Domenica sera ho rivisto alla tele un vecchio film. Stiamo ai
dialoghi tra i personaggi del film “Geronimo” del 1993 del
regista Walter Hill, soggetto di John Milius. Nella parte finale
della trama il tenente di cavalleria parla al suo amico-nemico
Geronimo, capo degli ultimi apache chirikahua combattenti, per
chiedergli di arrendersi. Gli regala il suo crocefisso, che porta
appeso al collo con una catenina, dicendogli che il suo Dio è un Dio
di pace. Geronimo risponde che anche il suo Dio è un Dio di pace, e
gli ricorda che tempo addietro gli aveva regalato a sua volta, una
pietra azzurra che per lui era un importante amuleto religioso. I due
regali incrociati tra i due personaggi del film rappresentano, a mio
giudizio, un esempio di azioni che danno lustro agli uomini che le
hanno compiute, pur restando certamente in ambito di una realtà
romanzata da film. Mi ha colpito particolarmente questa scena perché
penso che si sommano in me due componenti: il mio recente ritorno al
cristianesimo dopo quaranta anni di ateismo e agnosticismo e la mia
concezione del neoilluminismo progressista.
Stiamo alla vita reale. Religioni molto diverse tra loro , si possono
trovare concordi sulla via della pace riconosciuta da tutti gli
uomini di buona volontà, come un grande Bene . Credo che lo spirito
della pace sia, in fondo, insito nella natura umana di tutti senza
distinzioni tra le varie civiltà, culture e razze. Presto o tardi ci
si pente sempre della guerra. L'unica guerra lecita da parte di uno
Stato è quella in difesa del proprio popolo e territorio.
Riguardo al tema della pace avevo pubblicato nel blog del 09/10/15
(neoilluminismo.blogspot.it) delle parti in Premessa Analitica e
nella Politica Internazionale. Qui vi ripropongo brevemente di
seguito solo alcune frasi.
Con
le forze delle idee del neoilluminismo progressista, ad esempio, sul
piano internazionale, sarebbe ipotizzabile una nuova riedizione
in chiave moderna del Congresso di Vienna
che, come quello di due secoli fa, esattamente nel 1815, possa dare
altri 100 anni di pace e progresso a tutto il mondo.
Allora,
al Congresso di Vienna, furono protagonisti i nobili al potere. Oggi
dovrebbero essere protagonisti degli uomini, nobili nell'animo,
accettati quali saggi rappresentanti di tutti i popoli. Un gruppo
costituito da un imprenditore, uno storico, un militare, un
economista ed un magistrato per ognuno dei cinque Continenti; 25
uomini a cui si demandano, su richiesta delle parti, dei lodi
arbitrali per la risoluzione delle contese tra popoli e/o Stati.
Questo
costituirebbe un grande progresso a livello mondiale. Scongiurando
guerre questi uomini darebbero lustro a se stessi e a tutto il genere
umano, realizzando così nella pratica del neoilluminismo
progressista di grande importanza su scala planetaria.