Neoilluminismo
progressista .
Neoscurantismo
regressivo .
Neoilluminismo
è tutto quello che dà lustro ed è edificante per l’uomo e per il genere umano .
Costituisce sempre un progresso per
l’uomo, in quanto individuo , e per la società .
Il
neoscurantismo corrisponde a tutto ciò che non dà lustro ma oscura la
personalità dell’uomo e del genere umano . E’ regressivo quando le sue
ripercussioni divengono causa di arretramento personale e della società .
Brevi cenni
.
Qualsiasi
persona dotata di normali capacità di discernimento e di comune buon senso , è
in grado di potere capire e distinguere se il suo operato , in determinate cose
, costituisca neoscurantismo oppure
neoilluminismo .
E’ indubbio
che l’onestà e la correttezza , la magnanimità e la longanimità et cetera ,
sono tutte grandi doti personali ascrivibili al neoilluminismo perché sono
qualità che danno lustro a chi le esercita .
Se fossero diffuse nell’agire individuale e
collettivo , avremmo un’altra società e un altro mondo ben più progrediti ,
scevri da malefatte di tutti i tipi e a
tutti i livelli . Dai rapporti interpersonali e familiari a quelli sociali ed
internazionali tra Paesi , dalla piccola impresa individuale alle grandi
imprese transnazionali , dalla banca
locale ai mercati finanziari nazionali e
mondiali .
La
Scuola , tra neoscurantismo e neoilluminismo .
Nella Scuola
gli studenti incontrano , per la prima
volta nella loro vita , una realtà nella quale sono impegnati per anni in un esercizio che rappresenta per loro sia un lavoro che una grande occasione educativa e formativa
che si porteranno come bagaglio personale per
tutto il loro futuro .
Ogni studente viene educato e formato a scuola
attraverso il lavoro quotidiano della didattica.
Gli esiti
educativi dipendono però dagli indirizzi didattici formativi
dettati agli insegnanti dall’alto , per via gerarchica . Non tanto dalle
capacità e qualità professionali individuali di ogni docente.
Infatti è assolutamente dirimente, da scuola a
scuola, se le linee didattiche e pedagogiche sono centrate sugli studenti in
quanto ragazzi ,impostazione personalistica ,
oppure sulla loro educazione ,impostazione educativa. Analogamente la
stessa cosa vale , con le dovute distinzioni, per le famiglie riguardo alle loro scelte sui metodi educativi dei
figli.
Se la scuola
adotta la prima delle due opzioni, quella personalistica , gli studenti sono
considerati come pupilli a cui si attribuisce grande valore in se stessi , sono visti come pari rispetto
ai docenti ,se non, nelle scuole più estremiste , di rango superiore nei
confronti degli insegnanti e della didattica .
Si finisce
così però, inevitabilmente, per fare
dello studentismo , cioè enfatizzare gli aspetti personali dei ragazzi , le influenze familiari ed ambientali, e quindi
trovare sempre le giustificazioni di
tutti i loro comportamenti ,anche i più riprovevoli , e optare, alla fine dell’anno scolastico ,il
più possibile, per la loro promozione, anche quando questa sia molto immeritata
.
La scuola si
dequalifica , perde la sua funzione educativa ,diviene un malsano
contenitore parcheggio degli studenti ,
fa demagogia regressista.
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Questa linea
diventa un potente motore di neoscurantismo regressivo perché agisce
negativamente su più livelli .
Si
disincentivano gli studenti dallo studio , ovvero, in senso più generale ,
dal lavoro ,visto che lo studio è il
loro lavoro. L a mancanza di rispetto verso gli insegnanti e la Scuola si fa molto pesante,
con una conseguente forte perdita educativa.
Le
ripercussioni a livello sociale sono gravi , perché così arrivano al
mondo del lavoro , e degli adulti in generale, persone furbastre ,poco
rispettose , male educate al senso del dovere e di responsabilità, inclini ad
aggirare le regole .
In campo
educativo non c’è via di mezzo, tertium non datur : o si educa in modo corretto
ed adeguato ,o si diseduca .
Invece
nell’altra opzione, quella della centralità dell’educazione degli studenti , si
considera più importante l’aspetto educativo e meno quello personale. Gli
studenti sono visti come soggetti da
formare, ovvero come ragazzi in
crescita da indirizzare, correggere ed
educare .
L’obiettivo è
di impartire loro un’educazione al fine di formarli come persone
oneste , responsabili, rispettose degli
altri e delle regole. Questi stessi obiettivi , ovviamente , sono assunti anche
nell’altra opzione, quella personalistica , ma di fatto però quello che ne
sortisce è proprio il contrario .Si salva ,in parte, solo chi viene bene
educato dalla famiglia .
In Italia
,la linea studentista , fu adottata fin dai primi anni sessanta con la riforma
della “Scuola Media Unica “. Poi , all’inizio degli anni settanta ,con la
riforma dell’esame di stato in esame di “Maturità “ . Quindi nella seconda metà
degli stessi anni settanta con la riforma della scuola dei “Consigli “ che
malauguratamente ridusse fortemente il diritto alla libertà di insegnamento dei
docenti con conseguenze deleterie e neoscurantiste. Negli anni novanta si
abolirono gli esami di riparazione di settembre, poi in parte riattivati .
Le ricadute
sul piano sociale e nel mondo del lavoro sono state nefaste. Sono divenute
anche una delle cause di fondo dell’attuale grave crisi morale ed economica che
attraversiamo .Questo perché dalla
scuola sono uscite persone portate alla furbizia e all’imbroglio invece che
all’onestà e alla correttezza .
Non si
dovrebbe perdere alcun tempo nel dare una forte sterzata in senso educativo
alla Scuola , in una situazione di emergenza sociale ed economica come quella
che attraversiamo. Basterebbe cambiare
l’orientamento didattico educativo .A livello legislativo potrebbero essere
sufficienti anche solo alcune modifiche “ a costo zero “ .
Mentre
invece nelle realtà delle singole scuole , nulla osterebbe a che già da subito
le scuole studentiste possano cambiare la didattica , stante l’attuale quadro
legislativo. Infatti non è scritto da nessuna parte che in sede di
scrutinio le insufficienze debbano
essere cambiate in sufficienze per favorire gli studenti , facendo tra l’altro
un falso e scavalcando i docenti delle materie. Così come non è scritto che si
debba , di fatto , soprassedere e non prendere corrette ed adeguate misure
educative a fronte delle malefatte degli studenti .
Dicembre 2012 prof. G. Pappalardo
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