Il Nuovo
Paganesimo. Parte del neoscurantismo regressivo.
Nuovi pagani
sono quei credenti seguaci di una religione che, con la loro sapienza
ed intelligenza, apportano sostanziali modifiche, od addirittura
capovolgimenti, a certi
principi
e
dottrine fondamentali
della loro Chiesa. Spesso permanendo nella loro stessa Chiesa, in
cui continuano a professare la loro “religione soggettivamente
modificata”.
Questo
fenomeno
si
sta
manifestando
nella
realtà odierna dell'Occidente Capitalistico.
Secondo
me si tratta di paganesimo perché in quello attuale, nuovo,
si possono riscontrare analogie e coincidenze con il paganesimo
storico.
Oggi
non si assumono nuovi Dei, ma si “aggiorna”
quello che era il proprio Dio, con un altro Dio a
cui non si cambia il nome,
ma
che, nella sostanza, così
diviene
un'altra Divinità,
più aderente
a determinate
immaginazioni dei
nuovi pagani.
Cioè
così non è più l'uomo che è stato creato da Dio a sua immagine e
somiglianza, ma sono questi sapienti ed intelligenti che si creano
una loro Divinità, a cui non hanno cambiato il nome, di
cui continuano a dire che è il loro Creatore,
ma che nella sostanza corrisponde alle loro immaginazioni e a ciò
che gli piace e gli fa comodo riguardo
ai principi e alle dottrine sulle condotte comportamentali e
relazionali.
In
certe realtà ecclesiastiche,
questo
sta passando
nella quasi indifferenza dei capi ecclesiali se non con un, almeno in
parte, tacito consenso.
Un tempo si usava la parola
“apostasia” ad indicare tali posizioni personali o di gruppo a
certi livelli.
A
quei tempi non vi era stata la ideologizzazione di massa e non vi era
la predominanza di sub culture decadentiste. Non
vi
erano
i quotidiani
annessi lavaggi del cervello di massa attraverso tutte le forme di
comunicazione sia dei media che del mondo dello spettacolo e della
pubblicità.
Per cui, con le menti più
libere e meno plasmate, allora affrontavano le questioni dottrinali
teologiche con maggiore nettezza e discriminazione di campi: sei un
apostata oppure non lo sei. Non c'erano tante mezze misure e le
conseguenze operative erano nette. Sia nel bene che nel male.
Oggi
tutto è diverso da questo punto di vista. Ci
sono posizioni parziali o sfumate.
In certi casi si
osserva dell'ambiguità.
In
altri si arriva persino al sostegno di tesi pagane.
Non si affrontano le questioni con quella che dovrebbe essere la
dovuta fermezza su temi teologici di primaria e
fondamentale
importanza.
Così
(fortunatamente?) non si arriva a rotture. Tutto prosegue in sordina.
E le conseguenze sono che si affermano delle vere e proprie eresie.
Queste intese come errori gravi, assurdità in netto contrasto con la
dottrina storica della Chiesa in questione.
Sugli
aspetti sociali.
Molte,
(o tutte?), delle dottrine teologiche di tutte le religioni, hanno, o
possono avere,
una forte ricaduta sulla vita sociale, sulle culture riguardo
ai comportamenti
e alle
relazioni
interpersonali,
sulla vita economica e politica in ogni stato al mondo. Con
forti conseguenze sulla qualità della vita, sul reddito delle
persone e su tanti costi sociali a carico dell'erario pubblico.
E
questo, a ben vedere, coinvolge tutti, sia i credenti che i non
credenti. Questi ultimi possono pensare di esserne al di fuori o al
di sopra, ma a mio avviso, di
fatto,
in questi temi, ne
sono
coinvolti
anche loro, pur se non lo pensano
o non lo
vogliono ammettere.
Tutte gli ordinamenti assunti
e le leggi prodotte in ogni tipo di Stato si basano sulla
discriminante fondamentale del “Bene” e del “Male”. Con il
caldo auspicio che possa prevalere il “Bene”.
In
questo, a seconda dei casi delle varie realtà statali al mondo,
esplicitamente od implicitamente sono presenti sempre tutti i vari
indirizzi teologici storicamente affermatisi all'interno del popolo,
della nazione e poi
dello
stato.
Perché le dottrine religiose
riguardano anche la concezione della comune morale e del comune buon
senso. Con la grande importanza pratica che queste investono nella
vita sociale di ogni nazione in omnia res.
Da questo punto di vista, a
mio parere, il nuovo paganesimo è da ascriversi interamente
all'interno del neoscurantismo regressivo.
Le cose che si vogliono
cambiare e quelle che sono state già cambiate dai nuovi pagani, in
tal senso, a mio giudizio, portano indietro e peggiorano la società
nel suo complesso. Cioè costituiscono del neoscurantismo regressivo.
Questi cambiamenti si pagano e
si pagheranno sempre più con pesanti costi riguardo alla qualità
della vita, alla stabilità e alla pace nelle famiglie, e con
l'aggravio di costi sull'erario pubblico.
In diversi altri post di
questo stesso blog, ho trattato determinati temi culturali politici
ed economici.
Per cui qui sintetizzo per
titoli, rimandando, per argomentazioni ed approfondimenti, ad altri
post tematici o generali di questo blog.
Nel presente post, più
direttamente e propriamente concernente le Chiese e le teologie, si
possono riscontrare indizi e prove di nuovo paganesimo nelle seguenti
ideologie che, in passato in altri post, le ho già chiamate anche
ateiste oltre che neoscurantiste regressive.
Alcune delle seguenti
ideologie sono correlate col nuovo paganesimo; tutte sono ateiste e
neoscurantiste regressive.
L'interventismo militare. Il
liberismo finanziario estremista speculativo. Il cainismo.
L'ecologismo catastrofista. L'animalismo. L'egualitarismo paritario
(nuovo paganesimo). Il femminismo (nuovo paganesimo).
L'omosessualismo e la teoria di gender (nuovo paganesimo).
L'alternativa.
COSTITUIAMO I CIRCOLI
PER LA GLOBALIZZAZIONE PROGRESSISTA ED AL LORO INTERNO I GRUPPI DI
SIMONE IL MACCABEO.
(cfr post del 9 gennaio 2016;
del 9 ottobre 2015)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSono d'accordo su quasi tutta la linea... Non è possibile che ci sia, oltretutto, una tale desensibilizzazione nei confronti del prossimo, perchè ormai la gente è concentrata sullo spendere per se stessi, a Natale per esempio si spende per sè, ma Natale è la festa del Signore, si dovrebbe usare almeno quel giorno per pensare al prossimo.. Inoltre tanti confondono libertinismo (e conseguente decadimento dei costumi) con il liberismo (libertà d'espressione).. Poi vedo una sempre maggiore oggettizzazione di uomo e donna (utero in affitto).. Per questo per me l'ateismo è un grave cancro e l'Italia è quasi un paziente terminale..
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