domenica 7 febbraio 2016


Il Nuovo Paganesimo. Parte del neoscurantismo regressivo.


Nuovi pagani sono quei credenti seguaci di una religione che, con la loro sapienza ed intelligenza, apportano sostanziali modifiche, od addirittura capovolgimenti, a certi principi e dottrine fondamentali della loro Chiesa. Spesso permanendo nella loro stessa Chiesa, in cui continuano a professare la loro “religione soggettivamente modificata”.

Questo fenomeno si sta manifestando nella realtà odierna dell'Occidente Capitalistico.

Secondo me si tratta di paganesimo perché in quello attuale, nuovo, si possono riscontrare analogie e coincidenze con il paganesimo storico.

Oggi non si assumono nuovi Dei, ma si “aggiorna” quello che era il proprio Dio, con un altro Dio a cui non si cambia il nome, ma che, nella sostanza, così diviene un'altra Divinità, più aderente a determinate immaginazioni dei nuovi pagani.

Cioè così non è più l'uomo che è stato creato da Dio a sua immagine e somiglianza, ma sono questi sapienti ed intelligenti che si creano una loro Divinità, a cui non hanno cambiato il nome, di cui continuano a dire che è il loro Creatore, ma che nella sostanza corrisponde alle loro immaginazioni e a ciò che gli piace e gli fa comodo riguardo ai principi e alle dottrine sulle condotte comportamentali e relazionali.

In certe realtà ecclesiastiche, questo sta passando nella quasi indifferenza dei capi ecclesiali se non con un, almeno in parte, tacito consenso.

Un tempo si usava la parola “apostasia” ad indicare tali posizioni personali o di gruppo a certi livelli.

A quei tempi non vi era stata la ideologizzazione di massa e non vi era la predominanza di sub culture decadentiste. Non vi erano i quotidiani annessi lavaggi del cervello di massa attraverso tutte le forme di comunicazione sia dei media che del mondo dello spettacolo e della pubblicità.

Per cui, con le menti più libere e meno plasmate, allora affrontavano le questioni dottrinali teologiche con maggiore nettezza e discriminazione di campi: sei un apostata oppure non lo sei. Non c'erano tante mezze misure e le conseguenze operative erano nette. Sia nel bene che nel male.

Oggi tutto è diverso da questo punto di vista. Ci sono posizioni parziali o sfumate. In certi casi si osserva dell'ambiguità. In altri si arriva persino al sostegno di tesi pagane. Non si affrontano le questioni con quella che dovrebbe essere la dovuta fermezza su temi teologici di primaria e fondamentale importanza.

Così (fortunatamente?) non si arriva a rotture. Tutto prosegue in sordina. E le conseguenze sono che si affermano delle vere e proprie eresie. Queste intese come errori gravi, assurdità in netto contrasto con la dottrina storica della Chiesa in questione.

Sugli aspetti sociali.


Molte, (o tutte?), delle dottrine teologiche di tutte le religioni, hanno, o possono avere, una forte ricaduta sulla vita sociale, sulle culture riguardo ai comportamenti e alle relazioni interpersonali, sulla vita economica e politica in ogni stato al mondo. Con forti conseguenze sulla qualità della vita, sul reddito delle persone e su tanti costi sociali a carico dell'erario pubblico.

E questo, a ben vedere, coinvolge tutti, sia i credenti che i non credenti. Questi ultimi possono pensare di esserne al di fuori o al di sopra, ma a mio avviso, di fatto, in questi temi, ne sono coinvolti anche loro, pur se non lo pensano o non lo vogliono ammettere.

Tutte gli ordinamenti assunti e le leggi prodotte in ogni tipo di Stato si basano sulla discriminante fondamentale del “Bene” e del “Male”. Con il caldo auspicio che possa prevalere il “Bene”.

In questo, a seconda dei casi delle varie realtà statali al mondo, esplicitamente od implicitamente sono presenti sempre tutti i vari indirizzi teologici storicamente affermatisi all'interno del popolo, della nazione e poi dello stato.

Perché le dottrine religiose riguardano anche la concezione della comune morale e del comune buon senso. Con la grande importanza pratica che queste investono nella vita sociale di ogni nazione in omnia res.

Da questo punto di vista, a mio parere, il nuovo paganesimo è da ascriversi interamente all'interno del neoscurantismo regressivo.

Le cose che si vogliono cambiare e quelle che sono state già cambiate dai nuovi pagani, in tal senso, a mio giudizio, portano indietro e peggiorano la società nel suo complesso. Cioè costituiscono del neoscurantismo regressivo.

Questi cambiamenti si pagano e si pagheranno sempre più con pesanti costi riguardo alla qualità della vita, alla stabilità e alla pace nelle famiglie, e con l'aggravio di costi sull'erario pubblico.

In diversi altri post di questo stesso blog, ho trattato determinati temi culturali politici ed economici.
Per cui qui sintetizzo per titoli, rimandando, per argomentazioni ed approfondimenti, ad altri post tematici o generali di questo blog.

Nel presente post, più direttamente e propriamente concernente le Chiese e le teologie, si possono riscontrare indizi e prove di nuovo paganesimo nelle seguenti ideologie che, in passato in altri post, le ho già chiamate anche ateiste oltre che neoscurantiste regressive.

Alcune delle seguenti ideologie sono correlate col nuovo paganesimo; tutte sono ateiste e neoscurantiste regressive.

L'interventismo militare. Il liberismo finanziario estremista speculativo. Il cainismo. L'ecologismo catastrofista. L'animalismo. L'egualitarismo paritario (nuovo paganesimo). Il femminismo (nuovo paganesimo). L'omosessualismo e la teoria di gender (nuovo paganesimo). 
 

L'alternativa.

COSTITUIAMO I CIRCOLI PER LA GLOBALIZZAZIONE PROGRESSISTA ED AL LORO INTERNO I GRUPPI DI SIMONE IL MACCABEO.

(cfr post del 9 gennaio 2016; del 9 ottobre 2015)





2 commenti:

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  2. Sono d'accordo su quasi tutta la linea... Non è possibile che ci sia, oltretutto, una tale desensibilizzazione nei confronti del prossimo, perchè ormai la gente è concentrata sullo spendere per se stessi, a Natale per esempio si spende per sè, ma Natale è la festa del Signore, si dovrebbe usare almeno quel giorno per pensare al prossimo.. Inoltre tanti confondono libertinismo (e conseguente decadimento dei costumi) con il liberismo (libertà d'espressione).. Poi vedo una sempre maggiore oggettizzazione di uomo e donna (utero in affitto).. Per questo per me l'ateismo è un grave cancro e l'Italia è quasi un paziente terminale..

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