martedì 17 luglio 2018


Esprimo la mia solidarietà personale alla dottoressa De Mari Silvana per la persecuzione, di cui è vittima senza colpa, da parte delle lobby gay.

La dittatura del pensiero unico colpisce a 360° come una bestia satanica forsennata.

Domani 18 luglio 2018, subirà un primo processo presso il Tribunale di Torino denunciata per diffamazione e per disegno criminoso.

Una denuncia tanto infondata quanto frutto di menti, a dir poco, intolleranti e perverse.

Fra le tante contraddizioni presenti in questa turpe vicenda, è impressionante giuridicamente che la presunta diffamazione e l’ancora più incredibile ‘disegno criminoso’ non riguardano alcuna persona specifica, ma genericamente ‘ le persone a tendenza omosessuale’.

Cioè è più che chiaro ed esplicito che le lobby gay non ammettono nulla che non sia meno che un elogio generale ed un panegirico verso la loro condizione di omosessuali.

Non ammettono nulla che non garbi ai loro gusti. Anche se si parla di aspetti medici scientifici.

Del resto hanno depositato in Parlamento da anni la proposta di legge Scalfarotto, secondo la quale si dovrebbero comminare da 2 a 6 anni di carcere agli omofobi. Ossia alle persone che, per esempio, sono contrarie alle adozioni dei bambini da parte di coppie gay.

Condivido il neologismo ‘gaystapo’, perché con questo neologismo si sottintende che le lobby gay fanno parte della nuova ghestapo.

Auguro alla dottoressa De Mari che possa trovare nei due processi che affronterà, uno domani a Torino ed un altro più avanti a Roma, due giudici obbiettivi e non ideologizzati.

Viva Cristo Re!

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