PER UNA NUOVA CULTURA NEOILLUMINISTA
PROGRESSISTA
PER UN NUOVO PARTITO DELLA
GLOBALIZZAZIONE NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
Le scurrilità e
la mancanza di rispetto di Grillo e del grillismo non è vero che non portano da
nessuna parte. Portano ad un regresso neoscurantista sul piano civile ,
culturale e sociale. E ne siamo già molto mal messi.
Il suo programma
economico e sociale si ispira a grandi
principi di progresso , equità , nuova democrazia attraverso la rete a cui
Grillo sembra attribuire un potere demiurgico, et cetera …Si manifestano buone intenzioni e si propone la soluzione dei
problemi. Ma, in generale, i buoni propositi stanno sempre alla base di tutti i programmi politici di qualsiasi
partito o movimento, sia del presente che della storia .
Anche i
programmi più estremistici ,sia di destra che di sinistra del novecento , che
produssero centinaia di milioni di morti e ingenti devastazioni interne e/o
internazionali tra guerra e tirannia, si presentavano tutti animati di buone
intenzioni e propositi che , è necessario sottolinearlo, furono concepiti da
persone dalle buone apparenze e molto suadenti agli occhi delle popolazioni.
Del resto, se non fosse stato così, non avrebbero avuto l’adesione convinta di
interi popoli.
Il male è sempre
ingannevole e si maschera e si nasconde ,quasi sempre, sotto vesti belle e
seducenti ,o per lo meno, convincenti e coinvolgenti.
Vale , anche in
senso laico, il detto : La via dell’
inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sul piano
internazionale. Europa ,
Paesi occidentali e di tutta la terra, si trovano a fronteggiare sempre grandi
problemi, di vario tipo e a seconda della propria area di appartenenza. A
questi problemi si aggiunge ora la situazione politica dell’ Italia con la novità
del grillismo, con tutte le incognite che porta con se, a partire dal nostro
Paese, e di conseguenza all’Europa e all’area dei Paesi occidentali.
Cosa servirebbe
invece delle demagogie e delle politiche regressive ? Servirebbe un nuovo
soggetto politico capace di pensare fuori dagli schemi della conservazione e
fuori dagli schemi velleitari e peggiorativi di Grillo che vorrebbe morti tutti
gli altri partiti, cioè vorrebbe la dittatura personale camuffata da quella che,
a suo dire, sarebbe una sorta di democrazia della rete .
PER UN PROGRAMMA
SOCIALE NEOILLUMINISTA PROGRESSISTA
PER UN PARTITO
DELLA GLOBALIZZAZIONE NEOILLUMINISTA E PROGRESSISTA
Neoilluminismo è tutto quello che dà lustro ed è edificante
per l’uomo e per il genere umano . Costituisce sempre un progresso per l’uomo, in quanto individuo , e per la
società .
Il neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro
ma oscura la personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le
sue ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Qualsiasi persona dotata di normali capacità di
discernimento e di comune buon senso , è in grado di potere capire e
distinguere se il suo operato , in determinate cose , costituisca neoscurantismo oppure neoilluminismo .
E’ indubbio che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e
la longanimità et cetera , sono tutte grandi doti personali
ascrivibili al neoilluminismo perché sono qualità che danno lustro a chi
le esercita .
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Servirebbe un grande cambiamento dell’orientamento culturale
di base della società.
Superare le secche e le miserie personalistiche dell’ attuale cultura a base decadentistica
che ha portato tanti mali alla società ed altri ne serba ancora in gestazione.
Bisognerebbe
liberare ed emendare la nostra società da tutte le ideologie e dagli
schematismi che la opprimono.
Servirebbero misure di politica economica su
scala locale, nazionale, e internazionale. Farsi promotori di politiche
internazionali di salvezza dalla grande speculazione dei mercati borsistici.
Andrebbero anche
non sottovalutati i rischi di guerra che seppure non siano apparenti,
potrebbero malauguratamente esplodere anche repentinamente.
Non siamo sicuri
e al riparo dalla guerra. Ce ne sono in atto . Non sarebbe da escludere la
possibilità di una nuova guerra, stante la situazione attuale di conflitti e
frizioni in parti dello scacchiere
internazionale.
Per scongiurare la guerra , starebbe alla vera intelligenza e capacità di
discernimento dell’ uomo sapere capire e distinguere il positivo dal negativo,
ciò che fa lustro , vero onore e progresso, da ciò che invece è buio e piccolezza
personale, regresso e mali di tutte le dimensioni .Ma noi, genere umano,
abbiamo però dato spesso prova di gravi
carenze riguardo alle capacità di discernimento e di optare per le giuste
scelte.
O siamo capaci
di pensare fuori dagli schemi e di saperci orientare in tutto con una nuova grande bussola che è
rappresentata dalla cultura neoilluminista, o siamo condannati a sbagliare con
tutte le male conseguenze che ne derivano, guerra inclusa.
E allora cosa
fare ? Ci aiutino tutti gli esseri positivi ! Si uniscano tutte le persone
dabbene .
Una breve e parziale bozza di programma politico nazionale ed
internazionale .
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Una
prima grande spada di Damocle da scongiurare per tutti i popoli della terra, è
rappresentata dalla speculazione finanziaria delle borse valori, o dei
“mercati”. Occorre riportare la borsa alla sua ideazione di origine e ripulirla
dalla pirateria speculativa. Tasso e scadenza delle azioni fissi, non vendibilità
e niente derivati .
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Le
banche, soprattutto quelle italiane, sarebbero anche esse di conseguenza
condizionate dal cambiamento della borsa. Comunque dovrebbero ritornare anche
loro al ruolo originario di servizio per i cittadini e di finanziatori per le
imprese, e diventare vere imprese esse
stesse. Non speculatori e addirittura anche usurai camuffati.
Credo che anche tra i grandi magnati della
borsa e delle banche vi possa essere chi sia attratto dal
cambiamento per il progresso sociale.
- Altra grande questione sarebbe il
cambiamento delle regole commerciali, sulle così dette filiere , per
introdurvi molta trasparenza e
controllo, con la registrazione a nome dei titolari dei prezzi unitari e
delle quantità in ogni passaggio.
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-
Pensare
all’ impresa non soltanto per il proprio tornaconto, che resta una cosa giusta
e il motore fondamentale, ma anche per ciò che rappresenta e serve per la
società : un servizio, una utilità, un vantaggio.
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Diritti
dei lavoratori non solo come tutela personale e di categoria, ma anche come
valorizzazione del grande ruolo fondamentale che hanno i lavoratori nella
produzione di tutti i beni e servizi dei quali usufruisce la società.
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Ridefinizione
positiva dei rapporti tra imprese ed addetti. Molto rispetto e spirito positivo
di collaborazione tra le parti. Fine ultimo è dare un buon prodotto e un buon servizio nell’interesse
reciproco e di tutta la società.
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Politiche
di sviluppo economico, con commesse pubbliche e con giuste e dovute leggi che
agevolino le imprese.
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Un
piano per il lavoro attraverso opere e servizi di pubblica utilità.
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Revisione
dello stato sociale e delle pensioni con correzioni e perequazioni.
Valorizzazione dei pensionati, della loro esperienza personale e lavorativa,
con un ruolo nuovo nella società civile e politica .
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Servizi
pubblici e stato sociale adeguati e funzionanti. In Italia ne siamo
particolarmente lontani.
- Moralizzazione
della società, a cominciare dai politici
o dalla casta che dir si voglia, ma che
dovrebbe investire tutti, perché, a mio
parere, ci sono grandi questioni morali irrisolte che ci
riguardano tutti.
Le
fustigazioni mediatiche , le critiche graffianti o irrispettose non valgono e
non sono efficaci perché chi le fa non è certo un essere superiore ed indenne
rispetto agli sbagli. Quanta verità e saggezza in “ Chi non ha colpa scagli la
prima pietra”. L’approccio deve essere un altro. Ci vuole umana comprensione,
chiedersi con obiettività e sincerità se noi al posto di quella persona avremmo
saputo veramente fare meglio. Detto questo ci va comunque fermezza nella difesa
della società dai vari malfattori di qualunque tipo e specie.
In
Italia c’ è una particolare questione morale perché la scuola, da un cinquantennio, invece di educare alla dirittura morale, a
fare correttamente il proprio lavoro, fa
demagogia studentista. La conseguenza è che gli italiani entriamo da
adulti nella società non con sani principi morali ma con la propensione alla
furbizia, con l’ idea di fondo di approfittare e fregare. Al riguardo si
rimanda ad approfondimenti già prodotti in altra sede. .
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Altra
grande questione, che va in coppia con la questione morale , è la deideologizzazione
della società. Liberarsi dagli appesantimenti ideologici e dagli schematismi
che apportano danni e gravi squilibri in campo economico e sociale.
Pur
se dalla fine degli anni settanta fu acquisito che andare per ideologie porta
sempre a sbagliarsi, oggi siamo pieni di impostazioni ideologiche e di schematismi.
Importante
è anche liberarsi dagli errori portati dai principi male intesi e male
interpretati.
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Deideologizzare
le teorie ambientaliste e catastrofiste
per il pianeta e per la salute .
A
mio parere, vi sono delle estremizzazioni pericolose. Infatti, su certi temi, pur
se la comunità scientifica è divisa perché non vi sono certezze sulle
proiezioni sul futuro per il riscaldamento del pianeta. In Italia si sente
invece sempre solo la campana dei catastrofisti.
Negli
sessanta e settanta vivevamo immersi in uno smog molto più pesante di quello
attuale, con le fabbriche e le ferriere sotto casa, che non avevano per niente
filtri e protezioni ambientali come adesso. Lo stesso per le emissioni delle
macchine e del riscaldamento di casa. Cosa ci è accaduto a noi che vivevamo lì
allora, riguardo alla nostra salute ? Non esistono studi statistici
epidemiologici in merito perché non venivano rilevati e studiati dati in merito
. Sta di fatto che non ci siamo ammalati tutti. Questo non è un indicatore, sia
pure empirico e a grandi linee, ma pure importante da prendere in
considerazione per ridefinire i livelli dei parametri sull’inquinamento ? Naturalmente da un lato si deve difendere la
salute, dall’altro non imporre cose, nemmeno provate scientificamente, che
tarpano le ali allo sviluppo industriale e all’uso dei motori.
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L’ ideologia dell’ egualitarismo è nata per una errata interpretazione
del giusto e fondamentale
principio di uguaglianza.
Le relazioni
odierne tra adulti e ragazzini, genitori e figli, docenti e studenti o scolari
sono erroneamente impostate su basi di egualitarismo . La giusta bontà è
diventata buonismo. Con una conseguente forte caduta educativa e del rispetto
fra tutti e soprattutto verso chi è più anziano
.
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Altro
grande tema è quello della vera emancipazione femminile rispetto invece all’
ideologia femminista. In ordine alla valorizzazione familiare rispetto a quella
individuale, della crescita della professionalità.
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Altra
grande questione dirimente per il futuro della nostra civiltà è la pretesa
equiparazione matrimoniale e familiare degli omosessuali. Se passasse questa
linea la nostra civiltà cambierebbe non solo di pelle, ma fino al midollo
osseo. I sessi ufficiali diverrebbero forse una mezza dozzina o più. Via libera
alla propaganda della bisessualità e
dell’ omosessualità. Caduta della natalità. Appesantimento, penso anche
insopportabile, della vita individuale , familiare e sociale degli
eterosessuali. E chissà quanti poveri afflitti incolpevoli adottati da
omosessuali. Tutto questo scenario per l’ egoismo, neoscoscurantista
regressivo, di questa gente che si inventa e si arroga diritti di uguaglianza
inesistenti, che introduce neologismi come “omofobia” , sbagliati anche etimologicamente,
pur di appagare le proprie voglie e ambizioni. Umana comprensione e solidarietà
per le loro sofferenze si, ma non lasciarli sovvertire e affossare questa
civiltà.
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Ridefinizione
culturale delle vere libertà personali e sociali da distinguere nettamente dal
libertinaggio che invece si è molto diffuso, camuffato dal principio di
libertà, in vari campi, da quello dei costumi sociali, al mondo dello
spettacolo, dell’ arte e dei media. Riguardo a questo si dovrebbero creare nuovi
strumenti di difesa della società, che non si tratta bene inteso della vecchia
censura, ma di qualche cosa altro di maggiore efficacia. In questo la rete può
divenire un forte strumento di rapida consultazione popolare per cui non si
facciano subire alla maggioranza i
capricci e gli egoismi di taluni.
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Per
una giustizia più a difesa delle vittime che degli aggressori. Per una cultura
che si ispiri alla difesa di Abele più che a proteggere Caino. Oggi nel nostro
Paese credo che si pecchi di questo.
Marzo
/2013 Pappalardo Giosuè