Le attuali culture dominanti, attraverso tutti i tipi di
comunicazioni, ci plasmano il cervello e ci portano sempre verso una
certa forma mentis. Sarebbe il caso di chiedersi se questa forma è
buona e positiva oppure no. Certamente il nostro cervello subisce
tutti i giorni un continuo lavaggio non indifferente e come non mai.
Siamo nell'era della comunicazione globale. Subiamo tutti i momenti
“informazioni” che, a ben vedere, non sono semplici notizie o
innocue pubblicità o spettacoli vari, ma cose selezionate,
indirizzate e commentate apertamente o collocate, alla base, secondo
le culture gradite alle classi dominanti.
Vi propongo alcuni esempi del passato che potrebbero essere, in
riferimento ai valori umani e spirituali di tutti gli uomini di oggi
di tutti i credi religiosi o laici, di grande attualità.
“Un uomo per tutte le stagioni” fu un titolo, molto indovinato,
di due film storici su San Tommaso Moro. Egli era l'uomo per tutte le
stagioni, cioè esempio per gli uomini di tutte le epoche. Egli, per
mantenere la sua integrità di uomo e l'osservanza alla sua fede
religiosa, fu disposto a farsi togliere l'incarico di Cancelliere
dello Scacchiere (premier di oggi) dal re Enrico 8° d'Inghilterra.
Poi venne pure decapitato per non essersi piegato alle leggi che il
re aveva fatto mettendosi a capo della chiesa per potere divorziare e
sposare Anna Bolena. Siamo nel 1535. Fu canonizzato come martire da
Pio XII nel 1935, cioè a 4 secoli giusti di distanza dalla sua
esecuzione.
Mattatia fu un personaggio biblico del 2° sec. a. C. Egli diede
inizio ad una lotta valorosa dei giudei, durata un quarantennio,
contro il re di Siria Antioco Epifane (175 a.C.) che voleva imporre
il paganesimo ellenista a tutti i suoi sudditi.
Dalla Bibbia. 1° libro dei Maccabei cap. 2 vers. 17- 29.
Allora, prendendo la parola, gli ufficiali del re si rivolsero a
Mattatia dicendogli: < Tu sei un capo nobile e potente in questa
città, sostenuto dai tuoi figli e fratelli. Avvicinati perciò per
primo e adempi il comando del re, come fanno tutti i popoli e gli
stessi uomini di Giuda che sono rimasti in Gerusalemme. Così tu e i
tuoi figli passerete nel numero degli amici del re, e tu e i tuoi
figli sarete onorati con argento, oro e doni in quantità>. Ma
Mattatia rispose a gran voce: < Anche se tutti i popoli che sono
nell'ambito del regno del re obbediscono a lui, abbandonando ciascuno
la religione dei padri per conformarsi con i suoi precetti, io, i
miei figli e i miei fratelli continueremo a camminare nell'alleanza
dei nostri padri. Dio ci guardi dall'abbandonare la legge e le
consuetudini! Noi non ascolteremo mai gli ordini del re per deviare
dalla nostra religione, a destra o a sinistra>.
Com'egli ebbe finito di pronunciare queste parole, un uomo di Giuda
si avvicinò, sotto gli occhi di tutti, per sacrificare sull'altare
che era in Modin, secondo il comando del re. Come lo vide Mattatia si
infiammò di zelo e fremette nel suo intimo; ribollì di giusta ira
e, precipitatosi, lo trucidò sull'altare. Uccise pure, nel medesimo
tempo, l'inviato del re che costringeva a sacrificare e rovesciò
l'altare. Egli agiva per zelo verso la legge, come aveva fatto Finees
contro Zambri, figlio di Salom. Poi Mattatia si mise a gridare a
tutta la città: < Chiunque ha zelo per la legge e sta per
l'alleanza, mi segua!>.
Cap. 2 vers. 49- 64. Come si avvicinarono i giorni della morte,
Mattatia disse ai suoi figli: < Ora trionfano l'insolenza e
l'oltraggio, è un tempo di sconvolgimento e d'ira furente. Orsù,
figlioli, abbiate zelo per la legge e donate le vostre vite per
l'alleanza dei nostri padri. Ricordatevi le opere compiute dai vostri
padri nei loro giorni e ne riceverete una gloria grande e un nome
eterno. Abramo non fu forse trovato fedele nella prova e non gli fu
ciò computato a giustizia? Giuseppe, al tempo della sua angustia,
custodì i precetti e divenne signore d'Egitto. Finees, nostro padre,
per avere avuto un grande zelo, ottenne l'alleanza di un sacerdozio
eterno. Giosuè, per avere obbedito alla divina parola, divenne
giudice in Israele. Caleb, per avere testimoniato nell'assemblea,
ottenne l'eredità nel paese. Davide, per la sua pietà, ebbe in
eredità un trono regale per i secoli. Elia, avendo avuto grande zelo
per la legge, fu rapito fino in cielo. Anania, Azaria e Misaele,
avendo avuto fede, furono salvati dalle fiamme. Daniele, per la sua
innocenza, fu liberato dalla bocca dei leoni. E così, riflettete, di
generazione in generazione: tutti quelli che sperano in lui non
verranno meno. Non abbiate paura delle parole dell'uomo peccatore,
poiché la sua gloria finirà in letame e in vermi. Oggi egli è
esaltato, ma domani non si troverà più, perché sarà già
ritornato alla polvere e il suo disegno sarà annientato. Figlioli,
siate forti e valorosi nella legge, poiché per essa sarete
glorificati.
Parola di Dio.
Fu primo condottiero il figlio di Mattatia, Giuda detto il Maccabeo (
significava “martello” o forse “designato da Jhwh”) per
antonomasia. Riportò gloriose vittorie contro i generali di Siria.
Morì da eroe in battaglia nel 160 a. C. Seguirono i suoi fratelli e
Simone in fine ottenne la vittoria con il pieno riconoscimento della
libertà politica e religiosa per i Giudei.
Il giudaismo ha lottato per la libertà di poter vivere secondo la
legge di Dio e le proprie tradizioni, e questa libertà allora
coincideva con la libertà politica. E' comprensibile la fusione tra
il sentimento religioso e nazionale che ha prodotto tanto eroismo.
Non sono mancati i tradimenti e le vigliaccherie, ma l'eroismo ha
vinto e ha salvato il popolo, la sua fede e la sua libertà.
Chi saranno gli odierni Tommaso Moro, Mattatia, i Maccabei Giuda ,
Gionata e Simone ?