MOVIMENTI OMOSESSUALI
ED INCIVILTA
La sentenza di
mercoledì scorso 26/6/13 della Corte
Suprema degli USA, con 5 contro 4, ha dichiarato anticostituzionale la legge
detta DOMA, fatta nel 1996 sotto il Governo di Bill Clinton, che ammetteva
solo i matrimoni tra un uomo ed una donna. Nel contempo hanno di fatto riconosciuta
valida la sentenza del Tribunale di Los Angeles del 2010 , che aveva abrogato
un referendum popolare vinto nel 2008, il “ Proposition 8 “ , che non ammetteva le nozze gay. Hanno così tolto due ostacoli sulla strada dei matrimoni
fra omosessuali negli States. Credo sia una sentenza tanto sbagliata sul piano
giuridico e del diritto, che su quello del principio di uguaglianza. Hanno scambiato
il vero principio di uguaglianza con quello ideologico di egualitarismo, ed hanno
accettato di fatto il diritto di
matrimonio fra omosessuali che non è mai esistito in nessuna Carta Costituzionale o altri fonti del diritto,
al mondo moderno. Si tratta di sentenze molto negative perché si è lasciato ad
un qualsiasi Tribunale statale della
California la possibilità di bocciare un referendum popolare , il Proposition 8 , in cui tutti si erano potuti
esprimere democraticamente e che era stato poi anche validato dalla Corte
Suprema della California nel 2009. Restano dubbi ed ombre su queste sentenze.
Ma la questione è molto più grave
perché potrebbe avere delle gravi ricadute sul piano sociale, civile, culturale
e forse anche biogenetico per le future generazioni, non soltanto in America ma anche nei Paesi
dell’area occidentale come l’Italia, che seguono l’influenza culturale, o
purtroppo in certi casi pseudo culturale, di quel grande Paese .
Sarebbe sbagliato pensare che tutti potremmo vivere
felici e contenti con i “ nostri fratelli e sorelle omosessuali “ in una società con tre tipi di matrimoni ed
almeno una mezza dozzina di sessi ufficiali. Mentre, per inciso e non
indifferente, ai nostri confini vi sono altre civiltà, affatto minoritarie e
secondarie, come quella cinese, indiana, russa, araba che ci giudicherebbero, e
a ragione, come un mondo di pervertiti. Infatti sono da attendersi dalle
potenti lobbie omosessuali delle forti campagne propagandistiche, che oltre al
loro agire diffuso e quotidiano, sono tese a spingerci tutti verso la pratica
omosessuale o bisessuale. Vedi ad esempio lo spot che aveva fatto IKEA, ed
altri più o meno malcelati. Anche Papa Francesco ha detto di recente, parlando
della corruzione nel Vaticano in una
riunione riservata, che vi è una lobbie di cardinali gay. Le potenti lobbie
omosessuali, a livello internazionale, hanno avuto anche la forza di fare
togliere la omosessualità come malattia dalla Organizzazione Mondiale della
Sanità. Resta però nella testa di tutta la gente che l’omosessualità, come minimo, è una anomalia ed una deviazione sessuale.
Anche tra gli eterosessuali vi sono componenti che
gli danno man forte nella loro falsa
causa sotto il pretesto e l’egida di un mal inteso e presunto principio di
uguaglianza, in realtà ideologia estremistica egualitaristica, e di lotta
contro l’intolleranza e la discriminazione. Il mondo giornalistico occidentale,
ed in Italia in particolare, è molto schierato pro omosessuali. Idem ( doppia
coincidenza con la ex ministra!) il mondo dell’arte e dello spettacolo. E’ stato singolare e stucchevole che alla fine della partita di calcio Israele-Italia
under 21 del 8/6/13, per altro vinta
dall’Italia con un bel gioco, durante la trasmissione di commenti post partita,
la RAI nel mezzo della trasmissione, ha fatto inserire dal giornalista
conduttore la registrazione del gay
pride che si era svolto lì in Israele. Cosa centrava in quel contesto sportivo calcistico
internazionale quel filmato sul gay pride? Da un lato si potrebbe dire come i cavoli
a merenda. Ma purtroppo, da altro canto, si deve prendere atto invece che vi è già in
corso una campagna di massa di lavaggio del cervello per implementarci nella testa l’idea di fondo che ciò che riguarda gli
omosessuali è o.k. e che chi si oppone è “omofobo” . Questo neologismo, errato
anche dal punto di vista linguistico etimologico, l’hanno inventato per dirci
falsamente che la giusta e naturale repulsione che abbiamo verso le pratiche e le
ostentazioni provocatorie omosessuali, sarebbe da considerarsi invece, secondo
loro, come retaggio di una cultura retrograda, anti egualitaria, intollerante, sbagliata e
quindi da battere e mettere al bando. Anche con richieste di leggi specifiche
che prevedano inasprimenti di pena ad hoc. Così se malauguratamente si dovesse
offendere una lesbica od un gay, secondo la loro idea di diritto, la pena
dovrebbe essere maggiore che se fosse stata fatta invece verso un etero sessuale in quanto ci
sarebbe stata discriminazione anti omosessuale. Che originale principio di
eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge! Oppure si dovrà arrivare
al punto che per distinguere i vari sessi
ufficiali, forse minimo 6, dovremo metterci dei segni convenzionali di riconoscimento!
SALVIAMOCI
E SALVIAMO I NOSTRI FIGLI DA QUESTA INCIVILTA DEGENERATIVA
Amaramente dobbiamo prendere atto che sono finiti i
tempi in cui “ pro bono pacis “ si viveva la vita tranquilla di ogni giorno
senza nemmeno pensare all’esistenza degli omosessuali. Oggi rappresentano una
minaccia non di poco conto.
Dobbiamo salvare l’umanità dagli omosessuali “ mutanti “, cioè da quelli più attivi ed
organizzati, promotori di cambiamenti sociali e, col tempo anche da non
escludere, biogenetici, e dai loro fiancheggiatori sia gay che etero sessuali. Dobbiamo
opporci attivamente, organizzarci e mobilitarci. Non possiamo pensare di delegare ai politici la difesa
della nostra essenza naturale di genere umano suddivisi con due soli sessi,
di famiglie formate dall’ unione di un uomo ed una donna, come stabiliva la
legge fatta sotto il Governo di Bill Clinton ed ora abrogata con questa
sentenza della Corte Suprema USA . I politici da soli non ce la possono fare
senza una adeguata mobilitazione popolare. In Italia rischiamo, così come è
accaduto in America e in altri Stati
dell’area politica occidentale, ultima in ordine di tempo in Francia, di
trovarci a dovere subire una legge sui matrimoni tra lesbiche e tra gay e le loro conseguenti adozioni di bambini. Riguardo
alle adozioni il Governo Russo ha
vietato di recente l’adozione dei loro
bambini verso i Paesi in cui si ammettono le nozze gay. In quel Paese, ad
esempio è in vigore una legge per proteggere i minori dalle influenze e
propagande verso l’omosessualità. Nostro malgrado è divenuto necessario
mobilitarci e difenderci da questo male subdolo da non sottovalutare. Ci
dobbiamo organizzare. Essere pro attivi per non correre il rischio di trovarci
con una legge sui matrimoni gay in
Italia. Per potere condurre una vita senza le provocazioni e le insidie
personali o famigliari degli omosessuali, che si moltiplicherebbero rispetto a
quelle che già oggi accadono e passano in sordina, con lesbiche che insidiano
donne sposate e ragazze giovani , con gay ringalluzziti da leggi a loro favore.
Sarebbe auspicabile allearsi e coordinarsi a livello
internazionale con i movimenti come quello sviluppatosi di recente in Francia
contro la legge sui matrimoni gay.
La cultura quella vera, non l’odierno culturame pieno di ideologie e di schematismi ideologici,
dovrebbe avere un ruolo importante in una lotta di conservazione di questa nostra
civiltà detta occidentale, ma, allo stesso tempo, con una funzione critica
catartica e progressista.
Oggi sono dominanti ideologie, sbagliate come sono
tutte le ideologie, ed estremistiche in diversi campi sociali. Le mode e tanti
stili di vita seguono il libertinaggio, provocatorio ed egoistico quanto
pericoloso. Sembra che gli unici valori siano l’edonismo e l’epicureismo in
tutti i possibili ambiti della vita . Bisogna fare pulizia culturale e di un
certo sudiciume mentale che predomina qui in occidente in vari campi e su vari
piani. L’onestà intellettuale, la pulizia mentale, la deideologizzazione sono
fondamenti per ogni civiltà che voglia essere veramente tale. La base di ogni
sana società.
Alle persone omosessuali più avvedute dovrebbe
bastare la non discriminazione che c’è già oggi e si dovrebbe poter prospettare
e garantire la ricerca di terapie che
oggi mancano, anche perché non ne sono mai state cercate, ma che si potrebbero trovare nel futuro. Questa
è vera e sana eguaglianza e solidarietà.
29/6/13
prof. G. Pappalardo