BAN
KI MOON
le
OLIMPIADI di SOCHI
le
LOBBY GAY
le
IDEOLOGIE
i
RISCHI per l' OCCIDENTE
NECESSARI
NUOVI SPAZI di LIBERTA' e di DEMOCRAZIA nei MEDIA
SERVE
una NUOVA POLITICA.
POST
SCRIPTUM : CRIMEA.
APPENDICE.
La
presa di posizione del Presidente dell’ONU alla vigilia delle
olimpiadi di Sochi in Russia, appare tanto estremistica quanto
incredibile da parte di una alta carica mondiale quale quella che
ricopre e che dovrebbe essere super partes. Al punto da chiedersi se
mai, anche durante i decenni della “guerra fredda” contro il
comunismo, un Presidente dell'ONU abbia mai fatto un attacco così
pesante, diretto ed esplicito sul tema dei diritti civili alla ex
Unione Sovietica.
Stando
alle parole ufficiali pronunciate da Ban Ki Moon a favore dei gay e
delle loro lobby * , si direbbe che le ideologie
dell'egualitarismo paritario e del solidarismo abbiano pervaso
talmente tanto le menti al punto da offuscarle nell’uso della
ragione e della relativa capacità di discernimento tra il bene ed
il male, tra la normalità e l’anormalità, tra ciò che è sano e
ciò che è patologico.
Tutte
le ideologie distorcono e ribaltano la realtà vera delle cose.
Costituiscono un inganno intellettuale per chi le segue. Producono di
conseguenza sempre gravi errori e danni a carico di tutti.
Studentismo,
femminismo, ecologismo catastrofico, animalismo. Siamo già tanto mal
messi a causa delle distorsioni e dei danni prodotti nella vita
quotidiana da tutte queste ideologie.
Ora
vogliono inquinarci anche la sfera sociale della vita sessuale con
il gaysmo. Poveri noi!
Già
perché tutti i politici ideologisti non vanno più in là delle loro
teorizzazioni. A loro basta la presunta assolutezza delle loro
teorie, o, in vero, pseudo teorie ideologiche.
Ipotizzare
quali invece possano essere le conseguenze deleterie sulla vita di
tutti, delle leggi ideologiche che varano, non è cosa che li tange.
Così
è stato per ogni ideologia inventata e poi attuata con provvedimenti
vari legislativi. Mi riferisco alle ideologie odierne. Se ci fosse
stato nel passato un minimo senso critico circa le conseguenti
ricadute di certe teorizzazioni ideologiche si sarebbero escluse,
invece che attuate, determinate riforme e leggi ispirate da
ideologie che poi hanno prodotto e continuano a produrre mali sociali
e anche danni economici a carico della società nel suo complesso.
Peggiori
sono state le ideologie estremistiche, più lontane nel tempo, che
hanno prodotto devastazioni e decine di milioni di morti, come il
nazismo ,il fascismo, il comunismo ed il socialismo.
Senza
le ideologie oggi vivremmo una vita, non dico felice, ma meno
aggravata dalle storture, e dai problemi e dispiaceri generati da
esse.
Le
ideologie apportano anche aggravi e maggiori costi parassitari sulla
spesa pubblica.
Il
peso di tutte queste ideologie si scarica sulle spalle della gente e
si sta aggravando sempre di più con negative ripercussioni in campo
sociale e anche sulle casse dello Stato, pur se non ve ne è
consapevolezza.
Anche
l'erario pubblico ne viene danneggiato con pesantissimi costi .
Questo accade in realtà molto più di quanto non ci si renda conto
perché nessuno ne parla e quindi non ci sono ancora idee chiare né
vi è quindi una presa di coscienza di pubblico dominio in merito.
Ma tutti i giorni paghiamo un conto molto salato.
La
cultura dominante non riesce a rilevare ciò perché è essa stessa
intrisa di ideologie e, allo stesso tempo, è figlia e riproduttrice
di ideologie. Tanto da potersi dire che quella che oggi comunemente
passa per cultura dominante è invece,nella sostanza, più una pseudo
cultura che una vera cultura.
Di
seguito riporto un esempio di come le ideologie danneggiano
la società e l'erario pubblico e non se ne sa niente e non se ne ha
coscienza : lo studentimo.
La
Scuola italiana, studentista da decenni, dà alla nostra
società, gente furba, irrispettosa e poco istruita, a causa della
demagogia dello studentismo.
Ma,
bene inteso, come avviene per tutte le ideologie, in apparenza queste
si presentano al contrario come qualche cosa di buono, di ispirato da
principi sani e positivi.
La
scuola che segue l'ideologia studentista si presenta come bonaria e
favorevole verso gli studenti ed, ovviamente, verso le loro famiglie.
In realtà però nella vera sostanza, è una scuola che diseduca e dà
un basso livello di istruzione.
Da
recente si è avuta notizia che in Italia accumuliamo da soli la
metà di tutta la corruzione europea, per un importo annuo stimato in
60 miliardi di euro.
Verrebbe
da fare una battuta, per quanto amara: E ti credo! Con una scuola
così diseducativa come quella che ci ritroviamo! Dove invece di
educare all'onesto lavoro, al rispetto e alla correttezza, spesso
passa l'esatto contrario.
Credo
si possa convenire che la diseducazione scolastica costituisca una
delle cause fondamentali della corruzione in Italia.
La
Scuola dà un’educazione di base agli studenti riguardo al tema
dell’onestà nel lavoro, se induce gli studenti a studiare tutto
ciò che richiedono i professori, senza farsi degli “sconti”
personali.
La
Scuola dà agli studenti un'educazione effettiva, educazione che si
porteranno con sé per tutta la vita, se promuove solo chi è
rispettoso e studia tutto correttamente. Solo così gli studenti
possono essere educati all'onestà in generale, all'onestà
intellettuale e all'onesto lavoro.
Se
invece promuove chi non studia e non è rispettoso, diviene
diseducativa nei fatti, pur se continua a conservare all'esterno la
pseudo apparenza di una scuola, ovvero, di una istituzione addetta
all'educazione e all'istruzione.
E'
meglio avere dei non diplomati corretti e buoni lavoratori che dei
diplomati furbi, poco professionali e poco istruiti.
Un
giovane che non venga più ammesso a proseguire gli studi per carenze
comportamentali e scarso rendimento scolastico, riceverebbe una
forte e definitiva lezione educativa che se la porterebbe dietro per
tutta la vita. Sarebbe una dura lezione, ma che gioverebbe a lui
stesso e alla società in cui si inserirà come persona adulta e come
lavoratore.
Viceversa,
se si portano fino al diploma giovani che non lo meritano affatto
perché non studiano, fanno i furbi, sono irrispettosi, le
conseguenze sono che si diseducano questi giovani, si dà un cattivo
esempio agli altri studenti, la scuola si dequalifica e la società
si ritroverà poi dei diplomati furbi invece che onesti, di scarsa
professionalità invece che di buona professionalità, di basso
livello di istruzione invece che di buon livello.
C'è
anche chi, per propria scelta, non vuole andare più a scuola dopo
l'età dell'obbligo. A costoro la scuola studentista gli lascia
l'idea di fondo, molto diseducativa, che una Istituzione come la
Scuola è una cosa di poco conto perché si può raggirarla come si
vuole, tanto la si fa sempre franca e si è promossi lo stesso.
L’ideologia
studentista sostiene, di fatto, la tesi che nella Scuola dell'obbligo
si devono promuovere tutti. Nessuno si deve punire con l'espulsione
perché la didattica si svolge all'interno della scuola.
Già!
Ma quando non ne vogliono loro ed ostacolano la didattica a scapito
degli studenti che vorrebbero seguire le lezioni in un clima di
tranquillità? Per questi ragazzi ci vorrebbero altre vie scolastiche
educative alternative, non dovrebbero stare in classe insieme con i
ragazzi che invece vogliono studiare.
Come
stanno le cose oggi, invece escono dalla scuola studentista
dell'obbligo degli ignoranti semi analfabeti, presuntuosi ed
arroganti.
Ciò
a smentire, nei fatti, le teorie pedagogiche, di moda negli anni
settanta e ottanta, del tipo: libera crescita e libera fantasia
creativa dei ragazzi. Nell'ignoranza e nella diseducazione non si
notano sviluppi di fantasie creative, ma invece, insulsaggini e
volgarità.
Questo,
tra l'altro, costituisce anche, insieme ad altri fattori e situazioni
ambientali, uno dei terreni di coltura in cui possono attingere
tutte le mafie.
Infatti
tutti i mafiosi non si rendono conto della loro ignoranza e
pochezza. Pensano invece di essere intelligenti e dei grandi uomini
solo perché sanno capire i loro affari e sono capaci di usare la
violenza per imporre i loro sporchi interessi. Mentre giudicano le
persone oneste come individui insignificanti e di poco conto se
paragonate a loro stessi.
Nelle
classi successive all'obbligo, a volte, si promuovono anche studenti
che non sanno completamente nulla di certe materie, che non hanno
neanche provato a studiarle e nemmeno dimostrato un minimo di buona
volontà. Studenti che, per di più, non hanno neanche altri meriti
particolari né per il comportamento in generale, né per il
rendimento in particolare in altre discipline.
In
altri termini, studenti indisciplinati che si fanno da se stessi
degli sconti sullo studio in tutte le materie e per alcune, in
particolare, si fanno lo sconto del 100%. Quel poco di lavoro che
fanno se lo attaccano alla memoria volatile, per cui, all'indomani
delle verifiche non ne è rimasto più nulla.
Poi,
i Consigli di Classe formati anche ed a maggioranza da professori
studentisti, tra giugno e settembre, non escluso direttamente a
giugno, li promuovono lo stesso, anche con otto o nove in condotta!
Che demagogia diseducativa!
La
percentuale dei bocciati nelle classi iniziali delle superiori può
risultare anche molto alta, intorno al 20% e più. Questo accade
perché alle superiori arrivano anche studenti semi analfabeti e con
una forte diseducazione comportamentale. Ignoranti, arroganti,
presuntuosi che mettono a soqquadro le classi.
I
professori, dal loro canto, non hanno gli strumenti di legge ed il
potere individuale idonei per poterli educare ed anche, a causa di
questo, non riescono a portare avanti la didattica per tutta la
classe come si dovrebbe. Hanno quasi sempre i Presidi contro, che
quasi mai prendono misure educative efficaci. Devono passare
attraverso i Consigli di Classe che, a loro volta possono essere
formati da professori studentisti. I Presidi normalmente sono
allineati alle teorie pedagogiche dominanti. Per cui o sono contro i
professori, rei di non sapere fare bene il proprio lavoro, d o si
limitano alla classica ramanzina. Saranno pure cose importanti, ma
inefficaci nella sostanza. Alla fine dell'anno, con la promozione in
tasca, allo studente non è rimasto nulla della ramanzina o della
lavata di capo.
Per
dare ai professori gli strumenti educativi idonei ed efficaci
potrebbe bastare, per incominciare a dare una svolta, anche solo un
semplice intervento legislativo, a costo zero, che avrebbe però una
ricaduta positiva enorme in termini di benefici sociali ed economici
generali.
Se
si alzasse il livello qualitativo educativo e formativo, a partire
dalle materne, la percentuale dei bocciati calerebbe notevolmente
come accade nei Paesi e nelle Scuole dove si impartisce una giusta
educazione agli studenti di ogni età e a partire dalla prima
infanzia.
Un
breve aneddoto. All'Esame di Stato del 2008 in un Istituto tecnico
industriale statale, vidi personalmente un compito di Italiano,
eseguito da un candidato interno, italiano figlio di italiani, in cui
nell'intestazione, a lettere maiuscole, c'era scritto Esame di
“Statto” con due ti!
La
professoressa, commissaria esterna di Italiano, non se ne stupì più
di tanto. La cosa non fece scandalo e passò senza alcun rilievo
particolare. Il candidato, dall'atteggiamento e dallo sguardo tipico
dei furbetti, che non eccelleva in alcuna materia, fu diplomato senza
avere nemmeno almeno qualche merito particolare per altri aspetti.
Fu
un diploma dato, fra i tanti che si danno in Italia, per causa ed
effetto dell'ideologia e della demagogia studentista. In una Scuola
non studentista non sarebbe nemmeno ipotizzabile che un candidato
arrivi all'Esame di Stato con una impreparazione di quel tipo nella
lingua madre.
Bisogna
prendere atto di quanto possa essere basso il livello medio
educativo formativo e dell'istruzione dei nostri diplomati. E di
quali e quante possano essere poi le ricadute negative nel mondo del
lavoro ed in campo sociale con diplomati di così baso livello
educativo formativo e dell'istruzione.
La
conseguenza è che poi questi giovani, quando entrano nel mondo del
lavoro, si portano dentro la convinzione profonda che conviene fare i
furbi, in generale, e scansare le fatiche del lavoro, in particolare.
Danno male esempio anche a chi vuole essere un buon lavoratore e, in
certi casi, riescono a guastare la situazione lavorativa, nel suo
complesso, nei posti di lavoro. Sarà anche una parte minoritaria, ma
gli effetti che riesce a produrre ci sono e sono anche pesanti.
Nell'ipotesi
che facciano invece i lavoratori autonomi o gli imprenditori è
immaginabile di cosa potrebbero essere capaci di fare di lecito e di
positivo per l'economia, ma purtroppo anche facilmente di illecito e
di dannoso a scapito di tutti.
Così
loro stessi divengono vittime di una scuola diseducativa. La società
ne paga i vari costi apportati da lavoratori che non fanno o fanno
male il loro lavoro, a cui si sommano i costi delle fregature e
ruberie, e della corruzione organizzata dai furbi di ogni tipo.
La
scuola studentista, cioè demagogica e diseducativa, è come un campo
seminato ma infestato dalle male erbe: non può dare buoni frutti, ma
solo poca produzione e di scarsa qualità.
Bene
inteso, ufficialmente la nostra Scuola, nella sua funzione più
intrinseca ed importante, cioè quella educativa formativa e per
l'istruzione, non è messa in discussione da nessuno.
Si
vede che a tutti va bene così come è. Salvo qualche politico che
dice, per la verità molto tiepidamente e sporadicamente, di volere
introdurre il principio del “merito” nella nostra Scuola.
Merito
che oggi, con l'attuale Governo, sembra che si tradurrebbe a carico
degli insegnanti, e non il “merito” scolastico quale mezzo
educativo e di selezione degli studenti.
E
dire che per un cambiamento di base della Scuola basterebbero, in
parte, dei provvedimenti a costo zero!*
Andando
in altro campo, in quello delle ideologie sui temi dell'economia.
L'ideologia
estremistica del liberismo finanziario ha già causato, negli
ultimi anni, pesanti contraccolpi quasi mortali per l'economia
dell’intero Occidente capitalistico.
Gli
attuali deboli segnali di ripresa non ci possono rassicurare per il
futuro e,soprattutto, non ci danno garanzie riguardo al rischio di
altri possibili cicloni speculativi nel mondo della finanza con
devastanti ripercussioni sull'economia reale.
Nulla
si sta dicendo né tanto meno facendo in concreto a livello
internazionale e soprattutto da parte degli Stati più potenti, per
correggere le profonde storture nelle impostazioni e nei regolamenti
attuali del mondo borsistico finanziario bancario, generate
dall'ideologia del liberalismo estremistico*.
E
dire che nell'impostazione originaria alla base della creazione delle
banche e della borsa valori c'erano buone e positive intenzioni ed
idee.
Poi
però invece le cose, in generale, sembra che vadano sempre storte.
Ciò perché chi gestisce di fatto il potere, nel chiuso delle stanze
dei bottoni, come si diceva in passato, fa le cose in pratica come
più convengono a determinate categorie di persone, quelle che oggi
si chiamano le lobby. Per tutti gli altri, per il popolo di cui tutti
siamo parte, c'è quello che resta e che ne consegue.
Ritornando
a Ban Ki Moon e alle lobby gay. La solidarietà data a chi propone
cose o cause sbagliate è sempre mal riposta, e chi la dà diviene
complice e corresponsabile di tutti i danni che ne conseguono.
L'ideologia
solidaristica, per definizione, corrisponde proprio ad una pseudo
solidarietà che in apparenza può sembrare positiva, ma che in
realtà risulta essere perfino una leva di peggioramento di cose
sbagliate e dannose. Tanto più se il solidarismo è riposto su
ideologie che possono compromettere i destini dell'intera umanità.
La
presunta parità di diritti, ipotizzata dalle ideologie
dell'egualitarismo paritario e del solidarismo, su questo tema, in
pratica, si tradurrebbe nel favorire la diffusione e l'induzione alla
bisessualità e alla omosessualità, ossia alle deviazioni sessuali.
Riguardo
a ciò, è prevedibile, che le ricadute sarebbero nefaste per la
società nel suo complesso e soprattutto per i più giovani in
particolare.
Il
paradigma dei mutanti gay e dei loro sostenitori ed epigoni,
sembrerebbe essere il seguente.
I
sessi sono più di due e tutti di pari dignità ed importanza, ergo,
si deve creare il riconoscimento ed il diritto ufficiale di altri
sessi (sarebbero forse una mezza dozzina o più in totale?), e il
diritto ai matrimoni gay. E guai a chi è contrario ( leggi
repressive contro gli “omofobi”).
Di
conseguenza la società dovrebbe essere costituita da famiglie con
tutti i tipi di accoppiamenti e, bene inteso, in questo quadretto
idilliaco, saremmo poi tutti felici e contenti in un mondo migliore e
più giusto!
Già
perché, in ironia fantascientifica, si direbbe che le coppie gay
generano da sole i bambini così come avviene in natura per le coppie
normali formate da un uomo ed una donna.
Queste
persone sfortunate ( e/o viziose, o malate, o mutanti ), omosessuali
o bisessuali, evidentemente sentono dentro di loro attrazione
sessuale verso persone dello stesso sesso. Ipotizzano forse questo
anche come vero amore. Pensano che se questo esiste in loro allora è
una cosa normale ed addirittura, poiché si tratterebbe di un
sentimento nobile come l'amore, anche di una cosa bella e positiva.
Il
sempiterno errore di noi umani. Cioè di credere in automatico che il
proprio ego ed il proprio egoismo hanno sempre ragione. Per cui ci
allineiamo ed attestiamo su posizioni che sovente sono invece
sbagliate e contraddittorie.
Purtroppo
per i gay, in natura le cose stanno diversamente. E loro, invece di
sperare nella possibilità della risoluzione di questo problema
attraverso la ricerca scientifica, come vorrebbe il buon senso,
vorrebbero risolversi il problema da se stessi stravolgendo le leggi
naturali sui sessi e sulla famiglia secondo le loro voglie e i loro
agi egoistici.
Quanta
improntitudine, quanto egoismo presuntuoso e pericoloso!
A
mio giudizio, noi tutti del genere umano conosciamo solo una minima
parte di ciò che sarebbe importante conoscere dell'Universo nel suo
complesso e di noi stessi ivi inclusi. Ciò che ignoriamo è
moltissimo e di gran lunga maggiore di ciò che conosciamo.
La
summa di tutte le scienze e delle tecnologie che possediamo è ancora
molto lontana dal livello in cui dovremmo essere per poterci dire
conoscitori di noi stessi e dell'Universo. A partire dalla nostra
stessa essenza e dalla nostra storia, e dal pianeta su cui viviamo e
che diciamo, forse presuntuosamente, essere il nostro.
Dovremmo
tutti immergerci in un profondo bagno di umiltà che, allo stesso
tempo, dovrebbe avere doppia funzione, di autocritica catartica da un
lato e, dall'altro, di spinta e di nuova motivazione alle ricerche
in campo scientifico, nel cammino verso nuove e più avanzate civiltà
sociali e politiche.
L'Occidente
capitalistico si auto valuta e si glorifica come il più avanzato sul
piano delle conoscenze, e su quello delle libertà e dei diritti
civili. In realtà, a mio giudizio, manchiamo molto sui due piani.
Le
lobby gay, che rappresentano solo una minoranza di persone
sfortunate, ma smaniose di potere ed autoaffermazione per le proprie
recondite o manifeste voglie, molto presuntuosamente vorrebbero
stravolgere la natura proponendo una società barbarica basata, di
fatto, sull'elegia delle deviazioni sessuali e sull'invenzione di
presunti diritti a formare coppie mono sessuali.
Ma
queste posizioni cozzano fortemente contro la natura perché i sessi
naturali sono due, altra cosa sono le deviazioni sessuali. La
famiglia naturale è quella formata da un coppia che potenzialmente
può generare figli, cioè da un uomo ed una donna.
Chi
si cimenta a voler stravolgere le cose fondamentali della natura è
destinato al fallimento e a fracassarsi contro una forza immensamente
più potente e più grande di tutti gli uomini del mondo, cioè la
forza della natura stessa.
Figuriamoci
di una piccola minoranza come quella dei gay che vorrebbe
rimescolare la natura della specie umana, su questioni così
fondamentali come quella della definizione dei sessi e della
formazione delle famiglie.
La
cosa più brutta in questa vicenda è che nel contempo costoro
creano devastanti danni sociali e tribolazioni per tanta gente e,
soprattutto con le adozioni che vorrebbero, per bambini che non
hanno nessuna colpa ma solo la sfortuna di non avere i genitori. Così
su di questi bambini si aggiungerebbe la mala sorte alla sfortuna!
Le
lobby gay, pur essendo destinate ad un misero quanto devastante
fallimento, proseguono pervicacemente sulla strada sbagliata della
presunta capacità di rovesciare, col potere politico e con le leggi,
cose fondamentali della natura.
Stanno
guadagnando però sempre più terreno nei Paesi dell'area
occidentale. Tanto da riuscire a strumentalizzare, con i loro
sostenitori ed epigoni, lo spettacolo di inaugurazione delle
olimpiadi di Sochi, e a farne una occasione mondiale di loro
propaganda sotto l'egida dei diritti civili, per la verità presunti
e inventati da loro stessi.
Ci
hanno guastato anche quello che doveva essere un piacere ed una
occasione di distensione e tranquillità per il mondo intero!
In
questo Ban Ki Moon ha fatto già la sua parte con quella improvvida
dichiarazione prima dell'apertura delle olimpiadi.
Il
Presidente USA non ha presenziato alla cerimonia inaugurale delle
olimpiadi perché contrario alla politica della Russia riguardo ai
gay. Secondo notizie giornalistiche, gli USA a Sochi dovevano essere
rappresentati da una nota esponente lesbica ** . Mi sfugge
se poi le cose sono andate così di fatto.
Una
conseguenza politica, di questa scelta ideologica del Presidente USA,
è stata che ha lasciato al Presidente cinese il posto indiscusso di
leader numero uno internazionale quale ospite in quella ribalta
mondiale quale è stata l'apertura dei giochi olimpici a Sochi in
Russia.
I
Presidenti della Francia e della Germania non hanno partecipato,
anche loro, all'apertura delle olimpiadi per ribadire la loro critica
alle leggi russe in materia. Leggi che poi, in realtà, sono ispirate
dalla esigenza di difendere la società nel suo complesso e
soprattutto i minorenni da quello che chiamerei il pericolo del “
contagio del vizio delle deviazioni sessuali”, da un lato, e
dall’altro di difesa dei bambini dalle adozioni gay.
Gli
atleti della Germania hanno sfilato ostentatamente con una divisa con
i colori simbolici dell’arcobaleno scelti dai gay per le loro
bandiere. Già perché le lobby gay si sono impossessate, a loro uso
e propaganda, di una cosa della natura che è di tutti: l'arcobaleno
con i suoi colori. Una cosa tanto naturale quanto bella da vedersi
utilizzata ingannevolmente da costoro. Che tristezza!
Positiva
invece la dichiarazione del presidente del CONI Pescante, di lasciare
fuori dai giochi olimpici questo tipo di questioni.
Riguardo
al Presidente degli USA, in particolare, si pone anche una
questione di democrazia. Mi riferisco alla vicenda della così
detta Proposition 8 *.
Ovvero,
se vale di più il pronunciamento popolare, riguardo ai matrimoni
gay, nel Referendum del 2008 nello Stato della California. Oppure il
successivo ricorso che fecero le lobby gay dopo avere perso questo
Referendum, nella loro più grande roccaforte.
Le
lobby gay non accettarono il responso democratico delle urne. Si
appellarono ad un Tribunale di Los Angeles che, a sua volta,
contraddicendo la sentenza della Corte Suprema della California che
aveva dichiarato legittimo il Referendum, diede ragione ai gaysti
sui loro presunti diritti di eguaglianza a formare famiglia e a
contrarre matrimonio fra persone dello stesso sesso, affermando
invece l'illegittimità del Referendum in quanto lesivo, a suo
giudizio, del principio di uguaglianza.
Per
la verità il diritto al matrimonio se lo sono inventato da se stessi
perchè non è mai esistito.
Guarda
fino a dove arriva la pervicacia di queste persone: perdono il
referendum e poi, di fronte alla sconfitta delle urne, ricorrono in
Tribunale. Per costoro il pronunciamento democratico della
maggioranza non conta se non è di loro gradimento. Quindi per
quelle lobby gay, la democrazia è una cosa del tipo che se gli
conviene va bene, se non gli conviene si passa alla ricerca di un
Tribunale, possibilmente compiacente nei loro confronti.
Un
Presidente scavalca di fatto, per ideologia gaysta, un pronunciamento
popolare referendario. Un Tribunale emette una sentenza ideologica e
contraria al deliberato della Corte Suprema del suo Stato, dicendo in
sostanza, che i matrimoni gay sono legali e che quindi,
implicitamente, l'ordine naturale delle cose si può stravolgere con
delle leggi dettate dalle voglie dei gay. Che situazione!
Questa
pagina di storia non segna certo una vittoria della democrazia
sull'ideologia ma, purtroppo, il viceversa. La stessa cosa potrebbe
dirsi del pronunciamento dell'Alta Corte USA emesso l'anno scorso a
favore delle lobby gay.
I
politici e gli Stati che hanno già legiferato sui matrimoni o le
unioni gay, non risulta che si siano sentiti in dovere, per lo meno,
di consultare direttamente il popolo viste le pesanti ricadute sulla
vita di tutta la gente. Pur se comunque la questione della
definizione dei sessi e dei matrimoni omosessuali non sarebbe affatto
nemmeno argomento di referendum. Il solo parlarne dovrebbe già
essere fuori dalla logica e dal buon senso. Ma le cose oggi camminano
capovolte.
Quello
che invece, secondo buon senso, si dovrebbe fare, sarebbe la
promozione della ricerca scientifica al fine di trovare il modo per
poter risolvere questo problema a tutti gli omosessuali che ne
farebbero richiesta. Questo sarebbe buon senso e logica, non gli
stravolgimenti contro natura che propongono le lobby gay, i loro
epigoni e tutti i politici che stanno dalla loro parte.
Invece
a tutti quei politici che hanno legiferato pro matrimoni gay, gli
sono bastate le loro ideologie dell'egualitarismo paritario e del
solidarismo per sentirsi sicuri e pronti a varare quelle leggi
barbare e di mutazione della natura sociale.
Quanta
stoltezza, quanta incapacità di previsione delle sicure e disastrose
conseguenze sociali!
Se
queste leggi non verranno cancellate presto si imbruttiranno sempre
di più le società nel tempo e non si sa a quali mutamenti di
civiltà e anche possibili mutamenti biogenetici si potrebbe andare
incontro.
Riguardo
a questo aspetto, in particolare, è singolare che determinati
politici inorridiscano all’idea che possano circolare e consumarsi,
ad esempio, i pomodori geneticamente modificati con la buccia più
resistente. Mentre non fanno una piega, anzi sostengono le politiche
sulla gayzzazione. Queste si, che costituiscono un rischio vero e
diretto di mutazione genetica per la razza umana.
Un
indizio del rischio di mutazioni genetiche e di possibili cambi della
natura umana, lo ha fornito proprio uno scienziato americano gay.
Questi, intervistato, ha dichiarato di avere una ghiandola cerebrale
più piccola rispetto a quella degli uomini e di una misura
all'incirca come quella delle donne.
Chi
recide le proprie radici non sa dove andrà a finire.
Non
siamo più ai tempi in cui i gay inscenavano solo le carnevalate
delle sfilate irrispettose dei gay-pride alle quali non facevamo
nemmeno caso.
Oggi
siamo alle leggi sui matrimoni omosessuali e alle leggi repressive
contro la cosiddetta “omofobia”.
Omofobia,
questa parola rappresenta, allo stesso tempo, una doppia
contraddizione, cioè è un paralogismo ed anche una parola errata
etimologicamente*.
I
politici che vorrebbero queste leggi sembra che non si rendano
nemmeno conto che con l' “omofobia” si introdurrebbe, di fatto e
per legge, un reato di opinione.
E
dei principi di libera manifestazione del proprio pensiero, quando
questo sia legittimo, cosa ne è rimasto?
Invece,
per contro, il pensiero delle lobby gay gode di corsie privilegiate
e raccomandate presso tutti i media, quelli di Stato inclusi, come
ad esempio la RAI in Italia.
La
RAI ha preso di petto la campagna propagandistica pro gayzzazione,
passando sopra la testa della gente, come se essa fosse del tutto
privata o un organo di partito. Invece, è noto, che la RAI incassa
il canone pagato da tutti, un miliardo e settecento milioni all'anno,
e ripiana i suoi passivi con i soldi dello Stato, quest'anno 244
milioni.
Fanno
propaganda ed apologia e, di fatto e di conseguenza, anche il
lavaggio del cervello alla gente che gli paga pure il canone.
Guarda
dove siamo arrivati! Si capovolgono completamente i valori e le
parti.
Elogi
e porte aperte per i gaysti che vogliono andare contro natura e
invece, carcere, proposto con le leggi sulla “omofobia”, per chi
vuole difendere e salvaguardare la natura della specie umana per
quanto concerne la definizione dei suoi sessi e la composizione delle
famiglie!
Riguardo
all'importante ruolo che hanno i media, e la comunicazione in
generale, nel mondo di oggi per ciò che concerne l'orientamento
dell'opinione pubblica, credo si dovrebbero ripensare e cambiare le
basi attuali legislative e regolamentari al fine di dare maggiore
garanzia di libertà e democrazia al popolo.
Oggi
si potrebbero migliorare ed aumentare le garanzie di libertà e
democrazia riguardo al potere dei media nel campo della comunicazione
e dell'informazione in generale, nel giornalismo come nella
produzione di ogni tipo di spettacoli televisivi, cinematografici ed
altro.
I
nuovi strumenti informatici telematici di cui disponiamo oggi a
livello di massa potrebbero costituire, in questo, un valido mezzo di
controllo immediato libero e democratico di base sulle comunicazioni
date. La consultazione democratica si potrebbe attuare con continuità
e sempre con canali telematici appositamente costituiti, controllati
e garantiti ufficialmente dal potere statale.
Lo
stesso strumento potrebbe essere impiegato anche a priori, cioè
prima di prendere la decisione se dare corso o meno, a campagne
tematiche, che poi diventano, di fato, non solo di informazione ma
anche di orientamento della gente, su certe questioni di grande
rilevanza ed importanza sociale.
Non
la censura di Stato, ma la consultazione libera e democratica
popolare.
Così
ad esempio si sarebbe dovuto procedere prima di avviare la campagna,
già in atto, pro gaysmo decisa invece in modo unilaterale e al
vertice dai media e dalla RAI, con i politici, dal loro canto,
consenzienti.
Su
una questione di rilevanza sociale come questa si sarebbe dovuto
promuovere in merito un pubblico dibattito, libero, regolamentato e
controllato. Poi consultare democraticamente e direttamente il
popolo con i nuovi strumenti informatici. Quindi,in base all'esito
della consultazione, o archiviare il tutto oppure procedere con il
via libera ai media e ai giornalisti che si dovrebbero però prima
dichiarare ufficialmente a favore di quale parte stanno.
Diverso
invece per gli organi di partito o per quelli dichiaratamente
politici che possono continuare a decidere autonomamente la loro
linea politica e le loro campagne in tutti i campi come avviene oggi.
Se
le cose non verranno cambiate in tal senso, secondo l’ipotesi sopra
esposta a grandi linee, si resterebbe in una situazione arretrata, in
campo politico sociale e culturale, rispetto agli strumenti
elettronici di comunicazione che le nuove tecnologie ci stanno
fornendo già oggi.
La
democrazia resterebbe ingessata nelle forme attuali e non al passo
coi tempi. La libertà, la libera circolazione del pensiero
legalmente espresso dal popolo, rimarrebbe limitata nelle forme
ancora attuali che sono più facilmente accessibili dalle varie
grandi lobby esistenti in tutti i campi.
Ferme
restando le cose come sono oggi, continuerebbero a verificarsi abusi
di potere da parte della politica e dei media a danno della società
e del popolo.
Così,
ad esempio, il TG1, come se fosse un organo di partito, ha dato ampio
spazio, e poi anche replica, al calciatore del Cagliari Daniele
Dessena riguardo alle sue azioni di propaganda gaysta che sta
svolgendo.
La
RAI , con l’appoggio della politica, è, con ogni evidenza,
sostenitrice e grande propagandista di tutte le ideologie, gaysmo
compreso.
Questa
brava persona, quale appare sia, Daniele Dessena ha dichiarato che,
secondo lui, ognuno è libero di scegliersi la vita che vuole. Poi,
sempre sul TG1 e con l'appoggio della stessa testata , ha avuto
spazio, in seguito, per contro attaccare i suoi contestatori allo
stadio dandogli degli “ ignoranti”.
Faccio
presente e ricordo a Dossena, ma soprattutto alla RAI, che la libertà
di ognuno finisce dove inizia quella degli altri.
La
libertà diventa libertinaggio quando va a limitare o ledere quella
degli altri. Non si è liberi di infastidire, provocare o
rappresentare pericoli per gli altri.
Il
gaysmo rappresenta anche pericoli per la salute sociale.
Il
fatto che l' OMS abbia cancellato l'omosessualità dall'elenco delle
malattie (una cancellazione su motivazione scientifica o ideologica?
Libera o raccomandata?), non ci dà affatto garanzie sui rischi di
una maggiore diffusione del vizio delle deviazioni sessuali e di
mutazioni biogenetiche, che potrebbero derivare da leggi che
equiparano le coppie gay ed ufficializzano il terzo sesso.
E'
come per tutti i vizi in generale. Questi trovano tanto più
diffusione quante più sono le occasioni di venirci a contatto. Ancor
peggio se i vizi vengono invece riconosciuti ufficialmente come una
cosa normale.
Le
pratiche omosessuali o sono un vizio o una malattia o entrambe le
cose. La loro diffusione e, peggio, ufficializzazione, può anche
essere causa di mutazioni biogenetiche per il genere umano.
L'Occidente
capitalistico, invertendo storicamente le parti a proprio svantaggio,
sta diventando quello che il Presidente Reagan aveva detto della ex
Unione Sovietica quando l'aveva definita come il “Regno del Male”.
L'Occidente
è particolarmente impregnato di tante ideologie, gaysmo incluso,
molto di più rispetto ad altre aree geo politiche mondiali.
Per
altro. Riguardo ad aspetti economici finanziari, l'Occidente, a causa
dell'affarismo speculativo della sua grande finanza, è stato, nel
2011, in bilico e sull'orlo della catastrofe economica finanziaria,
col rischio, per effetto domino, di coinvolgere e compromettere tutta
l'economia su scala planetaria.
A
causa delle sue diffuse ideologie in campo sociale, come in campo
economico, l'Occidente, se non correggerà tutte queste distorsioni e
le contraddizioni che nutre nel suo seno, potrebbe diventare esso il
così detto “Regno del Male”, di reaganiana memoria, per i
pericoli che può rappresentare per la stabilità politica ed
economica di tutto il pianeta.
Se
l'Occidente capitalistico non si libererà al più presto di tutte le
zavorre ideologiche di tutti i tipi e in tutti i campi, rischia
seriamente un tracollo sociale ed economico di proporzioni storiche
epocali.
Le
classi politiche al potere sembrano al contrario volere ulteriormente
peggiorare, invece che correggere, la situazione con altre ideologie
come quella odierna del gaysmo.
In
Svezia è stata abolita per legge nella lingua ufficiale la
distinzione tra genere maschile e femminile. Hanno almeno consultato
prima con un referendum il popolo? Non ho notizie al riguardo.
In
Germania era stato annunciato che da novembre del 2013 si doveva
istituire, per unilaterale decisione al vertice del potere politico,
all'anagrafe il terzo sesso. Anche su questo hanno almeno consultato
prima con un referendum il popolo? Non ho notizie al riguardo.
E'
apparsa la notizia che il Comune di Milano, per unilaterale
decisione assunta al vertice dal potere politico, ha fatto divieto,
nei suoi asili, di usare le parole mamma e papà e di sostituirle con
la parola unica di genitore. Su questo hanno almeno consultato prima
con un referendum il popolo? Non ho notizie al riguardo.
Il
Comune di Torino da parte sua e su decisione al vertice, come altri
comuni all'estero, si è auto dichiarato ufficialmente amico dei gay
e delle coppie gay. Questi sono considerati ufficialmente come i ben
venuti e graditi anche per il turismo.
Per
cui, le persone e le coppie normali si accontentino di essere accolti
come gente comune di nessun rilievo e merito particolare. Mentre ai
gay, per i loro alti meriti e la loro grande importanza, è riservata
una particolare buona accoglienza!
A
mio giudizio il Comune di Torino forse farebbe meglio a ridurre le
sue altissime tasse comunali. Ad esempio l'ex IMU risultava, unica in
Italia, a 4 cifre, da dati pubblicati dal Corriere della Sera.
La
politica pro gaysmo e la pseudo cultura che la sostiene, stanno
innescando un meccanismo che può portare verso mutazioni sociali con
conseguenti e possibili mutazioni anche biogenetiche sessuali sulla
razza umana.
Credo
che sia importante per l’umanità intera disinnescare le bombe
sociali che i mutanti gay con i loro sostenitori ed i gaysti stanno
disseminando in tutto il mondo con l’appoggio di alte cariche
mondiali, gayste anche loro.
La
grande questione che abbiamo di fronte è che, in particolar modo
nell' Occidente, da decenni è operante una spirale avvolgente e
soffocante fatta di tante e diverse ideologie in campo sociale, tutte
aventi una radice di bassa cultura decadentistica e di altre
ideologie in campo finanziario e bancario.
Le
classi politiche dirigenti attuali sono favorevoli, invece che
contrarie, a queste ideologie. I rischi che corriamo a breve e medio
termine sono grandi e gravi. A lungo termine invece queste ideologie
e questa politica saranno spazzate via di sicuro, ma a quale prezzo?
Attualmente
i maggiori leader e i maggiori Paesi dell'Occidente capitalistico
continuano sulle loro vecchie politiche e sembra che non vedano a
quali grandi rischi fanno andare incontro interi popoli. Forse non
hanno ancora realizzato che l'Occidente è già sulla strada del
ridimensionamento e che le ideologie, che loro stessi coltivano,
rischiano di farlo affondare.
Le
civiltà implodono sotto i fardelli e i macigni delle loro stesse
contraddizioni.
I
maggiori politici dell'Occidente, per altro, sembra che sottovalutino
che l'Occidente sia già in discesa, nei confronti di altri Paesi che
invece salgono, nella scala dell'importanza mondiale.
Siamo
in una fase di confronto e di possibili cambiamenti di gerarchia ed
importanza fra culture, economie e potenze storicamente diverse tra
loro.
Motivo
in più che dovrebbe consigliare ai politici dell'Occidente di
ravvedersi, di correggere certe impostazioni invece che peggiorarle.
Di scegliere una via di moderazione invece che l'estremismo
ideologico. Di rapportarsi con maggiore equilibrio con gli altri
Paesi delle altre aree mondiali.
Sarebbe
importante per le sorti dell'umanità presente e futura, che tutti i
politici del mondo e tutti i poteri forti che ci sono, imbocchino
un'altra strada, un'altra mentalità, un'altra cultura dei rapporti
fra uomini e tra popoli.
Si
potrebbe chiamarla quella della globalizzazione
progressista, nell'interesse
vero di tutti e di tutti i popoli.
Per
noi, che viviamo nel presente questo periodo storico, è importante e
doveroso difendere la gioventù e la società nel suo complesso, da
questi ideologisti e dalla barbarie che rappresentano.
Necessita
un'altra prospettiva e una nuova speranza per tutto l' Occidente.
Si
deve promuovere una nuova politica sociale ed economica, una nuova
cultura neoilluminista* progressista per salvare l’umanità
dalle barbarie neoscurantiste regressive di tutte le ideologie e dei
loro sostenitori ed epigoni.
E'
diventato indispensabile per le nostre sorti creare un nuovo
movimento e/o un nuovo partito.
Post
scriptum.
Nell'attuale
crisi internazionale in Crimea, le posizioni politiche fortemente
critiche assunte dal Presidente USA e dal Presidente dell'ONU in
occasione delle olimpiadi di Sochi riguardo al tema dei diritti
civili in Russia, credo non abbiano giovato alla distensione dei
rapporti politici, in generale, e in questa congiuntura dell'Ucraina
in particolare.
Si
riprende a parlare di clima da guerra fredda. Chiusa ed archiviata la
ex Unione Sovietica, sembra che l'Occidente capitalistico voglia
continuare ad attaccare la Russia sul tema dei diritti civili. Tra
l'altro contraddittoriamente perché, a mio avviso, è forse più
l'Occidente a non avere in tema tutte le carte in regola a causa
delle sue ideologie estremistiche. Mentre l'attuale classe politica
al potere in Russia da tempo si è messa giustamente alle spalle il
comunismo e segue la democrazia.
L'Occidente
si schiera strumentalmente con quelle povere ragazze fuori di testa
che inscenano spogliarelli pubblici, che vanno a protestare nelle
Chiese russe suonando il rock provocatoriamente, e dà ragione a
quelle squilibrate pur di criticare il Governo russo.
L'Occidente
ha appoggiato la ex leader ucraina Timoshenko definendola
prigioniera politica quando invece era stata arrestata perché aveva
rubato milioni di dollari al suo già povero Paese.
Pericolosi
certi giornalisti che vorrebbero l'Occidente più duro, più
determinato e, sembrerebbe, anche più aggressivo.
Credo
che dia più lustro, e cioè che faccia più neoilluminismo,
privilegiare le cose che uniscono invece che quelle che dividono. Una
politica della globalizzazione progressista dovrebbe seguire questa
impostazione e le linee conseguenti.
In
generale non va bene tenere un occhio aperto ed uno chiuso. Ovvero,
quando si è pronti a sostenere solo chi e cosa sta dalla propria
parte e non si vogliono vedere anche le ragioni degli altri.
Se
vogliamo essere coerenti con i principi ed obbiettivi nel giudicare,
dovremmo tenere anche presente che oggi, in Ucraina ed in Crimea,
siamo di fronte ad un colpo di Stato da un lato, e ad un referendum
con un esito plebiscitario, dall'altro lato. E di fronte a precedenti
ed a trattati della storia recente e lontana.
Per
altro, ricordiamoci, ad esempio, dei passaggi storici di quando gli
USA accettarono l'annessione delle isole Hawaii nel 1959. Facciamo i
paragoni con gli avvenimenti odierni in Crimea. Lì fu tutto in linea
con i principi della democrazia? Fu tutto ineccepibile sul piano
formale giuridico e politico internazionale?
Positiva
la posizione di tutti i Capi di Stato, Presidente cinese in testa,
che hanno invitato le parti alla distensione ed alla moderazione.
Alle
classi politiche servirebbe più lungimiranza e più obbiettività
nell'interesse reciproco del bene comune e della pace.
Sarebbe
auspicabile, per le sorti e nell'interesse di tutta la popolazione
mondiale, che l'Occidente capitalistico abbia al potere politico
delle altre classi dirigenti non estremistiche ed ideologiste come
quelle attuali, ma più moderate e più giuste.
Torino,
22/03/2014 prof. G. Pappalardo
*Vedere
neoilluminismo.blogspot.it per approfondimenti e argomenti
correlati.
**
L' Espresso n° 5 del 06/02/2014
APPENDICE
- San Paolo. Lettera ai Romani, versetti 26 – 32.
- Platone. La sete di libertà.
San
Paolo. (1° secolo d. C.) Perciò Dio li ha
abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato
l'uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche
gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono
infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo
uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata
ricompensa del proprio traviamento. 28 Siccome non si sono curati di
conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente
perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di
ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di
omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori,
maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi,
ingegnosi del male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza
affetti naturali, spietati.32 Essi, pur conoscendo che secondo i
decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non
soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
Platone.
(
4° secolo a. C.) Quando un popolo,
divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei
coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo,
accade che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più
esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si
dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo
senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare
il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non
osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i
giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei
vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai
giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi
è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si
sviluppa una mala pianta: la tirannia.