato e mangiato animali domestici come pecore, vitelli ed asini. Quindi sono animalisti a metà. Solo per gli animali feroci e selvatici. Disinteresse per gli altri animali.

Un altro argomento che usano gli animalisti è quello del rischio di estinzione di alcune specie.

Veri o presunti che siano questi rischi di estinzioni, agli animalisti sembra che sfugga la storia nelle ere, nei millenni e nei secoli. La storia ha registrato che ci sono state sempre estinzioni di specie animali e comparsa di nuove specie.

Tra l'altro è da tenere presente che noi viviamo in questa attuale civiltà grazie anche all'estinzione dei dinosauri. Non si tratta certo di una cosa di poco conto.

Vi immaginate se fosse possibile vivere la vita di oggi con quei mastodonti, carnivori od erbivori, che ci girano intorno per strada o vicino casa e che ci potrebbero schiacciare come niente sotto il loro peso o che ci potrebbero attaccare per mangiarci perfino dentro casa?

Se si estinguono specie animali ce ne possiamo dispiacere, a seconda anche dell'importanza che possono avere queste specie per l'uomo.

Non saranno mai però eventi catastrofici e non costituiranno mai sconquassi esiziali per gli ecosistemi.

In natura ci sono stati sempre di questi eventi e l'equilibrio biologico ed ambientale è stato sempre mantenuto e si è aggiornato ed adeguato alle nuove situazioni.

Non dobbiamo quindi impiegare risorse in tentativi innaturali ed artificiali per tentare di salvare specie animali. Tanto più se con queste politiche si creano danni e rischi per la vita e la libertà delle persone.

Per altro. Si dovrebbero pure abbattere le decine di miglia di cani inselvatichiti che girano a branchi nelle nostre campagne e nei boschi rendendo insicuro il passaggio per l'uomo, come è già accaduto più volte con fatti tragici.

Si dovrebbe ritornare agli accalappia cani di un tempo e ai canili comunali in cui settimanalmente si procedeva all'abbattimento dei cani in esubero.

Oggi invece gli animalisti che gestiscono i canili per conto dei comuni, non ritirano i cani che gli portano le persone.

Mettono quindi in condizione la gente di disfarsi del cane abbandonandolo con tutti i pericoli che ne possono conseguire, come incidenti stradali, aggressioni alle persone da parte di cani inselvatichiti, insorgere di possibili focolai di rabbia o di altre infezioni rischiose per l'uomo e la salute pubblica.

E invece si continuano a mantenere, con i fondi pubblici, i cani ed i gatti che restano parcheggiati a vita nei canili occupando tutti i posti disponibili.

Siamo inconsapevolmente a rischio di essere aggrediti dai cani o da altri animali facendoci anche solo una normale e tranquilla passeggiata nei boschi. Non sono sicure neanche tutte le spiagge e gli entroterra e le pinete vicini.
Nemmeno le soste in strada od autostrade per fare rifornimento alle pompe di carburanti, dove si sono già verificati attacchi di cani a persone.

Viaggiando in macchina possiamo essere danneggiati dal passaggio di cervidi o cinghiali nelle zone dove questi selvatici sono molto numerosi. Ci vorrebbero dei piani adeguati di abbattimento. Quelli che si attuano oggi non sono sufficienti.

Non è ammissibile che per salvaguardare questi animali selvatici si facciano correre rischi, ad ignari cittadini. Urti all'automobile o incidenti stradali e danni personali nel tentativo di evitare il selvatico che taglia la strada. Cose che accadono più spesso che non si pensi. Non se ne sa niente perché la cronaca non se ne occupa.

Negli USA c'è un'altra situazione, ma anche li molto pericolosa. Un grosso problema che hanno creato li gli animalisti è quello dell'importazione di animali e rettili pericolosi.

Questi poi si sono incrociati con rettili autoctoni ed hanno create delle razze molto più pericolose ed aggressive.

Uno che teneva in casa un serpente africano ha subito la tragedia di avere il figlio di tre anni mangiato dal serpente nottetempo. Povero bambino! A quale fine orribile è andato incontro senza avere alcuna colpa.
La nostra società è in mano anche a questi ideologisti animalisti che hanno in assoluto dispregio l'incolumità, la salute e la vita degli uomini rispetto a quella degli animali.

Vedi anche le loro lotte e i loro divieti contro l'uso delle cavie per la sperimentazione scientifica e farmacologica.
Ricordo l'irruzione violenta che, non tanto tempo addietro, hanno fatto all'Università di Milano nel gabinetto di sperimentazione farmacologica. Distrussero apparecchiature e liberarono cavie già trattate che portate fuori rappresentavano vettori patogeni per la salute pubblica.

La loro teoria, alternativa all'uso delle cavie, è quella di sperimentare su gruppi di cellule con supporti e tecnologie elettroniche.

A detta degli scienziati esperti nel campo, non è neanche lontanamente vero che sperimentando solo su gruppi di cellule con le attuali tecnologie elettroniche, come vorrebbero loro, che si otterrebbero risultati equivalenti a quelli che invece si hanno sperimentando su un corpo completo di tutti gli organi e funzionante come quello di una cavia.

La ricerca scientifica arretrerebbe molto pesantemente.

Ritorniamo al ferimento del cercatore di funghi nel trentino. Dunque l'orsa è stata difesa e completamente discolpata di tutto.
Mentre invece la colpa è stata data, in sostanza, a quell'uomo che ha subito l'aggressione: non si guardano i figli dell'orsa!

Quell'orsa poi, dopo tanti giorni di ricerca, nonostante il collare elettronico che portava e che, a quanto sembra, non l'ha fatta ritrovare in breve tempo , è rimasta vittima di una dose di anestetico sparatogli per catturarla.

Quindi, figurarsi, denunce e procedimenti a carico di amministratori e responsabili. Pesanti attacchi personali contro le Pubbliche Autorità che avevano osato fare dare la caccia a quella belva.
Gli animalisti nemmeno vogliono rendersi conto che quella belva si era resa molto più pericolosa per l'uomo perché aveva già bevuto del sangue umano. Oppure, più probabile, non gli e ne importa nulla della pericolosità che stia libera i una fiera che attacca gli uomini.

Tutti i media ed i politici si sono schierati coralmente con l'orsa divenuta novella “Vergine Cuccia ” di pariniana memoria.

Sarebbe necessario un cambio democratico delle classi sociali e politiche al potere. Quelle che ci dominano oggi sono tutte piene di ideologie di ogni tipo ed in ogni campo.

La loro pseudo cultura ideologica e la loro sub cultura decadentistica ha portato e sta portando a capovolgere i valori in ogni ambito.
Hanno già pesantemente compromesso la civiltà e la prospettiva di vita per le giovani generazioni.

In campo economico si pensi alla disoccupazione, all'impoverimento dei ceti medi e bassi causato dalle nefaste distorsioni delle ideologie ultra liberiste del mondo finanziario, borsistico e bancario.

Hanno creato un mondo alla rovescia in ogni ambito ed in ogni campo. E la gente non se ne sta ancora
rendendo conto appieno.

La società nel suo complesso vive la vita di tutti i giorni e non vede la spada di Damocle appesa sulla propria testa e il grande rischio che presto o tardi quel filo che la trattiene si spezzerà inesorabilmente.

Sarà necessario combattere democraticamente per la libertà contro i nuovi barbari oppressori che, a modo loro, si fregiano di essere le persone più avanzate sul piano della modernità.

Dall'analisi generale del contesto culturale economico politico sociale del nostro Paese, disoccupazione e nuova povertà, nuove barbarie sociali, emerge che è di fondamentale importanza per il nostro futuro e quello delle nuove generazioni, avviare la costituzione politica ed organizzativa di una nuova forza articolata sul territorio con circoli democraticamente autogestiti ed autofinanziati.

I circoli per la Globalizzazione Progressista.(Vedere sopra nella parte sul cainismo.)

E quindi, attraverso questi circoli, fondare una nuova associazione politica culturale che intervenga nella vita politica e sociale a tutti i livelli per combattere democraticamente contro l'oppressione della nuova barbarie e la libertà.
Necessita per le sorti del Paese l'affermarsi al più presto di una nuova cultura politica economica e sociale.
C'è bisogno di un nuovo ampio programma politico economico sociale di grande respiro che ridia speranza e prospettiva di progresso e di soluzione, da subito, ai grandi e gravosi problemi che abbiamo sulle spalle.

E' necessario uscire dagli attuali schemi ideologici che portano solo al disastro sociale ed economico.

La via da seguire è quella del neoilluminismo progressista per la globalizzazione progressista a favore di tutti i popoli del pianeta.

07/10/2014                                                                      prof. G. Pappalardo

POST SCRIPTUM

Giorno 05/10/2014 i gaysti e gli antagonisti dei centri sociali, in varie città d'Italia, hanno attaccato violentemente i “manifestanti silenti” che volevano testimoniare pubblicamente, civilmente e democraticamente il loro dissenso contro le proposte di legge sui matrimoni, le adozioni gay e l'omofobia.

Omofobia è un paralogismo, un falso ragionamento, ed una parola etimologicamente errata.
Se passasse come legge la conseguenza sarebbe che potrebbero essere condannate al carcere persone che si dichiarano contrarie ai matrimoni e alle adozioni gay.

Si tratterebbe di una legge liberticida ed incivile basata sul reato di opinione.

Anche i gay ci stanno mettendo i piedi sulla testa.

I gay e i gaysti nella loro ideologia partono da un assunto falso e cioè che la deviazione sessuale e la omosessualità sarebbero cose normali e non patologiche.

Questa loro convinzione credo sia nata e si sia rafforzata anche a causa delle posizioni di psichiatri e psicologi e di tutti quei medici che hanno sempre sostenuto e detto che per aiutare queste persone, i gay di ogni sesso e tipo, e sollevarle da stati di angoscia o depressione, bisognerebbe dirgli, secondo loro, che sarebbe appunto normale la loro tendenza sessuale e che la dovrebbero praticare senza patemi d'animo e senza remore o paure. 

Queste posizioni di psichiatri ed altri hanno influito però negativamente rispetto al vero obiettivo terapeutico che dovrebbe essere quello di fargli superare l'omosessualità, o quantomeno di fargliela tollerare ed accettare senza danneggiare altre persone non omosessuali. 

Per cui nella ideologia che i gaysti si sono creati, il loro falso paradigma di base è che ogni tipo di sessualità è normale e quindi anche i gay devono potersi sposare ed adottare bambini.

Poveri bambini che alla sfortuna di essere orfani si vedono caricata sulle loro esili spalle la mala sorte di essere in mano a gay di ogni sesso che pretendono di essere le loro due mamme o i loro due papà!

L'ideologia gaysta è una delle più perfide e pericolose per la società e la civiltà.

Si pensi alla degenerazione sociale che verrebbe con la distruzione della cultura sulla famiglia naturale, cioè quella formata dall'uomo, padre e capo famiglia e dalla donna madre dei figli.
Si pensi alla radicale mutazione sociale che ne deriverebbe ed anche alle possibili mutazioni biogenetiche che potrebbe provocare al genere umano il gaysmo. (Si veda il post del 22/03/14).

Giornalisti di area moderata hanno commentato le recenti aggressioni gayste contro i “manifestanti silenti”, dicendo che si c'è il diritto di manifestare il proprio pensiero(tante grazie della gentile concessione!), ma che non si può andare contro i diritti degli altri.

Cioè, in questo caso, i presunti diritti dei gay di sposarsi, adottare bambini, farsi una legge ad hoc a loro difesa sulla omofobia per mandare in carcere la gente che giustamente pensa e manifesta che tutto questo è un grave male per gli uomini e la società.

Ma quali diritti? Si sono inventati, per il loro mero egoismo, diritti mai esistiti e fuori dalla natura sia biologica che sociale. Molto grave per l'Occidente capitalistico, che certi Stati, governati sia dai conservatori che dalla sinistra, hanno promulgato leggi sui matrimoni ed adozioni gay.

Ammesso e non concesso che l'Organizzazione Mondiale della Sanità abbia tolto o non tolto l'omosessualità dall'elenco delle patologie, resta il fatto che purtroppo l'omosessualità non si è estinta. Ma anzi, con queste leggi e con l'ideologia gaysta, tenderebbe a diffondersi di più coinvolgendo sopratutto le nuove generazioni.

La Scienza Medica vuole che per cancellare una patologia dall'elenco, è indispensabile che questa si sia estinta di fatto per un lasso di tempo sufficientemente grande e tale da escludere che si possa ripresentare.
Cosa che nella specie in questione non è affatto vera.

Ci vorrebbero invece leggi tese a garantire la difesa della società e sopratutto delle giovani generazioni, dal gaysmo.

Questa piccola minoranza di persone sfortunate quali sono i gay, sostenuti ed aiutati dai gaysti politici e giornalisti, vogliono compiere un'operazione di stravolgimento e snaturamento della società. Caricare sulle spalle della gente le loro contraddizioni e mettere i piedi sulla testa di chi giustamente si oppone.

Ancora una volta si deve levare il grido di libertà da questi mali, da questi oppressori e da questa barbarie!

Ci vorrebbero altri classi dirigenti politiche e culturali. Leggi democratiche e specifiche a difesa della salute pubblica e sociale. A difesa sopratutto delle nuove generazioni e del futuro delle società e della civiltà occidentale.














sabato 22 marzo 2014


BAN KI MOON
le OLIMPIADI di SOCHI
le LOBBY GAY
le IDEOLOGIE
i RISCHI per l' OCCIDENTE
NECESSARI NUOVI SPAZI di LIBERTA' e di DEMOCRAZIA nei MEDIA
SERVE una NUOVA POLITICA.
POST SCRIPTUM : CRIMEA.
APPENDICE.


La presa di posizione del Presidente dell’ONU alla vigilia delle olimpiadi di Sochi in Russia, appare tanto estremistica quanto incredibile da parte di una alta carica mondiale quale quella che ricopre e che dovrebbe essere super partes. Al punto da chiedersi se mai, anche durante i decenni della “guerra fredda” contro il comunismo, un Presidente dell'ONU abbia mai fatto un attacco così pesante, diretto ed esplicito sul tema dei diritti civili alla ex Unione Sovietica.
Stando alle parole ufficiali pronunciate da Ban Ki Moon a favore dei gay e delle loro lobby * , si direbbe che le ideologie dell'egualitarismo paritario e del solidarismo abbiano pervaso talmente tanto le menti al punto da offuscarle nell’uso della ragione e della relativa capacità di discernimento tra il bene ed il male, tra la normalità e l’anormalità, tra ciò che è sano e ciò che è patologico.
Tutte le ideologie distorcono e ribaltano la realtà vera delle cose. Costituiscono un inganno intellettuale per chi le segue. Producono di conseguenza sempre gravi errori e danni a carico di tutti.
Studentismo, femminismo, ecologismo catastrofico, animalismo. Siamo già tanto mal messi a causa delle distorsioni e dei danni prodotti nella vita quotidiana da tutte queste ideologie.
Ora vogliono inquinarci anche la sfera sociale della vita sessuale con il gaysmo. Poveri noi!
Già perché tutti i politici ideologisti non vanno più in là delle loro teorizzazioni. A loro basta la presunta assolutezza delle loro teorie, o, in vero, pseudo teorie ideologiche.
Ipotizzare quali invece possano essere le conseguenze deleterie sulla vita di tutti, delle leggi ideologiche che varano, non è cosa che li tange.
Così è stato per ogni ideologia inventata e poi attuata con provvedimenti vari legislativi. Mi riferisco alle ideologie odierne. Se ci fosse stato nel passato un minimo senso critico circa le conseguenti ricadute di certe teorizzazioni ideologiche si sarebbero escluse, invece che attuate, determinate riforme e leggi ispirate da ideologie che poi hanno prodotto e continuano a produrre mali sociali e anche danni economici a carico della società nel suo complesso.
Peggiori sono state le ideologie estremistiche, più lontane nel tempo, che hanno prodotto devastazioni e decine di milioni di morti, come il nazismo ,il fascismo, il comunismo ed il socialismo.
Senza le ideologie oggi vivremmo una vita, non dico felice, ma meno aggravata dalle storture, e dai problemi e dispiaceri generati da esse.
Le ideologie apportano anche aggravi e maggiori costi parassitari sulla spesa pubblica.
Il peso di tutte queste ideologie si scarica sulle spalle della gente e si sta aggravando sempre di più con negative ripercussioni in campo sociale e anche sulle casse dello Stato, pur se non ve ne è consapevolezza.
Anche l'erario pubblico ne viene danneggiato con pesantissimi costi . Questo accade in realtà molto più di quanto non ci si renda conto perché nessuno ne parla e quindi non ci sono ancora idee chiare né vi è quindi una presa di coscienza di pubblico dominio in merito. Ma tutti i giorni paghiamo un conto molto salato.
La cultura dominante non riesce a rilevare ciò perché è essa stessa intrisa di ideologie e, allo stesso tempo, è figlia e riproduttrice di ideologie. Tanto da potersi dire che quella che oggi comunemente passa per cultura dominante è invece,nella sostanza, più una pseudo cultura che una vera cultura.
Di seguito riporto un esempio di come le ideologie danneggiano la società e l'erario pubblico e non se ne sa niente e non se ne ha coscienza : lo studentimo.
La Scuola italiana, studentista da decenni, dà alla nostra società, gente furba, irrispettosa e poco istruita, a causa della demagogia dello studentismo.
Ma, bene inteso, come avviene per tutte le ideologie, in apparenza queste si presentano al contrario come qualche cosa di buono, di ispirato da principi sani e positivi.
La scuola che segue l'ideologia studentista si presenta come bonaria e favorevole verso gli studenti ed, ovviamente, verso le loro famiglie. In realtà però nella vera sostanza, è una scuola che diseduca e dà un basso livello di istruzione.
Da recente si è avuta notizia che in Italia accumuliamo da soli la metà di tutta la corruzione europea, per un importo annuo stimato in 60 miliardi di euro.
Verrebbe da fare una battuta, per quanto amara: E ti credo! Con una scuola così diseducativa come quella che ci ritroviamo! Dove invece di educare all'onesto lavoro, al rispetto e alla correttezza, spesso passa l'esatto contrario.
Credo si possa convenire che la diseducazione scolastica costituisca una delle cause fondamentali della corruzione in Italia.
La Scuola dà un’educazione di base agli studenti riguardo al tema dell’onestà nel lavoro, se induce gli studenti a studiare tutto ciò che richiedono i professori, senza farsi degli “sconti” personali.
La Scuola dà agli studenti un'educazione effettiva, educazione che si porteranno con sé per tutta la vita, se promuove solo chi è rispettoso e studia tutto correttamente. Solo così gli studenti possono essere educati all'onestà in generale, all'onestà intellettuale e all'onesto lavoro.
Se invece promuove chi non studia e non è rispettoso, diviene diseducativa nei fatti, pur se continua a conservare all'esterno la pseudo apparenza di una scuola, ovvero, di una istituzione addetta all'educazione e all'istruzione.
E' meglio avere dei non diplomati corretti e buoni lavoratori che dei diplomati furbi, poco professionali e poco istruiti.
Un giovane che non venga più ammesso a proseguire gli studi per carenze comportamentali e scarso rendimento scolastico, riceverebbe una forte e definitiva lezione educativa che se la porterebbe dietro per tutta la vita. Sarebbe una dura lezione, ma che gioverebbe a lui stesso e alla società in cui si inserirà come persona adulta e come lavoratore.
Viceversa, se si portano fino al diploma giovani che non lo meritano affatto perché non studiano, fanno i furbi, sono irrispettosi, le conseguenze sono che si diseducano questi giovani, si dà un cattivo esempio agli altri studenti, la scuola si dequalifica e la società si ritroverà poi dei diplomati furbi invece che onesti, di scarsa professionalità invece che di buona professionalità, di basso livello di istruzione invece che di buon livello.
C'è anche chi, per propria scelta, non vuole andare più a scuola dopo l'età dell'obbligo. A costoro la scuola studentista gli lascia l'idea di fondo, molto diseducativa, che una Istituzione come la Scuola è una cosa di poco conto perché si può raggirarla come si vuole, tanto la si fa sempre franca e si è promossi lo stesso.
L’ideologia studentista sostiene, di fatto, la tesi che nella Scuola dell'obbligo si devono promuovere tutti. Nessuno si deve punire con l'espulsione perché la didattica si svolge all'interno della scuola.
Già! Ma quando non ne vogliono loro ed ostacolano la didattica a scapito degli studenti che vorrebbero seguire le lezioni in un clima di tranquillità? Per questi ragazzi ci vorrebbero altre vie scolastiche educative alternative, non dovrebbero stare in classe insieme con i ragazzi che invece vogliono studiare.
Come stanno le cose oggi, invece escono dalla scuola studentista dell'obbligo degli ignoranti semi analfabeti, presuntuosi ed arroganti.
Ciò a smentire, nei fatti, le teorie pedagogiche, di moda negli anni settanta e ottanta, del tipo: libera crescita e libera fantasia creativa dei ragazzi. Nell'ignoranza e nella diseducazione non si notano sviluppi di fantasie creative, ma invece, insulsaggini e volgarità.
Questo, tra l'altro, costituisce anche, insieme ad altri fattori e situazioni ambientali, uno dei terreni di coltura in cui possono attingere tutte le mafie.
Infatti tutti i mafiosi non si rendono conto della loro ignoranza e pochezza. Pensano invece di essere intelligenti e dei grandi uomini solo perché sanno capire i loro affari e sono capaci di usare la violenza per imporre i loro sporchi interessi. Mentre giudicano le persone oneste come individui insignificanti e di poco conto se paragonate a loro stessi.
Nelle classi successive all'obbligo, a volte, si promuovono anche studenti che non sanno completamente nulla di certe materie, che non hanno neanche provato a studiarle e nemmeno dimostrato un minimo di buona volontà. Studenti che, per di più, non hanno neanche altri meriti particolari né per il comportamento in generale, né per il rendimento in particolare in altre discipline.
In altri termini, studenti indisciplinati che si fanno da se stessi degli sconti sullo studio in tutte le materie e per alcune, in particolare, si fanno lo sconto del 100%. Quel poco di lavoro che fanno se lo attaccano alla memoria volatile, per cui, all'indomani delle verifiche non ne è rimasto più nulla.
Poi, i Consigli di Classe formati anche ed a maggioranza da professori studentisti, tra giugno e settembre, non escluso direttamente a giugno, li promuovono lo stesso, anche con otto o nove in condotta! Che demagogia diseducativa!
La percentuale dei bocciati nelle classi iniziali delle superiori può risultare anche molto alta, intorno al 20% e più. Questo accade perché alle superiori arrivano anche studenti semi analfabeti e con una forte diseducazione comportamentale. Ignoranti, arroganti, presuntuosi che mettono a soqquadro le classi.
I professori, dal loro canto, non hanno gli strumenti di legge ed il potere individuale idonei per poterli educare ed anche, a causa di questo, non riescono a portare avanti la didattica per tutta la classe come si dovrebbe. Hanno quasi sempre i Presidi contro, che quasi mai prendono misure educative efficaci. Devono passare attraverso i Consigli di Classe che, a loro volta possono essere formati da professori studentisti. I Presidi normalmente sono allineati alle teorie pedagogiche dominanti. Per cui o sono contro i professori, rei di non sapere fare bene il proprio lavoro, d o si limitano alla classica ramanzina. Saranno pure cose importanti, ma inefficaci nella sostanza. Alla fine dell'anno, con la promozione in tasca, allo studente non è rimasto nulla della ramanzina o della lavata di capo.
Per dare ai professori gli strumenti educativi idonei ed efficaci potrebbe bastare, per incominciare a dare una svolta, anche solo un semplice intervento legislativo, a costo zero, che avrebbe però una ricaduta positiva enorme in termini di benefici sociali ed economici generali.
Se si alzasse il livello qualitativo educativo e formativo, a partire dalle materne, la percentuale dei bocciati calerebbe notevolmente come accade nei Paesi e nelle Scuole dove si impartisce una giusta educazione agli studenti di ogni età e a partire dalla prima infanzia.
Un breve aneddoto. All'Esame di Stato del 2008 in un Istituto tecnico industriale statale, vidi personalmente un compito di Italiano, eseguito da un candidato interno, italiano figlio di italiani, in cui nell'intestazione, a lettere maiuscole, c'era scritto Esame di “Statto” con due ti!
La professoressa, commissaria esterna di Italiano, non se ne stupì più di tanto. La cosa non fece scandalo e passò senza alcun rilievo particolare. Il candidato, dall'atteggiamento e dallo sguardo tipico dei furbetti, che non eccelleva in alcuna materia, fu diplomato senza avere nemmeno almeno qualche merito particolare per altri aspetti.
Fu un diploma dato, fra i tanti che si danno in Italia, per causa ed effetto dell'ideologia e della demagogia studentista. In una Scuola non studentista non sarebbe nemmeno ipotizzabile che un candidato arrivi all'Esame di Stato con una impreparazione di quel tipo nella lingua madre.
Bisogna prendere atto di quanto possa essere basso il livello medio educativo formativo e dell'istruzione dei nostri diplomati. E di quali e quante possano essere poi le ricadute negative nel mondo del lavoro ed in campo sociale con diplomati di così baso livello educativo formativo e dell'istruzione.
La conseguenza è che poi questi giovani, quando entrano nel mondo del lavoro, si portano dentro la convinzione profonda che conviene fare i furbi, in generale, e scansare le fatiche del lavoro, in particolare. Danno male esempio anche a chi vuole essere un buon lavoratore e, in certi casi, riescono a guastare la situazione lavorativa, nel suo complesso, nei posti di lavoro. Sarà anche una parte minoritaria, ma gli effetti che riesce a produrre ci sono e sono anche pesanti.
Nell'ipotesi che facciano invece i lavoratori autonomi o gli imprenditori è immaginabile di cosa potrebbero essere capaci di fare di lecito e di positivo per l'economia, ma purtroppo anche facilmente di illecito e di dannoso a scapito di tutti.
Così loro stessi divengono vittime di una scuola diseducativa. La società ne paga i vari costi apportati da lavoratori che non fanno o fanno male il loro lavoro, a cui si sommano i costi delle fregature e ruberie, e della corruzione organizzata dai furbi di ogni tipo.
La scuola studentista, cioè demagogica e diseducativa, è come un campo seminato ma infestato dalle male erbe: non può dare buoni frutti, ma solo poca produzione e di scarsa qualità.
Bene inteso, ufficialmente la nostra Scuola, nella sua funzione più intrinseca ed importante, cioè quella educativa formativa e per l'istruzione, non è messa in discussione da nessuno.
Si vede che a tutti va bene così come è. Salvo qualche politico che dice, per la verità molto tiepidamente e sporadicamente, di volere introdurre il principio del “merito” nella nostra Scuola.
Merito che oggi, con l'attuale Governo, sembra che si tradurrebbe a carico degli insegnanti, e non il “merito” scolastico quale mezzo educativo e di selezione degli studenti.
E dire che per un cambiamento di base della Scuola basterebbero, in parte, dei provvedimenti a costo zero!*


Andando in altro campo, in quello delle ideologie sui temi dell'economia.
L'ideologia estremistica del liberismo finanziario ha già causato, negli ultimi anni, pesanti contraccolpi quasi mortali per l'economia dell’intero Occidente capitalistico.
Gli attuali deboli segnali di ripresa non ci possono rassicurare per il futuro e,soprattutto, non ci danno garanzie riguardo al rischio di altri possibili cicloni speculativi nel mondo della finanza con devastanti ripercussioni sull'economia reale.
Nulla si sta dicendo né tanto meno facendo in concreto a livello internazionale e soprattutto da parte degli Stati più potenti, per correggere le profonde storture nelle impostazioni e nei regolamenti attuali del mondo borsistico finanziario bancario, generate dall'ideologia del liberalismo estremistico*.
E dire che nell'impostazione originaria alla base della creazione delle banche e della borsa valori c'erano buone e positive intenzioni ed idee.
Poi però invece le cose, in generale, sembra che vadano sempre storte. Ciò perché chi gestisce di fatto il potere, nel chiuso delle stanze dei bottoni, come si diceva in passato, fa le cose in pratica come più convengono a determinate categorie di persone, quelle che oggi si chiamano le lobby. Per tutti gli altri, per il popolo di cui tutti siamo parte, c'è quello che resta e che ne consegue.


Ritornando a Ban Ki Moon e alle lobby gay. La solidarietà data a chi propone cose o cause sbagliate è sempre mal riposta, e chi la dà diviene complice e corresponsabile di tutti i danni che ne conseguono.
L'ideologia solidaristica, per definizione, corrisponde proprio ad una pseudo solidarietà che in apparenza può sembrare positiva, ma che in realtà risulta essere perfino una leva di peggioramento di cose sbagliate e dannose. Tanto più se il solidarismo è riposto su ideologie che possono compromettere i destini dell'intera umanità.
La presunta parità di diritti, ipotizzata dalle ideologie dell'egualitarismo paritario e del solidarismo, su questo tema, in pratica, si tradurrebbe nel favorire la diffusione e l'induzione alla bisessualità e alla omosessualità, ossia alle deviazioni sessuali.
Riguardo a ciò, è prevedibile, che le ricadute sarebbero nefaste per la società nel suo complesso e soprattutto per i più giovani in particolare.
Il paradigma dei mutanti gay e dei loro sostenitori ed epigoni, sembrerebbe essere il seguente.
I sessi sono più di due e tutti di pari dignità ed importanza, ergo, si deve creare il riconoscimento ed il diritto ufficiale di altri sessi (sarebbero forse una mezza dozzina o più in totale?), e il diritto ai matrimoni gay. E guai a chi è contrario ( leggi repressive contro gli “omofobi”).
Di conseguenza la società dovrebbe essere costituita da famiglie con tutti i tipi di accoppiamenti e, bene inteso, in questo quadretto idilliaco, saremmo poi tutti felici e contenti in un mondo migliore e più giusto!
Già perché, in ironia fantascientifica, si direbbe che le coppie gay generano da sole i bambini così come avviene in natura per le coppie normali formate da un uomo ed una donna.
Queste persone sfortunate ( e/o viziose, o malate, o mutanti ), omosessuali o bisessuali, evidentemente sentono dentro di loro attrazione sessuale verso persone dello stesso sesso. Ipotizzano forse questo anche come vero amore. Pensano che se questo esiste in loro allora è una cosa normale ed addirittura, poiché si tratterebbe di un sentimento nobile come l'amore, anche di una cosa bella e positiva.
Il sempiterno errore di noi umani. Cioè di credere in automatico che il proprio ego ed il proprio egoismo hanno sempre ragione. Per cui ci allineiamo ed attestiamo su posizioni che sovente sono invece sbagliate e contraddittorie.
Purtroppo per i gay, in natura le cose stanno diversamente. E loro, invece di sperare nella possibilità della risoluzione di questo problema attraverso la ricerca scientifica, come vorrebbe il buon senso, vorrebbero risolversi il problema da se stessi stravolgendo le leggi naturali sui sessi e sulla famiglia secondo le loro voglie e i loro agi egoistici.
Quanta improntitudine, quanto egoismo presuntuoso e pericoloso!
A mio giudizio, noi tutti del genere umano conosciamo solo una minima parte di ciò che sarebbe importante conoscere dell'Universo nel suo complesso e di noi stessi ivi inclusi. Ciò che ignoriamo è moltissimo e di gran lunga maggiore di ciò che conosciamo.
La summa di tutte le scienze e delle tecnologie che possediamo è ancora molto lontana dal livello in cui dovremmo essere per poterci dire conoscitori di noi stessi e dell'Universo. A partire dalla nostra stessa essenza e dalla nostra storia, e dal pianeta su cui viviamo e che diciamo, forse presuntuosamente, essere il nostro.
Dovremmo tutti immergerci in un profondo bagno di umiltà che, allo stesso tempo, dovrebbe avere doppia funzione, di autocritica catartica da un lato e, dall'altro, di spinta e di nuova motivazione alle ricerche in campo scientifico, nel cammino verso nuove e più avanzate civiltà sociali e politiche.
L'Occidente capitalistico si auto valuta e si glorifica come il più avanzato sul piano delle conoscenze, e su quello delle libertà e dei diritti civili. In realtà, a mio giudizio, manchiamo molto sui due piani.
Le lobby gay, che rappresentano solo una minoranza di persone sfortunate, ma smaniose di potere ed autoaffermazione per le proprie recondite o manifeste voglie, molto presuntuosamente vorrebbero stravolgere la natura proponendo una società barbarica basata, di fatto, sull'elegia delle deviazioni sessuali e sull'invenzione di presunti diritti a formare coppie mono sessuali.
Ma queste posizioni cozzano fortemente contro la natura perché i sessi naturali sono due, altra cosa sono le deviazioni sessuali. La famiglia naturale è quella formata da un coppia che potenzialmente può generare figli, cioè da un uomo ed una donna.
Chi si cimenta a voler stravolgere le cose fondamentali della natura è destinato al fallimento e a fracassarsi contro una forza immensamente più potente e più grande di tutti gli uomini del mondo, cioè la forza della natura stessa.
Figuriamoci di una piccola minoranza come quella dei gay che vorrebbe rimescolare la natura della specie umana, su questioni così fondamentali come quella della definizione dei sessi e della formazione delle famiglie.
La cosa più brutta in questa vicenda è che nel contempo costoro creano devastanti danni sociali e tribolazioni per tanta gente e, soprattutto con le adozioni che vorrebbero, per bambini che non hanno nessuna colpa ma solo la sfortuna di non avere i genitori. Così su di questi bambini si aggiungerebbe la mala sorte alla sfortuna!
Le lobby gay, pur essendo destinate ad un misero quanto devastante fallimento, proseguono pervicacemente sulla strada sbagliata della presunta capacità di rovesciare, col potere politico e con le leggi, cose fondamentali della natura.
Stanno guadagnando però sempre più terreno nei Paesi dell'area occidentale. Tanto da riuscire a strumentalizzare, con i loro sostenitori ed epigoni, lo spettacolo di inaugurazione delle olimpiadi di Sochi, e a farne una occasione mondiale di loro propaganda sotto l'egida dei diritti civili, per la verità presunti e inventati da loro stessi.
Ci hanno guastato anche quello che doveva essere un piacere ed una occasione di distensione e tranquillità per il mondo intero!
In questo Ban Ki Moon ha fatto già la sua parte con quella improvvida dichiarazione prima dell'apertura delle olimpiadi.
Il Presidente USA non ha presenziato alla cerimonia inaugurale delle olimpiadi perché contrario alla politica della Russia riguardo ai gay. Secondo notizie giornalistiche, gli USA a Sochi dovevano essere rappresentati da una nota esponente lesbica ** . Mi sfugge se poi le cose sono andate così di fatto.
Una conseguenza politica, di questa scelta ideologica del Presidente USA, è stata che ha lasciato al Presidente cinese il posto indiscusso di leader numero uno internazionale quale ospite in quella ribalta mondiale quale è stata l'apertura dei giochi olimpici a Sochi in Russia.
I Presidenti della Francia e della Germania non hanno partecipato, anche loro, all'apertura delle olimpiadi per ribadire la loro critica alle leggi russe in materia. Leggi che poi, in realtà, sono ispirate dalla esigenza di difendere la società nel suo complesso e soprattutto i minorenni da quello che chiamerei il pericolo del “ contagio del vizio delle deviazioni sessuali”, da un lato, e dall’altro di difesa dei bambini dalle adozioni gay.
Gli atleti della Germania hanno sfilato ostentatamente con una divisa con i colori simbolici dell’arcobaleno scelti dai gay per le loro bandiere. Già perché le lobby gay si sono impossessate, a loro uso e propaganda, di una cosa della natura che è di tutti: l'arcobaleno con i suoi colori. Una cosa tanto naturale quanto bella da vedersi utilizzata ingannevolmente da costoro. Che tristezza!
Positiva invece la dichiarazione del presidente del CONI Pescante, di lasciare fuori dai giochi olimpici questo tipo di questioni.
Riguardo al Presidente degli USA, in particolare, si pone anche una questione di democrazia. Mi riferisco alla vicenda della così detta Proposition 8 *.
Ovvero, se vale di più il pronunciamento popolare, riguardo ai matrimoni gay, nel Referendum del 2008 nello Stato della California. Oppure il successivo ricorso che fecero le lobby gay dopo avere perso questo Referendum, nella loro più grande roccaforte.
Le lobby gay non accettarono il responso democratico delle urne. Si appellarono ad un Tribunale di Los Angeles che, a sua volta, contraddicendo la sentenza della Corte Suprema della California che aveva dichiarato legittimo il Referendum, diede ragione ai gaysti sui loro presunti diritti di eguaglianza a formare famiglia e a contrarre matrimonio fra persone dello stesso sesso, affermando invece l'illegittimità del Referendum in quanto lesivo, a suo giudizio, del principio di uguaglianza.
Per la verità il diritto al matrimonio se lo sono inventato da se stessi perchè non è mai esistito.
Guarda fino a dove arriva la pervicacia di queste persone: perdono il referendum e poi, di fronte alla sconfitta delle urne, ricorrono in Tribunale. Per costoro il pronunciamento democratico della maggioranza non conta se non è di loro gradimento. Quindi per quelle lobby gay, la democrazia è una cosa del tipo che se gli conviene va bene, se non gli conviene si passa alla ricerca di un Tribunale, possibilmente compiacente nei loro confronti.
Un Presidente scavalca di fatto, per ideologia gaysta, un pronunciamento popolare referendario. Un Tribunale emette una sentenza ideologica e contraria al deliberato della Corte Suprema del suo Stato, dicendo in sostanza, che i matrimoni gay sono legali e che quindi, implicitamente, l'ordine naturale delle cose si può stravolgere con delle leggi dettate dalle voglie dei gay. Che situazione!
Questa pagina di storia non segna certo una vittoria della democrazia sull'ideologia ma, purtroppo, il viceversa. La stessa cosa potrebbe dirsi del pronunciamento dell'Alta Corte USA emesso l'anno scorso a favore delle lobby gay.
I politici e gli Stati che hanno già legiferato sui matrimoni o le unioni gay, non risulta che si siano sentiti in dovere, per lo meno, di consultare direttamente il popolo viste le pesanti ricadute sulla vita di tutta la gente. Pur se comunque la questione della definizione dei sessi e dei matrimoni omosessuali non sarebbe affatto nemmeno argomento di referendum. Il solo parlarne dovrebbe già essere fuori dalla logica e dal buon senso. Ma le cose oggi camminano capovolte.
Quello che invece, secondo buon senso, si dovrebbe fare, sarebbe la promozione della ricerca scientifica al fine di trovare il modo per poter risolvere questo problema a tutti gli omosessuali che ne farebbero richiesta. Questo sarebbe buon senso e logica, non gli stravolgimenti contro natura che propongono le lobby gay, i loro epigoni e tutti i politici che stanno dalla loro parte.
Invece a tutti quei politici che hanno legiferato pro matrimoni gay, gli sono bastate le loro ideologie dell'egualitarismo paritario e del solidarismo per sentirsi sicuri e pronti a varare quelle leggi barbare e di mutazione della natura sociale.
Quanta stoltezza, quanta incapacità di previsione delle sicure e disastrose conseguenze sociali!
Se queste leggi non verranno cancellate presto si imbruttiranno sempre di più le società nel tempo e non si sa a quali mutamenti di civiltà e anche possibili mutamenti biogenetici si potrebbe andare incontro.
Riguardo a questo aspetto, in particolare, è singolare che determinati politici inorridiscano all’idea che possano circolare e consumarsi, ad esempio, i pomodori geneticamente modificati con la buccia più resistente. Mentre non fanno una piega, anzi sostengono le politiche sulla gayzzazione. Queste si, che costituiscono un rischio vero e diretto di mutazione genetica per la razza umana.
Un indizio del rischio di mutazioni genetiche e di possibili cambi della natura umana, lo ha fornito proprio uno scienziato americano gay. Questi, intervistato, ha dichiarato di avere una ghiandola cerebrale più piccola rispetto a quella degli uomini e di una misura all'incirca come quella delle donne.
Chi recide le proprie radici non sa dove andrà a finire.
Non siamo più ai tempi in cui i gay inscenavano solo le carnevalate delle sfilate irrispettose dei gay-pride alle quali non facevamo nemmeno caso.
Oggi siamo alle leggi sui matrimoni omosessuali e alle leggi repressive contro la cosiddetta “omofobia”.
Omofobia, questa parola rappresenta, allo stesso tempo, una doppia contraddizione, cioè è un paralogismo ed anche una parola errata etimologicamente*.
I politici che vorrebbero queste leggi sembra che non si rendano nemmeno conto che con l' “omofobia” si introdurrebbe, di fatto e per legge, un reato di opinione.
E dei principi di libera manifestazione del proprio pensiero, quando questo sia legittimo, cosa ne è rimasto?
Invece, per contro, il pensiero delle lobby gay gode di corsie privilegiate e raccomandate presso tutti i media, quelli di Stato inclusi, come ad esempio la RAI in Italia.
La RAI ha preso di petto la campagna propagandistica pro gayzzazione, passando sopra la testa della gente, come se essa fosse del tutto privata o un organo di partito. Invece, è noto, che la RAI incassa il canone pagato da tutti, un miliardo e settecento milioni all'anno, e ripiana i suoi passivi con i soldi dello Stato, quest'anno 244 milioni.
Fanno propaganda ed apologia e, di fatto e di conseguenza, anche il lavaggio del cervello alla gente che gli paga pure il canone.
Guarda dove siamo arrivati! Si capovolgono completamente i valori e le parti.
Elogi e porte aperte per i gaysti che vogliono andare contro natura e invece, carcere, proposto con le leggi sulla “omofobia”, per chi vuole difendere e salvaguardare la natura della specie umana per quanto concerne la definizione dei suoi sessi e la composizione delle famiglie!
Riguardo all'importante ruolo che hanno i media, e la comunicazione in generale, nel mondo di oggi per ciò che concerne l'orientamento dell'opinione pubblica, credo si dovrebbero ripensare e cambiare le basi attuali legislative e regolamentari al fine di dare maggiore garanzia di libertà e democrazia al popolo.
Oggi si potrebbero migliorare ed aumentare le garanzie di libertà e democrazia riguardo al potere dei media nel campo della comunicazione e dell'informazione in generale, nel giornalismo come nella produzione di ogni tipo di spettacoli televisivi, cinematografici ed altro.
I nuovi strumenti informatici telematici di cui disponiamo oggi a livello di massa potrebbero costituire, in questo, un valido mezzo di controllo immediato libero e democratico di base sulle comunicazioni date. La consultazione democratica si potrebbe attuare con continuità e sempre con canali telematici appositamente costituiti, controllati e garantiti ufficialmente dal potere statale.
Lo stesso strumento potrebbe essere impiegato anche a priori, cioè prima di prendere la decisione se dare corso o meno, a campagne tematiche, che poi diventano, di fato, non solo di informazione ma anche di orientamento della gente, su certe questioni di grande rilevanza ed importanza sociale.
Non la censura di Stato, ma la consultazione libera e democratica popolare.
Così ad esempio si sarebbe dovuto procedere prima di avviare la campagna, già in atto, pro gaysmo decisa invece in modo unilaterale e al vertice dai media e dalla RAI, con i politici, dal loro canto, consenzienti.
Su una questione di rilevanza sociale come questa si sarebbe dovuto promuovere in merito un pubblico dibattito, libero, regolamentato e controllato. Poi consultare democraticamente e direttamente il popolo con i nuovi strumenti informatici. Quindi,in base all'esito della consultazione, o archiviare il tutto oppure procedere con il via libera ai media e ai giornalisti che si dovrebbero però prima dichiarare ufficialmente a favore di quale parte stanno.
Diverso invece per gli organi di partito o per quelli dichiaratamente politici che possono continuare a decidere autonomamente la loro linea politica e le loro campagne in tutti i campi come avviene oggi.
Se le cose non verranno cambiate in tal senso, secondo l’ipotesi sopra esposta a grandi linee, si resterebbe in una situazione arretrata, in campo politico sociale e culturale, rispetto agli strumenti elettronici di comunicazione che le nuove tecnologie ci stanno fornendo già oggi.
La democrazia resterebbe ingessata nelle forme attuali e non al passo coi tempi. La libertà, la libera circolazione del pensiero legalmente espresso dal popolo, rimarrebbe limitata nelle forme ancora attuali che sono più facilmente accessibili dalle varie grandi lobby esistenti in tutti i campi.
Ferme restando le cose come sono oggi, continuerebbero a verificarsi abusi di potere da parte della politica e dei media a danno della società e del popolo.
Così, ad esempio, il TG1, come se fosse un organo di partito, ha dato ampio spazio, e poi anche replica, al calciatore del Cagliari Daniele Dessena riguardo alle sue azioni di propaganda gaysta che sta svolgendo.
La RAI , con l’appoggio della politica, è, con ogni evidenza, sostenitrice e grande propagandista di tutte le ideologie, gaysmo compreso.
Questa brava persona, quale appare sia, Daniele Dessena ha dichiarato che, secondo lui, ognuno è libero di scegliersi la vita che vuole. Poi, sempre sul TG1 e con l'appoggio della stessa testata , ha avuto spazio, in seguito, per contro attaccare i suoi contestatori allo stadio dandogli degli “ ignoranti”.
Faccio presente e ricordo a Dossena, ma soprattutto alla RAI, che la libertà di ognuno finisce dove inizia quella degli altri.
La libertà diventa libertinaggio quando va a limitare o ledere quella degli altri. Non si è liberi di infastidire, provocare o rappresentare pericoli per gli altri.
Il gaysmo rappresenta anche pericoli per la salute sociale.
Il fatto che l' OMS abbia cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie (una cancellazione su motivazione scientifica o ideologica? Libera o raccomandata?), non ci dà affatto garanzie sui rischi di una maggiore diffusione del vizio delle deviazioni sessuali e di mutazioni biogenetiche, che potrebbero derivare da leggi che equiparano le coppie gay ed ufficializzano il terzo sesso.
E' come per tutti i vizi in generale. Questi trovano tanto più diffusione quante più sono le occasioni di venirci a contatto. Ancor peggio se i vizi vengono invece riconosciuti ufficialmente come una cosa normale.
Le pratiche omosessuali o sono un vizio o una malattia o entrambe le cose. La loro diffusione e, peggio, ufficializzazione, può anche essere causa di mutazioni biogenetiche per il genere umano.


L'Occidente capitalistico, invertendo storicamente le parti a proprio svantaggio, sta diventando quello che il Presidente Reagan aveva detto della ex Unione Sovietica quando l'aveva definita come il “Regno del Male”.
L'Occidente è particolarmente impregnato di tante ideologie, gaysmo incluso, molto di più rispetto ad altre aree geo politiche mondiali.
Per altro. Riguardo ad aspetti economici finanziari, l'Occidente, a causa dell'affarismo speculativo della sua grande finanza, è stato, nel 2011, in bilico e sull'orlo della catastrofe economica finanziaria, col rischio, per effetto domino, di coinvolgere e compromettere tutta l'economia su scala planetaria.
A causa delle sue diffuse ideologie in campo sociale, come in campo economico, l'Occidente, se non correggerà tutte queste distorsioni e le contraddizioni che nutre nel suo seno, potrebbe diventare esso il così detto “Regno del Male”, di reaganiana memoria, per i pericoli che può rappresentare per la stabilità politica ed economica di tutto il pianeta.
Se l'Occidente capitalistico non si libererà al più presto di tutte le zavorre ideologiche di tutti i tipi e in tutti i campi, rischia seriamente un tracollo sociale ed economico di proporzioni storiche epocali.
Le classi politiche al potere sembrano al contrario volere ulteriormente peggiorare, invece che correggere, la situazione con altre ideologie come quella odierna del gaysmo.
In Svezia è stata abolita per legge nella lingua ufficiale la distinzione tra genere maschile e femminile. Hanno almeno consultato prima con un referendum il popolo? Non ho notizie al riguardo.
In Germania era stato annunciato che da novembre del 2013 si doveva istituire, per unilaterale decisione al vertice del potere politico, all'anagrafe il terzo sesso. Anche su questo hanno almeno consultato prima con un referendum il popolo? Non ho notizie al riguardo.
E' apparsa la notizia che il Comune di Milano, per unilaterale decisione assunta al vertice dal potere politico, ha fatto divieto, nei suoi asili, di usare le parole mamma e papà e di sostituirle con la parola unica di genitore. Su questo hanno almeno consultato prima con un referendum il popolo? Non ho notizie al riguardo.
Il Comune di Torino da parte sua e su decisione al vertice, come altri comuni all'estero, si è auto dichiarato ufficialmente amico dei gay e delle coppie gay. Questi sono considerati ufficialmente come i ben venuti e graditi anche per il turismo.
Per cui, le persone e le coppie normali si accontentino di essere accolti come gente comune di nessun rilievo e merito particolare. Mentre ai gay, per i loro alti meriti e la loro grande importanza, è riservata una particolare buona accoglienza!
A mio giudizio il Comune di Torino forse farebbe meglio a ridurre le sue altissime tasse comunali. Ad esempio l'ex IMU risultava, unica in Italia, a 4 cifre, da dati pubblicati dal Corriere della Sera.
La politica pro gaysmo e la pseudo cultura che la sostiene, stanno innescando un meccanismo che può portare verso mutazioni sociali con conseguenti e possibili mutazioni anche biogenetiche sessuali sulla razza umana.
Credo che sia importante per l’umanità intera disinnescare le bombe sociali che i mutanti gay con i loro sostenitori ed i gaysti stanno disseminando in tutto il mondo con l’appoggio di alte cariche mondiali, gayste anche loro.
La grande questione che abbiamo di fronte è che, in particolar modo nell' Occidente, da decenni è operante una spirale avvolgente e soffocante fatta di tante e diverse ideologie in campo sociale, tutte aventi una radice di bassa cultura decadentistica e di altre ideologie in campo finanziario e bancario.
Le classi politiche dirigenti attuali sono favorevoli, invece che contrarie, a queste ideologie. I rischi che corriamo a breve e medio termine sono grandi e gravi. A lungo termine invece queste ideologie e questa politica saranno spazzate via di sicuro, ma a quale prezzo?
Attualmente i maggiori leader e i maggiori Paesi dell'Occidente capitalistico continuano sulle loro vecchie politiche e sembra che non vedano a quali grandi rischi fanno andare incontro interi popoli. Forse non hanno ancora realizzato che l'Occidente è già sulla strada del ridimensionamento e che le ideologie, che loro stessi coltivano, rischiano di farlo affondare.
Le civiltà implodono sotto i fardelli e i macigni delle loro stesse contraddizioni.
I maggiori politici dell'Occidente, per altro, sembra che sottovalutino che l'Occidente sia già in discesa, nei confronti di altri Paesi che invece salgono, nella scala dell'importanza mondiale.
Siamo in una fase di confronto e di possibili cambiamenti di gerarchia ed importanza fra culture, economie e potenze storicamente diverse tra loro.
Motivo in più che dovrebbe consigliare ai politici dell'Occidente di ravvedersi, di correggere certe impostazioni invece che peggiorarle. Di scegliere una via di moderazione invece che l'estremismo ideologico. Di rapportarsi con maggiore equilibrio con gli altri Paesi delle altre aree mondiali.
Sarebbe importante per le sorti dell'umanità presente e futura, che tutti i politici del mondo e tutti i poteri forti che ci sono, imbocchino un'altra strada, un'altra mentalità, un'altra cultura dei rapporti fra uomini e tra popoli.
Si potrebbe chiamarla quella della globalizzazione progressista, nell'interesse vero di tutti e di tutti i popoli.
Per noi, che viviamo nel presente questo periodo storico, è importante e doveroso difendere la gioventù e la società nel suo complesso, da questi ideologisti e dalla barbarie che rappresentano.
Necessita un'altra prospettiva e una nuova speranza per tutto l' Occidente.
Si deve promuovere una nuova politica sociale ed economica, una nuova cultura neoilluminista* progressista per salvare l’umanità dalle barbarie neoscurantiste regressive di tutte le ideologie e dei loro sostenitori ed epigoni.
E' diventato indispensabile per le nostre sorti creare un nuovo movimento e/o un nuovo partito.
Post scriptum.
Nell'attuale crisi internazionale in Crimea, le posizioni politiche fortemente critiche assunte dal Presidente USA e dal Presidente dell'ONU in occasione delle olimpiadi di Sochi riguardo al tema dei diritti civili in Russia, credo non abbiano giovato alla distensione dei rapporti politici, in generale, e in questa congiuntura dell'Ucraina in particolare.
Si riprende a parlare di clima da guerra fredda. Chiusa ed archiviata la ex Unione Sovietica, sembra che l'Occidente capitalistico voglia continuare ad attaccare la Russia sul tema dei diritti civili. Tra l'altro contraddittoriamente perché, a mio avviso, è forse più l'Occidente a non avere in tema tutte le carte in regola a causa delle sue ideologie estremistiche. Mentre l'attuale classe politica al potere in Russia da tempo si è messa giustamente alle spalle il comunismo e segue la democrazia.
L'Occidente si schiera strumentalmente con quelle povere ragazze fuori di testa che inscenano spogliarelli pubblici, che vanno a protestare nelle Chiese russe suonando il rock provocatoriamente, e dà ragione a quelle squilibrate pur di criticare il Governo russo.
L'Occidente ha appoggiato la ex leader ucraina Timoshenko definendola prigioniera politica quando invece era stata arrestata perché aveva rubato milioni di dollari al suo già povero Paese.
Pericolosi certi giornalisti che vorrebbero l'Occidente più duro, più determinato e, sembrerebbe, anche più aggressivo.
Credo che dia più lustro, e cioè che faccia più neoilluminismo, privilegiare le cose che uniscono invece che quelle che dividono. Una politica della globalizzazione progressista dovrebbe seguire questa impostazione e le linee conseguenti.
In generale non va bene tenere un occhio aperto ed uno chiuso. Ovvero, quando si è pronti a sostenere solo chi e cosa sta dalla propria parte e non si vogliono vedere anche le ragioni degli altri.
Se vogliamo essere coerenti con i principi ed obbiettivi nel giudicare, dovremmo tenere anche presente che oggi, in Ucraina ed in Crimea, siamo di fronte ad un colpo di Stato da un lato, e ad un referendum con un esito plebiscitario, dall'altro lato. E di fronte a precedenti ed a trattati della storia recente e lontana.
Per altro, ricordiamoci, ad esempio, dei passaggi storici di quando gli USA accettarono l'annessione delle isole Hawaii nel 1959. Facciamo i paragoni con gli avvenimenti odierni in Crimea. Lì fu tutto in linea con i principi della democrazia? Fu tutto ineccepibile sul piano formale giuridico e politico internazionale?
Positiva la posizione di tutti i Capi di Stato, Presidente cinese in testa, che hanno invitato le parti alla distensione ed alla moderazione.
Alle classi politiche servirebbe più lungimiranza e più obbiettività nell'interesse reciproco del bene comune e della pace.
Sarebbe auspicabile, per le sorti e nell'interesse di tutta la popolazione mondiale, che l'Occidente capitalistico abbia al potere politico delle altre classi dirigenti non estremistiche ed ideologiste come quelle attuali, ma più moderate e più giuste.
Torino, 22/03/2014                                                                                    prof. G. Pappalardo
*Vedere neoilluminismo.blogspot.it per approfondimenti e argomenti correlati.
** L' Espresso n° 5 del 06/02/2014


APPENDICE
  • San Paolo. Lettera ai Romani, versetti 26 – 32.
  • Platone. La sete di libertà.
San Paolo. (1° secolo d. C.) Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. 28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi del male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati.32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
Platone. ( 4° secolo a. C.) Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.